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Intervista

WEC | Ferrari: tutte le complessità della 499P a nudo in 24.000km

Sono trascorsi 8 mesi dall'esordio a Fiorano della Hypercar del Cavallino Rampante e il responsabile del programma test, Giuliano Salvi, illustra come è stato il processo che ha portato il prototipo dal virtuale al reale, con tutte le difficoltà emerse in ogni prova.

Ferrari 499P LMH

E' ormai questione di giorni e poi l'attesa sarà terminata per gli appassionati del FIA World Endurance Championship, coi protagonisti pronti a scendere in pista a Sebring già questo fine settimana per il Prologo.

I test collettivi, in programma sabato e domenica sul tracciato della Florida, sono solamente l'antipasto della stagione 2023, e anche la prima occasione per ammirare la nuovissima Ferrari 499P in azione tra le Hypercar.

Dall'ottobre scorso, quando il prototipo di Maranello fu svelato ufficialmente alla cena di gala delle Finali Mondiali 2022 ad Imola, il lavoro non si è mai fermato e la vettura che condurranno gli equipaggi formati da Miguel Molina/Nicklas Nielsen/Antonio Fuoco (#50) e James Calado/Alessandro Pier Guidi/Antonio Giovinazzi (#51) ha girato e girato in continuazione sia in Europa che proprio a Sebring per affinare ogni dettaglio.

24.000 sono i km messi assieme nell'arco di questi mesi di test di vario genere affrontati non solo dai piloti, ma anche dalla squadra composta da oltre 30 persone e in collaborazione con AF Corse, col responsabile del programma prove, Giuliano Salvi (Ferrari GT & Sports Race Cars Race & Testing Manager) che spiega come sono avvenuti tutti i processi.

Giuliano Salvi, Ferrari GT & Sports Race Cars Race & Testing Manager

Giuliano Salvi, Ferrari GT & Sports Race Cars Race & Testing Manager

Photo by: Ferrari

"Dallo Shakedown del 6 luglio 2022 sino agli ultimi test precedenti al debutto abbiamo completato oltre 24.000 km con la 499P. Dal simulatore alla pista, abbiamo applicato una nuova metodologia di lavoro per ottenere una Hypercar veloce e affidabile”, dice Salvi al sito ufficiale Ferrari.

“Possiamo parlare di tre fasi principali: al simulatore, al banco e in pista. La parte concettuale della 499P è stata sviluppata al simulatore, quindi è iniziato il contemporaneo lavoro al banco, dove ogni input ricevuto dalle prove al simulatore veniva raccolto e analizzato. Quando la vettura ha raggiunto un certo livello di maturità abbiamo iniziato il lavoro in pista”.

Ferrari LMH

Ferrari LMH

Photo by: Davide Cavazza

Fiorano è stata la prima uscita in una assolata giornata di mercoledì nel luglio scorso, poi siè andati ad Imola in agosto e i programmi sono proseguiti toccando anche i tracciati del Mugello, Monza e Vallelunga, mentre all'estero i test endurance hanno avuto luogo al Paul Ricard, Aragon, Sebring e Portimão.

“Per la Hypercar i test in pista, una volta che la vettura è stata omologata, hanno un numero contingentato, per cui abbiamo cercato di sfruttare ogni opportunità per l’integrazione efficace di tutti i sistemi e per migliorare il livello di affidabilità dei componenti della vettura”.

"La prima fase di sviluppo si è concentrata sulla gestione elettronica per coordinare il sistema ibrido a 800 Volt in un layout 4WD, composto da un motore elettrico all’anteriore e un propulsore termico al posteriore. Individuate le problematicità, le abbiamo risolte affinché potessimo avere un programma il più continuo possibile”.

Ferrari 499P LMH

Ferrari 499P LMH

Photo by: Ferrari

“Quando parte il programma vi sono dei modelli, ricavati dalla simulazione digitale, che stabiliscono come la vettura dovrà comportarsi nella realtà. Far convergere virtuale e reale è la sfida ultima dello sviluppo”.

"Il momento dei primi test reali è stata una fase sulla quale abbiamo lavorato con un approccio innovativo, una nuova metodologia per noi. Terminato un test ogni componente viene analizzata e se si riscontrano difetti o problemi questi vengono classificati in categorie. Stabilita una priorità nelle categorie, si affrontano i singoli problemi, si modificano eventuali pezzi, si migliora il prodotto-vettura: tutto questo contribuisce ad affinare l’affidabilità”.

Ferrari LMH

Ferrari LMH

Photo by: Ferrari

Non è un segreto che anche la Ferrari abbia avuto grattacapi di un certo livello nello sviluppare un progetto così sofisticato e difficile come una Le Mans Hypercar.

E come insegna anche il passato degli altri Costruttori impegnati con questo tipo di vetture nel FIA WEC, i problemi possono sempre saltare fuori in qualsiasi momento, dunque la parola d'ordine pronunciata più e più volte dai portacolori di Maranello è sempre stata 'umiltà', con la consapevolezza che in questo genere di sfide non si smette mai di imparare qualcosa.

“Le aree che si sono dimostrate più complesse sono state l’elettronica, la parte legata al powertrain ibrido e al sistema 4WD, ma test dopo test abbiamo migliorato la loro gestione".

"Saremo impegnati in pista ogni qualvolta ne avremo l’opportunità, per proseguire con le attività di sviluppo dell’affidabilità e miglioramento della competitività”.

Appuntamento quindi tra qualche giorno a Sebring, non solo per ammirare la Ferrari 499P LMH contro i rivali, ma per iniziare a scoprirne il livello in tutte le sue sfaccettature, tenendo ben a mente che non bisognerà avere fretta nell'ottenere risultati vista la complessità del mezzo, ma che si dovranno fare valutazioni a lungo termine. In puro stile endurance.

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