Alonso: "È stato il miglior warm up possibile per Le Mans"
Lo spagnolo si è avvicinato con grande umiltà all'esperienza nel WEC. Elogia i compagni di team che gli hanno reso la vita più facile e spiega perché dalla corsa di Spa ha imparato molto in previsione della classica francese
Foto di: JEP / Motorsport Images
Rilassato e tranquillo Fernando Alonso nel WEC offre l’impressione di avere un approccio ben differente da quello che a volte mostra in Formula 1. Subito dopo la corsa non si è negato ai microfoni e ha analizzato anche con grande umiltà la propria prestazione.
"In corsa abbiamo condotto dall’inizio alla fine , perdendo sempre il vantaggio che avevamo ogni qual volta in pista entrava la safety car. Però siamo riusciti a mantenere la prima posizione. È un inizio confortante per la Toyota e il lavoro svolto da Sebastien e Kazuki ha reso la mia prestazione molto più semplice del previsto. Il mio approccio alla corsa è stato di grande cautela. La squadra è molto professionale, il team lavora bene e questo tipo di gare richiedono molta attenzione perché sono tutt’altro che semplici".
"Bisogna considerare che all’inizio le altre LMP1 erano molto veloci; noi ci siamo fermati prima di loro e quindi li avevamo molto vicini. In sei ore può accadere di tutto; c’è un sacco di traffico, ci sono i doppiaggi, i momenti in cui si rischia all’improvviso, le safety car , le strategie che cambiano di continuo. Però abbiamo interpretato il tutto alla perfezione. Siamo primi e secondi e questo ci ripaga del lavoro svolto nel corso dell’inverno con i tanti test, le tante simulazioni e le analisi dei dati su cui abbiamo studiato a lungo. Ecco arrivare a Spa e vincere senza troppi problemi è ottimo in prospettiva di Le Mans".
"Diciamo che questo è stata una sorta di warm up per la gara francese, in cui abbiamo incontrato i nostri avversari, i piloti che gareggeranno là e le situazioni che si verificheranno. Certamente il tutto sarà amplificato e la corsa sarà durissima e difficile. Ma questo è stato un buon rodaggio. Siamo pronti".
Dopo questa prima gara come giudichi il livello del WEC?
"Elevatissimo per le condizioni di stress che ti pone. Non ammette il minimo errore e nessuna disattenzione. Inoltre cambia sempre l’aspetto tecnico perché con così tante safety car viene modificato sempre il set up della vettura, a causa delle pressioni delle gomme, dei cambiamenti della pista. Da questa ottica è un campionato molto difficile".
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