WEC | Amaro podio Ferrari: "Il BoP va rivisto per giocarcela"
Le Porsche hanno dominato la LMGTE Pro alla 6h del Bahrain contro le 488 depotenziate oltre misura da un BoP incomprensibile che, per l'ultimo round dell'anno, va assolutamente risistemato per non incorrere in diseguaglianze come quelle viste a Sakhir sabato.
Tendenzialmente salire sul podio di una gara endurance è sinonimo di obiettivi raggiunti e relativi sorrisi, ma quanto accaduto alle Ferrari in Bahrain è esattamente l'opposto.
La 6h del FIA World Endurance Championship disputata a Sakhir è stata una vero e proprio calvario per le 488 GTE Evo della AF Corse impegnate in Classe LMGTE Pro.
L'assurdo Balance of Performance comunicato nei giorni scorsi da FIA WEC ed ACO ha letteralmente tagliato le gambe (anzi, le gomme!) alle Rosse #51 e #52 di Alessandro Pier Guidi/James Calado e Miguel Molina/Daniel Serra.
Quello che già alla vigilia era stato il campanello d'allarme e l'appello lanciato dagli uomini di Maranello si basava sul fatto che le modifiche (attuate tenendo conto dei due eventi precedentemente disputati) dovrebbero sempre restare entro i 10kW (13,6CV) - in più o in meno - mentre in Bahrain le Ferrari si sono ritrovate addirittura con -25CV.
Il regolamento del FIA WEC dice anche che, una volta comunicati i parametri di BoP, essi non possono essere cambiati durante l'evento, fatta eccezione per il fine settimana della 24h di Le Mans (che non viene comunque calcolata per definirli, essendo una gara considerata 'a parte'), oppure a discrezione della Commissione WEC in base ai risultati.
Non si è quindi capito il perché di tali scelte a livello di potenza, così come il fatto che il collegio dei Commissari Sportivi, una volta avuto sotto gli occhi tutti i tempi e i risultati delle prestazioni delle 488 - palesemente più lente delle Porsche e addirittura superate pure da alcune LMGTE Am - non abbiano fatto dietrofront dandole quantomeno la potenza per giocarsela alla pari, come era stato nelle altre gare sin qui viste.
E' dunque andata nel peggiore dei modi, con Pier Guidi/Calado e Molina/Serra ad arrancare dietro alle due 911 RSR-19 del team Manthey, che Kévin Estre/Neel Jani e Gimmi Bruni/Richard Lietz non hanno dovuto far altro che condurre al traguardo serenamente, quasi con il braccio fuori dal finestrino, e magari ordinando pure il caffè ogni volta che passavano sul rettilineo.
Il risultato, compromesso in partenza, ha negato ogni possibilità ai portacolori del Cavallino Rampante di difendere la propria leadership, mantenuta da Pier Guidi/Calado per un solo punto fra i piloti e persa dalla squadra nei confronti del marchio tedesco.
Il bubbone della polemica, che già era esploso nel pre-gara, è proseguito anche in Parco Chiuso e nel post, quando il piemontese e l'inglese sono saliti sul podio con musi a dir poco lunghissimi, ritirando la coppetta dei terzi classificati e venendo via rapidamente senza nemmeno stappare le bottiglie con i rivali di Porsche.
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE Evo: Alessandro Pier Guidi, James Calado
Photo by: JEP / Motorsport Images
“Non siamo stati messi nelle condizioni di poterci confrontare ad armi pari con i nostri avversari e questo è deludente - afferma Pier Guidi, che già non le aveva mandate a dire alla vigilia - Noi abbiamo sempre dato il massimo, in ogni gara, sfruttando il potenziale della nostra vettura e non credo che questo debba ritorcersi contro. Non credo sia bello per lo sport”.
Calado aggiunge: “Sono ovviamente dispiaciuto perché oggi non siamo stati messi nelle condizioni di poter lottare per almeno cercare di vincere il campionato. Questa decisione può cambiare drasticamente la classifica ed è un peccato che tutto il lavoro di una stagione portato avanti da Ferrari, AF Corse, Alessandro e me rischi di venire vanificato".
"Il terzo posto era il massimo a cui potevamo ambire oggi, come avevo detto prima del via della corsa. Le Porsche hanno potuto gareggiare senza prendere rischi o sfruttare tutto il loro potenziale".
"Speriamo che venga ripristinato almeno il BoP di Monza che aveva prodotto una gara combattuta ad armi pari, spettacolare per il pubblico, cosa che non si può dire della corsa di oggi”.
Spera in qualcosa di meglio per il prossimo impegno Molina: “La gara è stata molto dura soprattutto a causa del caldo, ma abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Il passo era molto buono e questo è un dato da cui ripartire per la 8 ore. Anche se le condizioni saranno diverse, credo che abbiamo una buona base da cui ricominciare e che dovremo sfruttare per ottenere un buon risultato”.
D'accordo anche Serra: “Non è stata una gara molto divertente e abbiamo fatto il massimo che era alla nostra portata. Anzi, credo che la nostra sia stata un’ottima prova, con un buon ritmo”.
Fra meno di una settimana si svolgerà la 8h del Bahrain che porterà a termine la stagione 2021 del FIA WEC, assegnando i titoli iridati nelle varie categorie.
I vertici Ferrari hanno storto il naso per come è andata la prima delle due corse di Sakhir e il responsabile delle Competizioni GT, Antonello Coletta, cerca di trattenere l'ira funesta restando dentro la massima professionalità ed educazione possibile nelle sue parole, augurandosi interventi immediati.
“Come sollevato alla vigilia, il Balance of Performance si è dimostrato particolarmente penalizzante per le nostre vetture, come conferma il ritmo tenuto in gara e il risultato di questa 6 ore", dice Coletta.
"Ci dispiace non poter difendere la leadership acquisita nelle precedenti occasioni, frutto di gare sempre belle ed appassionanti".
"Ci auguriamo che vengano ristabiliti criteri corretti per il BoP nell’ultima gara, per provare a lottare ad armi pari per la conquista dei titoli mondiali”.
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE Evo: Alessandro Pier Guidi, James Calado
Photo by: JEP / Motorsport Images
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