WEC | Ferrari, a Portimão affidabilità della 499P sotto la lente
L'attesissima tappa portoghese del Mondiale rappresenta un'altra grande sfida per la Hypercar di Maranello e i suoi piloti: al Cavallino Rampante sono carichi dopo Pole e podio di Sebring, ma anche consapevoli che il tracciato dell'Algarve li metterà a dura prova sotto tanti punti di vista.
La 6h di Portimão è ormai alle porte e come secondo appuntamento del FIA World Endurance Championship 2023 c'è grande attesa nel rivedere in azione le Ferrari 499P.
L'esordio del prototipo di Maranello in Classe Hypercar a Sebring ha regalato ai tifosi del Cavallino Rampante una grandiosa Pole Position ed un ottimo terzo posto in gara, ma la sfida dell'Algarve è ben diversa e i tecnici e piloti delle Rosse gestite da AF Corse lo sanno benissimo.
L'obiettivo è sicuramente ottenere il miglior risultato possibile, consapevoli della superiorità sulla carta delle Toyota e del riscatto cercato senz'altro da Cadillac e Porsche, senza dimenticare che la categoria regina del Mondiale comprende anche Glickenhaus e Vanwall.
Ma prima di concentrarsi sulle prestazioni bisognerà tenere l'occhio l'affidabilità delle 499P, che in Florida non hanno patito guai seri, ma che su un altro tracciato ostico e tortuoso come quello del Portogallo verranno messe alla frusta.
Ferrari 499P LMH
Photo by: Ferrari
"Durante la 6 Ore di Portimão il primo campo da presidiare sarà l’affidabilità, un aspetto di particolare importanza per la nostra Hypercar essendo una vettura ancora giovane, il quale rappresenta un fattore-chiave per il risultato in gara - sottolinea l'Ingegner Ferdinando Cannizzo - Rispetto a Sebring, dove abbiamo ottenuto un risultato positivo, speriamo inoltre di fare un passo in avanti in termini di competitività: stiamo lavorando con il massimo impegno per ridurre il gap rispetto ai principali concorrenti".
Gli fa eco il responsabile delle Attività Sportive GT, Antonello Coletta: "Dopo l‘ottimo esordio in America ci presentiamo a Portimão per continuare nel nostro percorso di evoluzione della vettura e della gestione della stessa. Con pazienza e umiltà vogliamo proseguire questo cammino, consapevoli che ci troviamo solo all’inizio di un capitolo sportivo lungo e complesso. Ovviamente arriviamo in Portogallo per ottenere il miglior risultato possibile su di una pista molto impegnativa e sfidante per la vettura, in particolare sul piano dell’affidabilità, la quale sarà una variabile da tenere in considerazione".
Pazienza ed umiltà sono le parole che in Ferrari ripetono da inizio stagione come un mantra, giustamente, vista la difficoltà dell'impegno da affrontare. Lo sanno benissimo anche i piloti, in primis l'equipaggio che è andato a podio a Sebring.
Antonio Fuoco, autore della Pole Position in Qualifica, Miguel Molina e Nicklas Nielsen sono comunque pronti a cogliere nuove occasioni di brillare anche in Europa con la 499P #50, combattendo contro i rivali.
Podio: #50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen
Photo by: JEP / Motorsport Images
"Dopo la Pole Position e il terzo posto in gara a Sebring le aspettative sono alte, cercheremo di fare del nostro meglio anche in Portogallo, lavorando per ottenere il massimo dalla nostra Hypercar", commenta Fuoco.
"Portimão è una pista molto tecnica che mette in difficoltà le gomme: considerate anche le temperature che troveremo, la gestione dei pneumatici sarà un fattore fondamentale. Come equipaggio della 499P #50 credo che stiamo facendo un buon lavoro all’interno di un percorso di squadra dove il gruppo condivide i medesimi obiettivi. Cercheremo di proseguire su questa strada anche in Portogallo".
Lo segue il suo compagno di squadra Molina: "A Sebring abbiamo ottenuto un ottimo risultato che ci dà fiducia, ma a Portimão ripartiamo con umiltà e la consapevolezza che il lavoro da fare per continuare a crescere è ancora lungo. Seguiremo questa direzione rimanendo concentrati e cercando di evitare ogni errore su una pista che personalmente apprezzo molto. Il tracciato è tecnico e caratterizzato da alcuni punti impegnativi come l’ultima curva dove un ulteriore elemento di difficoltà potrebbe essere rappresentato dal traffico".
D'accordo anche Nielsen: "Arriviamo a Portimão fiduciosi per la gara su una pista dove abbiamo organizzato dei test positivi prima dell’inizio della stagione. Abbiamo una buona base di partenza, anche se le condizioni che si verificano in gara sono differenti rispetto a quelle dei test. Sarà interessante verificare i progressi che abbiamo fatto. Il tracciato portoghese, come è stato Sebring all’esordio, è molto impegnativo per le vetture: l’obiettivo sarà quello di completare una gara priva di problemi, continuando a fare progressi".
#51 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Alessandro Pier Guidi, James Calado, Antonio Giovinazzi
Photo by: JEP / Motorsport Images
Dall'altro lato del box, Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi tornano al volante della Rossa #51 con la grande voglia di riscattarsi dopo la difficile prova americana che li ha visti combattere con penalità, incidenti ed episodi avversi.
"Portimão mi piace parecchio, considerato il calendario del FIA WEC nel mio ideale podio occupa la terza posizione dopo Spa e Le Mans - dice Pier Guidi - La pista è medio-veloce, bella e divertente da guidare con la Hypercar. Vi sono tanti punti “ciechi”, con frenate in combinato, una caratteristica che rende questo autodromo sfidante per i piloti e le vetture".
"Dopo Sebring l’obiettivo come team sarà quello di terminare di nuovo sul podio, magari questa volta cercheremo di conquistare questo risultato noi della 499P numero 51. Gli avversari? Al momento ritengo Toyota favorita, noi dovremo lavorare per colmare il gap e fare un ulteriore passo in avanti nella gara in Portogallo".
Calado aggiunge: "La pista è molto impegnativa considerati i continui saliscendi e alcune curve 'cieche', ma allo stesso tempo è divertente da guidare. L’ultimo settore di Portimão è il più difficile, con una curva finale che affrontiamo quasi a pieno gas. La gestione delle gomme in particolare sul lato sinistro sarà una delle chiavi principali per fare bene alla 6 Ore in Portogallo. Dopo la prima gara in America l’obiettivo per il secondo weekend è quello di provare a ottenere un miglior risultato con la nostra Hypercar. Siamo fiduciosi".
Giovinazzi chiosa: "I punti più difficili di Portimão? Curva 1, che è davvero veloce, e la penultima curva, molto lunga e “scivolosa”, che richiede un’assoluta precisione di guida prima di immettersi sul rettilineo principale. Dopo un buonissimo inizio per Ferrari a Sebring, gli obiettivi in Portogallo sono quelli di continuare a crescere, senza replicare gli errori commessi all’esordio, e cercare di portare la massima pressione a Toyota che, come visto in America, è la favorita in questo momento".
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