WEC | Ferrari: a Sebring ha lavorato sull'affidabilità della 499P
Il team di Maranello ha provato la 499P per la prima volta a Sebring, pista su cui farà il debutto in gara. Lavoro svolto per migliorare l'affidabilità in vista della 1000 miglia prevista a marzo.
La preparazione della Hypercar Ferrari 499P continua senza sosta. Il team di Maranello è a Sebring per provare la nuova arma che dovrà riportare il Cavallino Rampante a lottare per la vittoria assoluta della 24 Ore di Le Mans - e dei titoli WEC - dopo diversi decenni d'assenza.
La vettura è stata impegnata in due giorni di test con tutti i piloti dei due equipaggi che si sono alternati al volante per proseguire la preparazione propria e della macchina, che tra poco meno di 2 mesi farà il suo esordio nel WEC alla 1000 Miglia di Sebring. Si tratta dunque di James Calado, Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi, Nicklas Nielsen, Miguel Molina e Antonio Fuoco.
Ferrari, nel corso dei due giorni di prove, ha potuto collaudare alcune soluzioni con il preciso intento di migliorare l'affidabilità della vettura, anche considerando il fondo irregolare che da sempre caratterizza il tracciato che si trova nello stato della Florida, negli Stati Uniti.
Questi test hanno consentito al team diretto da Antonello Coletta di raccogliere preziose indicazioni sulla risposta delle sospensioni, ma anche del telaio, alle sollecitazioni prodotte dal fondo sconnesso della pista statunitense.
Alessandro Pier Guidi, attuale campione del mondo Piloti WEC nella classe GT e uno dei 6 piloti titolari che dovrà correre con la 499P nel WEC, ha commentato la due giorni di test svolta a Sebring.
“Il test di Sebring è stato molto importante per noi perché abbiamo avuto modo di provare la 499P sulla pista dove debutteremo”.
“E' un tracciato che oltretutto è molto severo con le componenti meccaniche della vettura. Mi sono divertito tantissimo a guidare la vettura su questa pista".
"I riscontri di questa due giorni sono positivi, abbiamo accumulato esperienza che sarà importante alla 1000 Miglia e, soprattutto, abbiamo avuto modo di avere dei riferimenti precisi rispetto ai nostri avversari anche dal punto di vista cronometrico".
"Abbiamo ancora molto lavoro da fare per migliorare ulteriormente, ma sappiamo in che direzione farlo”, ha concluso il pilota nativo di Tortona.
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