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Timo Bernhard: "Dovremo imparare a non consumare le gomme"

Timo Bernhard ritiene che la discriminante nel WEC 2017 verterà sulla gestione dei soli quattro treni a disposizione durante la corsa. E lancia segnali positivi sulla nuova Porsche 919 Hybrid che giudica la più estrema tra quelle che ha guidato

Timo Bernhard, Porsche Team

Foto di: Porsche Motorsport

Timo Bernhard scherza ma non va molto lontano dal vero nel dire che ormai è l'unico autentico tedesco rimasto in Porsche. Anche Lotterer in realtà lo è ma ha ascendenze belghe da parte di madre e in ogni caso per il campione del mondo 2015 si apre una nuova stagione con Weissach che ha tutta l'aria di apparire più difficile delle precedenti. La pressione della Toyota, infatti, è molto forte e la Porsche è chiamata a uno sforzo importante nel 2017 per mantenere la supremazia mostrata negli ultimi due anni.

"Non so come sarà questa stagione. Di fatto deve ancora iniziare ma è già positivo essere a Monza per il prologo perché questa è una pista alla quale sono molto legato e di cui conservo ottimi ricordi. Siamo reduci da test positivi al Paul Ricard e credo che ormai la Porsche possa dirsi pronta per l'avventura mondiale. In Francia abbiamo simulato per 30 Ore e pur non essendo paragonabile a Le Mans posso dire che si è trattato di un collaudo molto promettente."

Dopo tanto dovrai cambiare molti compagni di squadra e non solo di guida. È difficile ricreare l'atmosfera che contraddistingueva Porsche fino al 2016?
"No, anche perché ci conosciamo tutti da tempo. Il ritiro di Mark è stato uno choc per noi e anche quello di Lieb che era molto coinvolto nella squadra. Ma con Earl Bamber non ci sono problemi. Ha la stessa attitudine al lavoro di Webber e lo stesso spirito. E poi sono contento perché in squadra è arrivato un pilota coi fiocchi, uno che sa comunicare con la squadra. Per ironia della sorta  anni fa Earl ha gareggiato con il team di mio padre nella Porsche Carrera Cup tedesca vincendo molte gare e quindi conosco il suo talento e le sue qualità di guida. Con lui abbiamo fatto un ottimo affare".

La nuova 919 Hybrid sembra bella ma è molto cambiata nell'aerodinamica. Come ti sei adattato alla sua guida?
"Le nuove limitazioni regolamentari hanno imposto questi cambiamenti. È chiaro che saremo più lenti del passato e proprio per ovviare a questo potenziale handicap prestazionale i tecnici hanno cercato di inclementare lo sviluppo di ogni singolo componente. Abbiamo lavorato sui dettagli: sulla guidabilità dei propulsori, dal motore termico a quelli elettrici, molto sul traction control e per quanto riguarda l'aerodinamica penso che chiunque abbia visto la vettura possa avere compreso quanto sia più aggressiva della precedente. Di fatto è il concetto più estremo da quando la Porsche è rientrata nel WEC. La guida invece non cambia molto: è vero che abbiamo meno deportanza sia davanti sia dietro però dai test svolti direi che le migliorie apportate sono riuscite nell'intento di farci mantenere ottime prestazioni. Credo che il grande rebus che tutti i piloti della LMP1 dovranno affrontare sarà la gestione delle gomme, visto che da quest'anno i set di pneumatici utilizzabili saranno solo quattro. Il pilota  che riuscirà a effettuare un doppio stint sarà quello che alla fine vincerà le corse. Ma per arrivarci  anche noi dovremo cambiare l'attitudine e gestire maggiormente rispetto al 2016".

Toyota ha di fatto montato un motore nuovo sulla TS050. Voi avete lavorato anche su quel fronte?
"Noi partivamo da una base già ottima ma anche i tecnici Porsche si sono impegnati. Abbiamo qualche cavallo in più. Non sappiamo dove sono gli altri ma ripeto come Porsche siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti".

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