Toyota centra la doppietta al Fuji, la TS050 #8 si prende la vittoria
Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Kazuki Nakajima centrano il primo successo stagionale in modo netto. In LMP2 vittoria a sorpresa per il RTN, mentre in GTE Pro arriva la vittoria di Aston Martin.
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Brendon Hartley
JEP / Motorsport Images
Dopo aver conquistato la pole position in LMP1, l’equipaggio della Toyota TS050 Hybrid #8 è riuscito ad imporsi anche in gara al Fuji. Nakajima, Buemi e Brendon Hartley hanno ottenuto la prima vittoria della stagione e per l’ex pilota della Toro Rosso è anche il ritorno al successo dalla gara di Austin del 2017.
Kobayashi, Conway e Lopez non sono riusciti a contrastare i compagni di team. L’arrivo di un breve scroscio di pioggia a metà gara ha costretto entrambi gli equipaggi ad effettuare un cambio gomme per passare alle coperture intermedie per poi tornare nuovamente alle slick.
La Toyota #8 ha anche subito un drive through per aver oltrepassato la velocità massima in pit lane, ma nonostante questa sanzione il vantaggio sul traguardo sulla #7 è stato di circa 30 secondi.
Il podio è stato completato dalla Rebellion Racing di Bruno Senna, Norman Nato e Gustavo Menezes, doppiati di due giri.
Senna è stato protagonista di una bella lotta con Kobayashi nei primi giri di gara, ma il vantaggio dell’ibrido della vettura giapponese si è fatto sentire soprattutto nel traffico.
La Ginetta #5 di Orudzhev, Ghiotto e Ben Hanley è stata in lotta per il quarto posto ma un problema all’impianto frenante nei minuti conclusivi della gara ha costretto Hanley, in quel momento alla guida, a tornare ai box quando mancavano 16 minuti al termine.
Questo inconveniente ha così consentito alla vettura gemella #6 di Smith, Simpson e Robertson di ereditare la quarta posizione seppure con un ritardo, però, di 14 giri dopo aver subito una foratura alla posteriore destra e uno stop and hold di sei minuti per una infrazione tecnica.
In LMP2 il successo è andata al Racing Team Nederland, autore della prima vittoria nella categoria, ed il merito è stato tutto del neo campione di F2 Nyck de Vries.
Dopo aver preso il volante da van Eerd quando mancavano due ore alla fine, de Vries è riuscito a ridurre il gap di quasi 90 secondi che lo distanziava dalla Oreca del Jackie Chan DC Racing.
Quest’ultima ha trascorso buona parte della gara al vertice ed in lotta con la vettura del team High Class Racing. Kenta Yamashita era riuscito a superare Ho-Pin Tung dopo la prima ora e mezza prima di passare il volante a Mark Patterson.
La lotta tra Davidson e Tung sembrava essere quella decisiva per il successo, ma de Vries è riuscito a erodere il vantaggio dei piloti davanti a lui e quando ha effettuato uno splash and go a 25 minuti dal termine è tornato in pista in testa con 6 secondi di vantaggio.
Il Racing Team Nederland ha così preceduto la JOTA di Davidson, Gonzales e Antonio Felix da Costa, mentre il Jackie Chan Racing si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio con Tung, Stevens e Aubry.
L’High Class ha chiuso in quinta piazza a causa di un sorpasso effettuato da Phil Hanson ai danni di Patterson nei minuti conclusivi.
In GTE Pro l’Aston Martin ha potuto festeggiare la prima vittoria per la nuova Vantage GTE in condizioni di asciutto grazie a Nicki Thiim e Marco Sorensen.
Il duo danese è salito al comando alla seconda ora quando Thiim ha passato la vettura gemella di Alex Lynn. La Porsche di Kevin Estre e Michael Christensen ha ottenuto il secondo posto grazie anche una sosta della #97 effettuata in regime di full-course-yellow.
Quarto e quinto posto per le Ferrari 488 GTE di AF Corse che hanno sofferto sul passo gara, mentre la Porsche #91 ha chiuso al sesto posto con due giri di ritardo a seguito di un drive through ricevuto nei minuti conclusivi.
In GTE Am il TF Sport ha ottenuto la prima vittoria in modo netto grazie ad una grande performance si Yoluc, Eastwood e Adam al volante della Aston Martin #90.
Il trio ha tagliato il traguardo con un vantaggio di 42 secondi sulla Ferrari di Perrodo-Collard-Nielsen, mentre la Porsche del Project 1 è stata protagonista di una bella rimonta con Keating e Fraga sino al terzo gradino del podio.
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