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Analisi

Che lotta per il titolo tra le LMP2

Solo 14 punti in classifica tra KCMG e G Drive a tre corse dalla fine. Al Fuji torna Tandy sull'Oreca

#26 G-Drive Racing Ligier JS P2: Roman Rusinov, Julien Canal, Sam Bird

Foto di: XPB Images

#26 G-Drive Racing Ligier JS P2: Roman Rusinov, Julien Canal, Sam Bird
#26 G-Drive Racing Ligier JS P2: Roman Rusinov, Julien Canal, Sam Bird
#47 KCMG ORECA 05: Matthew Howson, Richard Bradley, Nicolas Lapierre
#47 KCMG ORECA 05: Matthew Howson, Richard Bradley, Nick Tandy
#47 KCMG ORECA 05: Matthew Howson, Richard Bradley, Nicolas Lapierre
#47 KCMG ORECA 05: Matthew Howson, Richard Bradley, Nicolas Lapierre
#26 G-Drive Racing Ligier JS P2: Roman Rusinov, Julien Canal, Sam Bird
#47 KCMG ORECA 05: Matthew Howson, Richard Bradley, Nick Tandy
#26 G-Drive Racing Ligier JS P2: Roman Rusinov, Julien Canal, Sam Bird
#26 G-Drive Racing Ligier JS P2: Roman Rusinov, Julien Canal, Sam Bird
#26 G-Drive Racing Ligier JS P2: Roman Rusinov, Julien Canal, Sam Bird
#40 Krohn Racing Ligier JS P2 - Judd: Tracy Krohn, Nic Jonsson, Julien Canal

A tre corse dalla conclusione del WEC sono due le situazioni di classifica che sembrano ancora molto fluide: quelle relative alla LMP2 e alle GTE, perché alla luce degli ultimi risultati appare davvero molto difficile che l'Audi possa riprendere la Porsche in cima alla graduatoria assoluta riferita alla LMP1.

La corsa giapponese del Fuji, in programma l'11 ottobre, sarà quindi decisiva per le due categorie fino ad oggi più combattute, dove l'equilibrio anche tecnico la sta facendo da padrone. In LMP2 la grande novità riferita alla corsa giapponese è il ritorno di Nick Tandy, libero da impegni con Porsche nel campionato Tudor Imsa, al volante della bella Oreca 05-Nissan del team KCMG. Il pilota britannico affiancherà i tradizionali piloti della vettura francese, Matthew Howson e Richard Bradley che al momento sono al comando della classifica iridata con 122 punti davanti al trio della G Drive formato da Sam Bird, Julien Canal e Roman Rusinov ben vicini con 108 punti, 4 in più dei compagni di squadra del team russo, Luis Felipe Derani, Gustavo Yacaman e Ricardo Gonzalez.

Come si nota l'equilibrio in questa categoria è assoluto. Ad Austin, nonostante l'Oreca abbia dimostrato di essere la vettura più competitiva-si tratta di fatto di una LMP1 travestita e non è un caso che le due Rebellion LMP1 private utilizzino la stessa base della vettura della KCMG- a vincere è stata proprio la Ligier della G drive che ha sfruttato una penalizzazione dei rivali-l'ennesima subita tra qualifiche e corsa-per andare ad occupare il podio più alto che ancora mancava al terzetto, dove Sam Bird è il pilota più veloce e Canal e Rusinov i suoi degni scudieri. La lotta al Fuji sarà quindi tutta da gustare. L'Oreca vanta un leggero vantaggio sul giro secco -mostruosa la perfomance personale di Tandy alla 6 Ore del Nurburgring- ma le due Ligier della G Drive, che sono anche le uniche vetture già conformi al regolamento che entrerà in vigore nel 2017-motore e elettronica esclusi- possono contare su due equipaggi ben assortiti, con Yacaman e Derani, soprattutto, sempre capaci sulla seconda vettura di sfidare i compagni di team.

In progresso, ma si correva in casa, anche le prestazioni delle due Ligier del team americano Extreme Speed che proprio ad Austin ha confermato la propria presenza nel WEC per le prossime due stagioni nella classe minore dei Le Mans Prototype mentre al Fuji, anche per le caratteristiche della pista, la Gibson della Strakka Racing, impegnata in questi mesi nella realizzazione della sua nuova LMP1 privata per il 2016, la Morgan del team Sard, sulla quale salirà il canadese Cumming a comporre un terzetto fortissimo con Pierre Ragues, pilota al centro del mercato, e Oliver Webb, e la << vecchia >> Alpine avranno la possibilità di rubare punti preziosi agli avversari. Con ancora tre corse a disposizione e tre punti ulteriori per chi ottiene la pole position, non è ancora arrivato il momento di rilassarsi e soprattutto non c'è la possibilità di fare calcoli. 

Una situazione molto simile a quella della GTE PRO, già descritta nel dopo Austin, dove Richard Lietz può contare di un misero bottino di 11 punti di vantaggio sul duo ferrarista formato da David Rigon e James Calado e di 18 sul compagno di guida Michael Christensen sulla Porsche ufficiale gestita dal team Manthey. Numerosi saranno i cambi piloti tra GTE PRO e AM. Sull'Aston Martin Vantage numero 99 mancherà Richie Stanaway, impegnato nella doppia corsa del campionato GP2 prevista nella stessa data sulla pista russa di Sochi, che verrà sostituito da Stefan Muecke che andrà ad affiancare l'ottimo brasiliano Fernando Rees e Alex MacDowall. A prendere il posto del tedesco sulla Vantage numero 97, quella che divide abitualmente con Darren Turner ci sarà invece il campione britannico GT Johnny Adam mentre Liam Griffin, inglese e protagonista con l'Aston Martin nella serie britannica, debutterà nel WEC sulla Vantage GTEAM di Francesco Castellacci e Stuart Hall. Infine sulla Chevrolet Corvette del Larbre Competition accanto a Paolo Ruberti e Gianluca Roda esordirà il danese Nicolai Sylvest al posto del connazionale Kristian Poulsen.

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