WEC | Ferrari: la super-rimonta di Rovera vale il podio LMGTE AM
Con una risalita pazzesca e una grandissima battaglia combattuta contro la Corvette di Catsburg, il varesino di AF Corse mette la 488 condivisa con l'ottima Wadoux e Pérez Companc in piazza d'onore a Portimão, dove anche le altre 488 del team piacentino hanno combattuto per il vertice centrando la Top5.
La Ferrari conquista il secondo podio stagionale in Classe LMGTE AM alla 6h di Portimão, prova numero due del FIA World Endurance Championship.
La categoria riservata alle GT ha regalato spettacolo dal primo all'ultimo giro ed in particolare a brillare sono state le 488 di AF Corse. Al via la #21 condotta dall'esordiente Diego Alessi ha avuto un ottimo ritmo dopo aver preso il comando delle operazioni, ma il duello più spettacolare lo ha riservato il finale, quando la #83 si è ritrovata in lizza per il successo.
Dopo i due turni 'di difesa' con al volante Luis Pérez Companc, è toccato prima alla giovanissima e già molto positiva Lilou Wadoux risalire al secondo posto di categoria, pur essendo di fatto al debutto con la Ferrari dato che a Sebring l'incidente al terzo giro del suo compagno di squadra argentino le aveva negato la possibilità di esprimersi.
Il lavoro della francesina è stato eccellente, ma il gran finale da applausi veri è toccato ad Alessio Rovera, che da Campione della Classe 2021 ha dato sfoggio ancora una volta della sua bravura recuperando terreno a suon di giri record nei confronti della Corvette #33 leader, in quel momento guidata dall'esperto Nicky Catsburg.
#83 Richard Mille AF Corse - Ferrari 488 GTE EVO - Luis Perez Companc, Lilou Wadoux, Alessio Rovera
Photo by: Paul Foster
“È stata una 6 Ore al massimo dell’intensità per noi. Sapevamo di non dover commettere il minimo errore dopo Sebring e la squadra è stata perfetta. Abbiamo trovato un buon assetto in prova e il lavoro svolto ci ha consentito di gestire bene l’usura pneumatici in gara", ha detto il varesino.
Alla ripartenza dalla Safety Car - avvenuta con il cronometro che segnava 53' al termine - Rovera ha rosicchiato una decina di secondi nell'ultima mezz'ora di gara a Catsburg, il quale ha dovuto ricorrere ad un vero e proprio 'catenaccio' per difendersi dal pilota Ferrari, che le ha provate tutte pur di infilare la sua 488 griffata Richard Mille sulla C8.R gialla per diversi passaggi.
Con tutta l'esperienza delle corse turismo e GT, Catsburg all'ultimo giro ha chiuso ogni varco dall'indiavolato Rovera, intento anche a provare il sorpasso in punti quasi proibitivi ed all'esterno delle curve portoghesi nonostante la sua auto soffrisse maggiormente in trazione, relegando i portacolori di Maranello alla piazza d'onore.
"Abbiamo potuto attaccare, poi è chiaro che quando arrivi così vicino alla vittoria ti rimane qualche rammarico, più che altro peccato per la Safety Car che ha un po’ interrotto la nostra rimonta proprio nell’ora finale", prosegue Rovera, che sul traguardo è stato beffato per appena 0"260.
"Ci riproveremo a Spa, ma il secondo gradino conquistato su un circuito così tecnico come quello portoghese vale punti importanti. Sono un’iniezione di fiducia”.
#54 AF Corse - Ferrari 488 GTE EVO - Thomas Flohr, Francesco Castellacci, Davide Rigon
Photo by: Paul Foster
Ai piedi del podio ci sono le altre due Ferrari di AF Corse, la #54 di Davide Rigon/Thomas Flohr/Francesco Castellacci e la sopracitata #21 di Alessi con Simon Mann ed Ulysse De Pauw, autori di una prova consistente, mentre è andata peggio alla #57 di Kessel Racing, a podio a Sebring, ma qui penalizzata da un Drive-Through e a soffrire per i 10kg di zavorra caricati a bordo, con Takeshi Kimura/Scott Huffaker/Daniel Serra solo decimi.
“Mi aspettavo di meglio perché la macchina oggi era davvero fantastica e divertente da guidare - ammette Rigon - A partire dalla prove libere abbiamo permesso a Thomas di girare più a lungo per trovare confidenza con la vettura e ringrazio tutta la squadra per il lavoro fatto, davvero notevole".
"In gara, come sappiamo, non è facile effettuare i sorpassi, considerate le caratteristiche tecniche di Portimão, dove patiamo una minor velocità rispetto a Corvette e Porsche, mentre in curva riusciamo a fare la differenza. Salire sul podio sarebbe stato fantastico”.
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