Ferrari Hypercar ancora senza nome: F255 è la sigla di progetto
L'Hypercar di Maranello che farà il suo ritorno a Le Mans nel 2023 per vincere la classifica assoluta è ancora tutta sulla carta: per ora è filtrato solo il numero di progetto, perchè il nome della vettura non esiste. Lo staff tecnico diretto dall'ingegner Ferdinando Cannizzo si sta formando: Antonello Coletta, che è a capo del progetto, vuole unire tutte le esperienze aziendali pescando risorse dal GT ma anche dalla F1, dalla gestione industriale e dal... mercato.
Ferrari Hypercar
Franco Nugnes
Per ora conosciamo solo una sigla che identifica il numero di progetto: F255, perché la Ferrari per la 24 Ore di Le Mans del 2023 non ha ancora un nome.
Fino a quando non saranno rilasciate le prime immagini ufficiali dal Cavallino, la vettura che riporterà la Scuderia a correre nel mondiale endurance avrà come unico elemento di riconoscimento un codice alfanumerico che riconosce ogni vettura che nasce a Maranello.
La monoposto a effetto suolo che correrà l’anno prossimo in F1 è internamente nota come 672, mentre la Hypercar sarà la F255, che identifica il progetto, ma non è la sigla con la quale conosceremo l’attesa rossa.
Il progetto da quando è stato annunciato dal presidente John Elkann il 24 febbraio scorso è ammantato da una sorta di segretezza. A Maranello sono consapevoli di cosa rappresenti riapparire nelle corse di durata con un programma ufficiale…
"In oltre 70 anni di competizioni – aveva detto John Elkann - abbiamo portato le nostre vetture a ruote coperte a trionfare sulle piste di tutto il mondo, sperimentando soluzioni tecnologiche d’avanguardia: innovazioni che nascono dai circuiti e rendono straordinaria ogni auto stradale prodotta a Maranello".
"Con il nuovo programma Le Mans Hypercar, Ferrari rilancia il suo impegno sportivo e conferma la volontà di essere protagonista nei campionati di eccellenza del motorsport mondiale”.
La Ferrari ha già siglato l’accordo con l’AF Corse di Amato Ferrari, alla quale sarà affidata la gestione in pista delle vetture di Maranello, proseguendo una collaborazione di quindici anni ricca di successi, ma ora nella nuova e sontuosa sede di GT Competizione e Corse Clienti sorta all’interno della pista di Fiorano, si sta formando lo staff di ingegneri sotto la direzione tecnica di Ferdinando Cannizzo.
Si parla di un nucleo molto ristretto formato da una ventina di persone che nel tempo potranno essere integrate da altre figure nelle fasi di picco della costruzione della Hypercar che sarà una quattro ruote motrici con una motorizzazione ibrida.
E l’aspetto interessante è che il gruppo sarà il frutto di una fusione d’idee fra persone con tante esperienze diverse: oltre agli specialisti di GT Competizione, infatti, sono arrivati dei tecnici della Gestione Sportiva di F1 e anche dalla Gestione Industriale, in un mix che racchiude le variegate anime del Cavallino, portando idee e concetti con filosofie e approcci molto distinti.
Non è escluso, inoltre, che arrivi anche qualcuno da fuori, pescato in un mercato che si sta animando per una categoria che vuole rilanciare le corse di durata, cercando una buona sinergia fra il WEC e l’IMSA americana.
La sintesi regolamentare non sarà facile da trovare, sebbene le norme siano già state scritte: c’è il timore per le Hypercar rappresentate da Toyota, Peugeot, Glickenhaus e Ferrari di essere penalizzate nell’uso della trazione integrale.
I due motori elettrici montati all’avantreno potranno essere azionati solo da una certa velocità in su, mentre è risaputo che il vantaggio delle 4x4 deriva in particolare per la motricità che si riesce a trasmettere in uscita dalle curve a bassa velocità.
L’esigenza di trovare un buon BoP con le LMDh porta a penalizzare le Hypercar che si portano dietro il maggior peso del sistema integrale, se la trazione 4x4 elettrica verrà vincolata a un utilizzo prestabilito. Queste restrizioni renderanno più difficile il cammino per la struttura diretta da Antonello Coletta che è l’apprezzato capo del progetto.
La vettura dovrà avere una forte caratterizzazione stilistica con la storia di Maranello. Quel poco che si sa è che la Ferrari Hypercar non sarà la derivazione di una vettura stradale già esistente. Il percorso, infatti, sarà esattamente quello inverso. Dalla macchina da corsa nascerà la versione destinata al prodotto, magari in edizione limitata.
La ricaduta di tecnologia, in questo caso, non avverrà passando per la F1, ma attraverso l’endurance, riprendendo un filo che si è interrotto con la 312PB nel 1973. Quando la F255 farà il suo debutto a Le Mans saranno trascorsi 50 anni dall’ultima apparizione di una Rossa capace di lottare per il successo assoluto…
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