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Intervista

Priaulx: "Abbiamo problemi grandi, non piccoli. Gli altri migliorano noi no"

Andy Priaulx a muso duro spiega cosa non funziona nella Ford GT. Gomme e motore non rendono e il BoP automatico non sta certo agevolando le cose. Il leader iridato vede un finale di stagione a tinte fosche

Andy Priaulx, Ford Chip Ganassi Racing
#67 Ford Chip Ganassi Racing Team UK  Ford GT: Andy Priaulx, Harry Tincknell
#67 Ford Chip Ganassi Racing Team UK  Ford GT: Andy Priaulx, Harry Tincknell
#67 Ford Chip Ganassi Racing Team UK  Ford GT: Andy Priaulx, Harry Tincknell
#67 Ford Chip Ganassi Team UK  Ford GT: Andy Priaulx, Harry Tincknell
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#67 Ford Chip Ganassi Racing Team UK  Ford GT: Andy Priaulx, Harry Tincknell
#66 Ford Chip Ganassi Racing Ford GT: Olivier Pla, Stefan Mücke

Per la Ford Austin è stata disastrosa. La peggior corsa della stagione per di più in casa propria; le due affascinanti GT statunitensi hanno sempre viaggiato nelle retrovie dopo essere state veloci sia nelle prove libere sia in qualifica. Ora con 41 punti di distacco dalla Ferrari in classifica, il mondiale costruttori diventa più difficile da conquistare e nella graduatoria piloti il vantaggio di Priaulx e Tincknell si è assottigliato. Cosa sia accaduto negli ultimi mesi non lo riesce a comprendere nemmeno Andy Priaulx che dopo le prove era convinto di poter disputare una corsa all'altezza della sua carriera.

"Si è stata la gara peggiore dell'anno e non ne capiamo il motivo. In qualifica ero decisamente soddisfatto della vettura, poi in gara è cambiato tutto. Forse si è trattato di una scelta sbagliata di mescola delle gomme. Le ultime due corse sono state negative. In Messico non abbiamo mai potuto lottare per la vittoria come l'anno passato dove però il BoP aveva fatto la sua parte. Ma oggi eravamo troppo lenti, direi lentissimi. Non abbiamo mai avuto il passo gara. Ti rendi conto che nel mio stint ho racimolato qualcosa come 20"di distacco da chi era al comando? Con le gomme dure pensavamo di avere maggiore durata. Per cui continuo a sostenere che i pneumatici hanno giocato un ruolo decisivo. Ma non il solo".

Il mondiale costruttori? Una chimera

"Guardiamo al motore, per esempio. Non avevamo lo spunto. Il BoP che ci ha concesso lo 0,1 di pressione di sovralimentazione in più in tutti i range e tolto 2kg di peso non è servito a nulla, perché di fatto non ti accorgeresti del cambiamento nemmeno sulla macchina che usi tutti i giorni. Abbiamo dei grandi problemi, non piccoli. Non so in che maniera ma dobbiamo uscire da questa situazione, trovare il modo di effettuare un salto di qualità".

Pensi ci siano opportunità di rimonta in classifica costruttori?
"Direi di no. Con 41 punti di svantaggio a tre corse dalla fine mi sembra una missione quasi impossibile viste le nostre condizioni. In quella riservata ai piloti manteniamo due punti sugli altri ma il problema è che tutti stanno andando più forte".

"Ferrari e Porsche sono definitivamente più veloci e  migliorate. L'Aston Martin è sempre lì a lottare per la vittoria. Quindi per nutrire qualche speranza abbiamo bisogno di invertire la rotta e che la gente si renda conto che ad oggi non siamo competitivi".

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