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WEC | Ferrari LMH in pista fra 15-20 giorni: "Prima conosciamola"

Antonello Coletta, responsabile delle Attività GT, racconta le prime impressioni sulla Hypercar, già consistente, ma ancora tutta da scoprire. Top secret le info tecniche, ribadita la volontà di coinvolgere i piloti GT attuali. A Monza si spera in un cambiamento per le 488.

Ferrari LMH

Foto di: Ferrari

In casa Ferrari è momento di svolgere i 'compiti a casa' dopo il primo test della Le Mans Hypercar, scesa in pista a Fiorano questa settimana.

Da mercoledì a venerdì il neonato prototipo del Cavallino Rampante ha girato sul tracciato emiliano con Alessandro Pier Guidi e Nicklas Nielsen, che poi hanno ceduto il volante a Davide Rigon ed Andrea Bertolini per l'ultimo giorno di lavori.

“È stato un vero onore essere uno dei primi piloti a poter guidare questa vettura meravigliosa - ha dichiarato Rigon - È una vera Ferrari, in tutti i sensi. Già dalla prima accelerazione offre una grande confidenza, ha una bella frenata, un bel cambio di direzione e regala grandi sensazioni al volante”.

Bertolini ha aggiunto: “È stata una giornata indimenticabile, ricca di emozioni. Quella più grande l’ho provata quando sono salito in macchina ed è stata maggiore rispetto a quella di altri collaudi a cui ho avuto il piacere di prendere parte”.

Come la livrea mimetica bianco-grigio-nera, a Maranello cercano di tenere nascoste la maggior parte delle informazioni tecniche riguardo questa grossissima novità con cui si tornerà a dare l'assalto al successo assoluto alla 24h di Le Mans dopo 50 anni.

Ferrari LMH

Ferrari LMH

Photo by: Davide Cavazza

"Ad oggi preferiamo non rivelare i dettagli tecnici della LMH perché ancora non è omologata. Abbiamo la possibilità di modificare le cose ad ogni test, dunque certe informazioni ce le teniamo per noi", ha spiegato Antonello Coletta, responsabile delle Attività Sportive GT, durante un incontro con la stampa a Monza alla quale era presente anche Motorsport.com.

"Dopo l'uscita di Fiorano daremo il via ad un programma di test molto intenso, dato che partiamo con 6-7 mesi di ritardo rispetto ad altri concorrenti".

"Nello shakedown abbiamo raccolto i primi dati e ora vanno analizzati per capire meglio la vettura. Le prime indicazioni sono state positive, ovviamente non abbiamo cercato i tempi sul giro, ma la consistenza del mezzo ci ha soddisfatto".

"Credo che fra 15-20 giorni torneremo in pista. Dobbiamo fare il possibile per essere pronti per Sebring 2023. E' una sfida nella sfida, molto complicata, ma siamo qui ad affrontarla consapevolmente".

Alessandro Pier Guidi, Ferrari LMH

Alessandro Pier Guidi, Ferrari LMH

Photo by: Ferrari

Da tempo le chiacchiere riguardo il programma Hypercar spingono sui nomi dei piloti impegnati, ma anche da questo punto di vista Coletta sottolinea che il parco dei suoi ragazzi GT è ben nutrito e affidabile.

Oltre ai sopracitati Pier Guidi, Nielsen, Rigon e Bertolini, fra i petali da sfogliare nella margherita ci sono pure James Calado, Miguel Molina, Antonio Fuoco, Daniel Serra, Alessio Rovera, più gli ambasciatori del marchio Giancarlo Fisichella, Olivier Beretta e Toni Vilander.

Chiaro quindi che con così tanti nomi, di tempo ce n'è per valutare ogni cosa, considerato anche che tra questi ci sono i Campioni del Mondo e giovani molto interessanti.

"Rigon è uno dei nostri piloti con la maggiore esperienza al simulatore, ma anche Bertolini è importante nella storia della Ferrari perché è un ottimo collaudatore e ha sviluppato tante macchine", commenta Coletta, che poi ribadisce le sue idee già espresse più volte.

"In ogni caso, tutti i piloti Ferrari coinvolti in questo progetto fanno parte del gruppo GT, è chiaro che per l'anno prossimo dovremo sceglierne solo sei, ma c'è tempo e vedremo".

"Sinceramente preferirei prenderli dalla formazione attuale, ma al momento non abbiamo ancora deciso. Alla Ferrari serve un grande pilota, più che un grande nome. E' chiaro che se i nostri piloti si dovessero dimostrare competitivi, perché li dovremmo cambiare?"

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO di Alessandro Pier Guidi, James Calado

#51 AF Corse Ferrari 488 GTE EVO di Alessandro Pier Guidi, James Calado

Photo by: Paul Foster

Infine il manager della Ferrari commenta anche l'attuale situazione nel FIA WEC che vede le 488 di AF Corse soffrire tra le LMGTE PRO e AM da inizio anno.

Il Balance of Performance è la causa principale, ma pare evidente che il 'mal di pancia' creato dalla nuova benzina portata da TotalEnergies abbia ulteriormente evidenziato dove si dovrebbe intervenire per rendere più equa la lotta.

"Le ultime gare sono state complicate per noi, a Spa abbiamo vinto perché è venuto a piovere, mentre a Le Mans abbiamo visto quanta è stata grande la sofferenza. Oggi il BoP è cambiato e la speranza è di avere la possibilità di lottare contro i nostri rivali, che è la prima cosa importante per lo spettacolo e i fan".

"Ritrovarsi a correre senza uno dei concorrenti tra i protagonisti, come accaduto a Sebring o Le Mans, non è il massimo per il pubblico e il campionato".

"Probabilmente la nuova benzina ha cambiato i parametri del motore; non sono sicuro che le modifiche apportate al BoP, tenendo conto del carburante, siano state del tutto corrette, ma è una mia idea. A Sebring perdevamo 2" al giro, per cui direi che fosse palese il problema".

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