Spa, 4° Ora: si preannuncia una doppietta Toyota
Le due TS050 guidate attualmente da Nakajima e Lopez sono al comando con facilità. La Rebellion di punta rallentata all'ultimo pit stop per sostituire il sistema dati. Prosegue il dominio della Porsche RSR in GTE PRO.
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso
A 120’ dalla conclusione della 6 Ore di Spa, le Toyota occupano il primo e secondo posto con Buemi-Alonso-Nakajima e Conway-Kobayashi-Lopez. Alle loro spalle è salita la Rebellion R13 di Beche-Laurent-Menezes perché l’esemplare di punta è stato fermo molto ai box per sostituire il sistema di trasmissione dei dati. L’operazione si è svolta nel corso del pit stop a quattro minuti dalla conclusione della quarta ora quando al volante della vettura svizzera si trovava Neel Jani.
La terza ora si apre con la Porsche RSR di Giorgio Roda che finisce fuori pista a Fagne. Pochi danni per la vettura che il pilota lombardo riesce a riportare ai box. Però la corsa della Porsche del team Proton, sulla quale doveva ancora salire Matteo Cairoli, è compromessa. Al comando Alonso è sempre davanti a Senna e Menezes.
A dare spettacolo è intanto la seconda Toyota che Kobayashi spinge al limite. Il giapponese , riesce a portarsi al secondo posto. Le soste portano anche i relativi cambi piloti. Nakajima sostituisce Alonso. Riparte ma il giro seguente ritorna ai box, dove i meccanici armeggiano e in pochi secondi consentono al giapponese di ripartire. Non passano che pochi giri ed ecco che Kazuki finisce in testacoda a La Source riuscendo però a rimettere subito la TS050 in carreggiata.
Nel frattempo ha dovuto scontare un drive through per non avere rispettato la velocità ai box la BR1 di Sarrazin-Orudhehev che si trova al quarto posto. Stessa cosa per la CLM Enso di Dillman-Webb che è quinta.
In GTE PRO il dominio della Porsche RSR diBruni-Lietz è costante sulla Ford GT di Mucke-Johnson mentre proprio a fine dell’ora le due Ferrari 488 di Calado e di Bird riescono a lambire gli scarichi della seconda Porsche, guidata da Christensen. La vettura tedesca, infatti, va in crisi con le gomme usate. Ma la situazione torna nella normalità una volta effettuato il pit stop.
Con pneumatici nuovi Kevin Estre, che ha preso il posto del danese, impiega poco a infilare Calado e ritornare sul terzo gradino del podio. Ma la direzione corsa lo richiamerà per uno stop and go, in quanto il francese dopo il rifornimento ha fatto patinare le ruote in fase di ripartenza. Questo offre l’occasione a Calado di salire nella provvisoria terza posizione. Ma è una gioia di breve durata perché in appena un giro Estre si riprende il podio virtuale della classe.
In GTE AM la situazione vede al comando le due Vantage di Lamy-Lauda-DallaLana e di Alers-Hankey-Yoluc-Eastwood davanti alle Ferrari di Ishikawa-Beretta-Cheever e Sawa-Monk-Griffin. Penalizzata con un drive through quella di Fisichella-Flohr-Castellacci, retrocessa al settimo posto. Buona la gara in LMP2 dell’Orea G-Drive che gareggia fuori campionato: Pizzitola-Rusinov-Vergne sono in testa con un discreto margine sull’Alpine di Lapierre-Negrao-Thiriet.
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