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Intervista

Toyota: "L'ordine di scuderia? Le regole sono chiare ai piloti"

Il direttore tecnico, Vasselon, ha spiegato perché nel finale della 8h di Portimao la #7 di Lopez si è dovuta fare da parte per dare il successo alla #8 di Buemi, tenendo conto di quanto i piloti si erano detti prima della gara.

Podio: i vincitori Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima, Brendon Hartley, Toyota Gazoo Racing

Foto di: JEP / Motorsport Images

La Toyota ha voluto spiegare i perché dell'ordine di scuderia impartito alle sue vetture nella doppietta siglata alla 8h di Portimao.

Nel round portoghese del FIA World Endurance Championship, le Hypercar giapponesi erano in prima e seconda posizione, piazze ormai congelate dopo le ultime soste, anche per motivi interni al team.

Negli ultimi 20', però, si è assistito ad uno scambio fra la #8 e la #7 - quest'ultima appena fermatasi dopo un Full Course Yellow - che poi è stato ripetuto a favore della prima, che ha vinto la corsa.

"Coi piloti parliamo sempre di queste cose e siamo d'accordo che solitamente si arriva alla fine nell'ordine in cui si è - spiega il direttore tecnico, Pascal Vasselon - Dopo l'ultima sosta, però, le macchine non erano nella stessa situazione, per questo è stato detto a Sebastien di far passare Pechito".

Sebastien Buemi era infatti davanti a Jose Maria Lopez, che si è avvicinato rapidamente allo svizzero, il quale si è fatto da parte.

Tre giri dopo, però, è stato l'argentino a dover dare strada al compagno, ristabilendo l'ordine iniziale.

"Stavamo controllando il traffico dopo il FCY e nel primo settore Jose Maria era più veloce, però quando è stato davanti non ha ripetuto le stesse prestazioni, quindi abbiamo preferito far ripassare Buemi. Queste sono le regole che abbiamo stabilito per fare sì che i piloti le accettino".

Le Toyota stavano correndo su strategie diverse dopo l'unica safety car entrata alla quinta ora. Ai piloti della #8 era stato detto di risparmiare carburante per evitare la necessità di un pit-stop verso la fine.

Lopez, con la #7 di Kamui Kobayashi e Mike Conway, ha invece continuato a spingere, per poi effettuare un rabbocco veloce a poco meno di mezz'ora dalla fine, per non rischiare di restare a secco dopo il FCY.

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