WEC | Ferrari: salvo il telaio della #51, 499P per ora in Top5
Dopo l'incidente di Calado domenica mattina, i tecnici di Maranello hanno preferito interrompere le prove della seconda vettura per riparare con calma i danni, mentre la #50 ha proseguito i lavori. Fra long-run e giri veloci le Toyota sono davanti, Cadillac e Porsche inseguono, con le Rosse in agguato.
Nelle giornate di sabato e domenica, il tracciato di Sebring ha ospitato il Prologo del FIA World Endurance Championship, banco di prova per tutti i protagonisti della serie che prenderà il via venerdì con la 1000 Miglia.
La gara d'apertura della stagione 2023 sarà anche la prima contro gli avversari per le nuovissime Ferrari 499P, che nel fine settimana hanno cominciato a prendere le misure non tanto alla pista americana - che già era stata utilizzata per i test privati nei mesi scorsi - ma per calarsi nel torrido ambiente della Classe Hypercar contro le rivali di categoria.
Cominciamo subito a dire che la vettura #51 non necessita di un cambio di telaio, dopo che nella sessione di domenica mattina James Calado era finito rovinosamente fuori pista alla curva 1 nel primo giro in programma, tradito dalle gomme fredde e dalle sconnessioni del circuito della Florida.
Qualcuno nei vari commenti che si sono scatenati sui social ha anche avuto il coraggio di chiedere 'la testa' del britannico Campione del Mondo LMGTE in carica, senza tenere conto che il regolamento di questa stagione non prevede l'utilizzo delle termocoperte e mette a serio rischio tutti i concorrenti, più o meno esperti che siano. A maggior ragione se ti trovi a Sebring coi 'bump'.
#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi
Photo by: JEP / Motorsport Images
L'allarme era già stato dato da diversi addetti ai lavori nelle passate settimane - Jim Glickenhaus in primis - e ieri mattina abbiamo avuto la prima vittima 'illustre' di questa discutibile novità, introdotta per avere un impatto più 'green' come usa molto di questi tempi. Ed ora i tecnici di AF Corse e del Cavallino Rampante si dovranno rimboccare le maniche per riparare la 499P che Calado condivide con Alessandro Pier Guidi ed Antonio Giovinazzi.
La #51, sbattendo contro le barriere, ha riportato parecchi danni sulla fiancata di destra e nella parte della sospensione anteriore; una volta rientrata ai box, si è deciso di interrompere le prove avendo già raccolto parecchi dati e preferendo procedere con calma nelle analisi del telaio, che i collaboratori di Dallara hanno ritenuto idoneo per proseguire l'avventura.
Pier Guidi/Calado/Giovinazzi chiudono con il 9° crono complessivo tra le LMH in 1'49"573 (autore il pugliese), ad 1"365 dal migliore assoluto stabilito dalla Toyota #7 sabato mattina, inanellando complessivamente 116 tornate nella medesima giornata, ovvero l'unica che li ha visti effettivamente girare.
#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen
Photo by: JEP / Motorsport Images
Dall'altro lato del box la #50 di Antonio Fuoco/Miguel Molina/Nicklas Nielsen ha invece concluso entrambe le giornate con 221 giri totali all'attivo e il danese a firmare l'1'49"300 che porta la Rossa in sesta posizione nella graduatoria complessiva dei due giorni, con un distacco di 1"092 dalla vetta. E Molina a togliersi la soddisfazione di svettare a quota 294.7km/h come velocità di punta registrata.
Ma quanto possono andare effettivamente le Ferrari? E' una domanda alla quale per ora ogni risposta può avere o meno senso. Nei long-run effettuati i prototipi di Maranello si sono dimostrati in linea con i crono dei rivali, con qualche decimo di ritardo che può avere un peso relativo non sapendo quanto carburante era stato immesso nei serbatoi e l'usura delle gomme. E soprattutto a che gioco hanno... giocato tutti nel nascondersi.
Sta di fatto che le Toyota sembrano di gran lunga avere una marcia in più, facendo leva sui due anni di attività nella categoria e sulla bontà del progetto GR010 Hybrid. Cadillac e Porsche inseguono le giapponesi con le rispettive LMDh, mentre dietro ecco spuntare appunto le Ferrari, in agguato e pronte ad approfittare di qualsiasi situazione favorevole.
#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen
Photo by: JEP / Motorsport Images
Le 499P si sono sempre piazzate almeno in Top5 e hanno mostrato un rendimento pressoché costante in tutte e quattro le sessioni del Prologo. Verosimilmente è questa la posizione che attualmente occupano e dalla quale si sta provando a costruire qualcosa nel primo passo di un lungo e ostico percorso. Motivo per cui non bisogna avere fretta nel pretendere una competitività che può arrivare col passare del tempo, evidenziata dalle dichiarazioni dei ferraristi stessi che predicano calma e umiltà ormai da settimane.
Lo spauracchio dell'affidabilità c'è per tutti, non è un segreto e anche al Cavallino Rampante lo sanno fin troppo bene per quanto visto durante le prove svolte dal luglio scorso con la 499P. A questo aggiungiamo che Sebring è una pista 'atipica', tant'è che anche il Balance of Performance è stato redatto con una tabella precisa per la 1000 Miglia, mentre i valori hanno subìto modifiche per le successive tre tappe del calendario.
E a proposito di BoP: chissà se e quanto potrà incidere sui risultati. Ad oggi è presto per intavolare discussioni in merito. Anzi, anche in futuro sarà difficile avere pareri al riguardo, perché il regolamento 2023 vieta a tutti i team e piloti di parlarne...
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