WEC | Fallita la proposta di abolire il BoP dal 2024
In modo sommesso la FIA e l'ACO nell'ultima riunione di Parigi con i Costruttori avevano proposto di togliere il Balance of Performance per fare del WEC un campionato senza aggiustamenti tecnici, privilegiando chi la fa macchina migliore. Toyota e Ferrari sembre che fossero favorevoli, mentre gli altri si sono opposti. Chi temendo la lievitazione dei costi, ma anche chi non vuole perdere una valida scusa da raccontare con i propri vertici del marchio in caso di sconfitta.
Il tema del Balance of Performance è off limit. Chi lo tocca rischia una sanzione da parte della FIA. Eppure chi si è lamentato nel corso del campionato del mondo Endurance in qualche modo ne ha poi tratto un beneficio. La scorsa settimana a Parigi si sono messe le basi per quello che dovrà essere il mondiale 2024 che vedrà entrare in scena altri quattro marchi (BMW, Alpine, Lamborghini e Isotta Fraschini).
Non trovare il giusto punto di equilibrio significa mettere il detonatore a una categoria che ha avuto un’esplosione di popolarità grazie all’arrivo della Ferrari. Non ce ne vogliano gli altri Costruttori e, in particolare, la Toyota, regina della serie di durata da anni, ma il ritorno del Cavallino dopo 50 anni di assenza nei Prototipi ha acceso un’attenzione che è uscita dal cono di luce che di solito è riservato solo alla 24 Ore di Le Mans.
La Toyota si è "pappata" il mondiale Costruttori aggiudicandosi cinque delle sei gare disputate. La Ferrari ha centrato uno storico successo nell’appuntamento del centenario della gara della Sarthe. Agli altri sono andate poco più delle briciole e parliamo di Porsche, Peugeot e Cadillac, gli altri marchi ufficiali, lasciando fuori dalla lista Glickenhaus e Vanwall.
I giapponesi non hanno fatto mistero di essersi fatti "rubare" Le Mans per un BoP studiato appositamente per la Ferrari. La Scuderia, per contro, non capisce come una vettura come la 499P in grado di vincere la 24 Ore non sia più competitiva nelle due gare successive (Monza e Fuji) arrivando addirittura doppiata in Giappone.
A seconda di come ci si affaccia a questo mondiale bellissimo, la lettura degli stessi dati può essere diametralmente diversa e trovare una sintesi che accontenti tutti può diventare un’impresa ardua, se non impossibile. Non deve sorprendere, quindi, se fra i temi discussi ci sia stata un’idea, proposta timidamente da FIA e ACO, che poteva dare un’impronta diversa al WEC.
#50 Ferrari AF Corse Ferrari 499P: Antonio Fuoco, Miguel Molina, Nicklas Nielsen
Photo by: Andy Chan
Di che si tratta? È presto spiegato: abolire le alchimie degli algoritmi e cancellare il BoP, riportando il campionato a una sfida di chi realizza la macchina migliore in funzione del regolamento Hypercar. E, incredibilmente, i due grandi rivali, Toyota e Ferrari, stando alle indiscrezioni emerse a mezze voci da altri, impauriti di toccare i… fili dell’alta tensione, avevano sposato la proposta che, invece, sarebbe stata bocciata da tutti gli altri.
Non ci libereremo del BoP, dunque. La motivazione emersa sarebbe credibile guardando alcune piccole Case che entreranno nel 2024: non tutti disporranno del budget di Toyota e Ferrari, ma a fare la differenza non sarebbe stata tanto la leva dei costi, quanto il non togliere un valido deterrente alle possibili sconfitte. Il Balance of Performance è perfetto per chi al lunedì torna a casa e deve spiegare al proprio consiglio d’amministrazione (che magari capisce poco di corse) perché il risultato della gara di domenica è stato diverso dalle aspettative. Ciascuno di voi faccia le sue considerazioni…
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