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Intervista

WEC | Ferrari rese impotenti: "Non potevamo avere passo"

A Sebring le 488 Campioni del Mondo hanno preso una batosta pesante dalle Porsche e anche dalla Corvette. Le #51 e #52 di AF Corse andavano bene, ma stavolta il BoP è stato palesemente sbagliato a loro sfavore.

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Alessandro Pier Guidi, James Calado

Foto di: Paul Foster

Impotenti. E' un termine forte, ma che riassume perfettamente la 1000 Miglia di Sebring delle Ferrari, in serissima difficoltà e non per colpa loro.

La prima tappa del FIA World Endurance Championship è da mettere in archivio al più presto per gli uomini del Cavallino Rampante rappresentati da AF Corse, ma non da dimenticare per FIA e ACO che gestiscono la serie.

A parlare sempre dei problemi derivati dal Balance of Performance ci si stanca e la cosa vale per chi corre, per chi legge e anche per chi ne deve scrivere raccontando e cercando di spiegare cosa succede.

Purtroppo lo spettacolo che non c'è stato a Sebring a tratti ha lasciato sbigottiti, quasi a chiedersi come fosse possibile che in Classe LMGTE PRO solo le Porsche e la Corvette potessero avere un determinato passo, mentre i Campioni del Mondo erano dispersi nelle retrovie, incalzati addirittura dalle LMGTE AM.

#52 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Miguel Molina, Antonio Fuoco

#52 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Miguel Molina, Antonio Fuoco

Photo by: Paul Foster

Prima di ogni evento c'è sempre il dubbio che qualcuno giochi d'astuzia coi tempi, nascondendo il potenziale che poi salta fuori in gara. Le Rosse #51 e #52 stavolta non avevano indossato nessuna... maschera, tant'è che già in Qualifica i sospetti che qualcosa non andasse avevano avuto più di una conferma (meglio di loro addirittura Ben Keating con la Aston Martin di GTE AM).

Alessandro Pier Guidi/James Calado ed Antonio Fuoco/Miguel Molina mai hanno avuto il passo per poter stare con i rivali, accumulando oltre 1'13" già nella prima ora di gara e arrivando anche ad essere doppiati in un frangente.

La cosa che ha fatto ovviamente storcere il naso è la bontà delle 488, più volte sottolineata da entrambi gli equipaggi nel corso del fine settimana, significato pesantissimo che non lascia scampo a risposte legate al regolamento, troppo penalizzante per i ragazzi di Maranello, eccessivamente depotenziati e quindi con parametri assolutamente da rivedere.

"È stata una gara molto lunga e si è sviluppata come ci aspettavamo. Non avevamo il passo degli altri e facevamo fatica a superare le vetture AM - commenta inesorabilmente Pier Guidi - E' stato molto difficile ma abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile".

"La macchina è andata bene ed era bilanciata, ci è mancata solamente potenza e velocità ma è qualcosa che sapevamo già dal Prologo, non ci ha sorpreso. Per il resto la gara è stata priva di errori, con buoni pit-stop da parte dei ragazzi. Alla fine non siamo mai stati competitivi né potevamo esserlo, dunque abbiamo concluso nella stessa posizione da cui eravamo partiti”.

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Alessandro Pier Guidi, James Calado

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO: Alessandro Pier Guidi, James Calado

Photo by: Paul Foster

Oltre al danno, si è verificata pure la beffa di un problema tecnico che ha colpito la 488 #52, come spiega Molina.

“Non è stata una gara positiva per noi e non abbiamo mai avuto il passo per lottare per il podio. Abbiamo avuto un problema al servosterzo, qualcosa che non si era mai verificato prima dunque dovremo capire il motivo per cui si è presentato", dice lo spagnolo.

"Abbiamo cercato di recuperare e portare a casa punti per la classifica. Fino al presentarsi del problema la macchina non andava male, avevamo un passo paragonabile a quello della #51".

"Dobbiamo cercare di migliorare ancora, Antonio si è dimostrato molto veloce e già al livello dei più esperti e questo mi lascia fiducioso per il resto della stagione”.

Paradossalmente, meglio che il problema si sia verificato in un evento del genere, dove era impossibile combattere anche solo per il podio.

Ma dopo tutte le polemiche con cui si era chiusa la stagione 2021, ricominciare nel 2022 con le medesime situazioni è alquanto stucchevole.

Per il bene dello spettacolo e dello sport, perché di ciò si tratta, la speranza è che in vista della 6h di Spa-Francorchamps si ristabiliscano i giusti equilibri che diano modo alla Classe LMGTE PRO di avere tutte e cinque le macchine iscritte a giocarsela, non solo due e mezzo.

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