Castellacci entusiasta dell'Aston Martin
Al Ricard il romano ha convinto il team ottenendo ottimi tempi
È iniziata nel migliore dei modi l'avventura di Francesco Castellacci nel WEC. L'ancora ventisettenne romano, compirà ventotto anni sabato, si è fatto un bel regalo di compleanno nella due giorni di test del prologo iridato al Paul Ricard. È stato infatti costantemente tra i primi della classe LMGTE AM al volante della bella Aston Martin Vantage ufficiale che dividerà nella serie iridata con gli esperti Stuart Hall e Roald Goethe.
Fin dai primo giorno Castellacci pur non volendo forzare al volante di una vettura per lui tutta nuova si è segnalato per la costanza e regolarità dei tempi ottenuti, riuscendo sempre a restare tra i primi quattro della categoria. Alla fine il suo miglior crono, ottenuto nella giornata conclusiva, è stato un ottimo 1'58"791 che gli ha permesso di tenere un passo molto vicino a quello di Hall, indubbiamente il pilota più esperto del terzetto che alla fine ha portato la Vantage sul podio più alto non solo della propria classe ma anche dell'intera categoria GT. Logico quindi che questi test abbiano fugato in Castellacci le preoccupazioni della vigilia.
"Sono davvero molto contento di come sono andate queste prove. Non conoscevo l'Aston Martin e quindi avevo qualche timore prima di entrare in abitacolo. Invece posso dire che sono rimasto sorpreso".
Abituato alla Ferrari deve essere stato difficile l'impatto con l'Aston
"Lo credevo anche io. Sono salito in vettura e mi dicevo che cosa poteva accadere avendo il motore anteriore, un muso molto lungo e un aspetto più imponente di quello della vettura di Maranello.Ed è qui che è scaturito un feeling immediato. Nelle prime prove pensavo di andare pianissimo, perché cercavo di prendere le misure, abituarmi a un diverso stile di guida, sia in fase di frenata che di percorrenza di curva e poi vedevo che i tempi erano molto buoni".
Significa che la Vantage è una vettura facile da portare al limite?
"Da quello che ho compreso è più che altro una vettura molto onesta nelle reazioni che ha bisogno di una guida pulita che possa permettere di sfruttare la sua accelerazione. È per questo che pilotandola in un certo modo non si ha mai la sensazione di andare fortissimo e di essere lontano dal limite. Ma è il suo segreto:nella realtà si è velocissimi e devo dire che ne sono entusiasta".
A Silverstone, Castellacci dovrà dividersi: il 10 e l'11 aprile gareggerà con la Ferrari 458 Gt, classe GTS, della AF Corse assieme allo svizzero Flohr nella gara dell'ELMS e il 12 con l'Aston Martin per il grande esordio nel mondiale endurance.
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