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Sorensen: "Con soli quattro treni a disposizione il pilota da quest'anno conterà ancora di più"

Marco Sorensen, iridato con Thiim nel 2016, partirà dalla terza posizione tra le GTE PRO al volante di un'Aston Martin che resta sempre tra le favorite. Il danese indica nella gestione delle gomme in corsa la chiave per vincere

Marco Sorensen, Aston Martin Racing

Marco Sorensen, Aston Martin Racing

Dunlop

#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen, Richie Stanaway
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen, Richie Stanaway
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen, Richie Stanaway
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen, Richie Stanaway
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen, Richie Stanaway

Gira e rigira tra le GTE PRO le Aston Martin Vantage sono sempre in alto. Saranno anche le vetture strutturalmente più anziane ma le Gran Turismo inglesi continuano a regalare prestazioni importanti. Nelle qualifiche la Vantage di Nicki Thiim e di Marco Sorensen- Richie Stanaway salirà in gara- ha conquistato il terzo tempo dietro la Ford di Priaulx-Tincknell-Derani e alla Ferrari di Rigon-Bird. Una posizione di classifica che conferma quanto l'Aston possa essere temibile nell'arco di tutto il WEC, grazie sia al BoP che la favorisce in materia di peso-è la GTE più leggera- sia soprattutto in velocità massima. Insomma passano gli anni, i rivali presentano vetture nuove ma le Vantage restano sempre tra le prime. Forse è per questo che i suoi equipaggi sono sereni.

Marco Sorensen, iridato assieme a Thiim del 2016 nella classe nobile della GT, ottimo ex pilota di monoposto, non ha nascosto la propria soddisfazione dopo la sessione di qualifica. "Per essere onesti sapevamo che le Ford avrebbero avuto qualcosa in più rispetto a tutti gli altri ma siamo davvero contenti per quello che abbiamo ottenuto. In qualifica era impossibile tenere il passo delle vetture americane ma la gara sarà molto differente e credo che le Vantage possano recitare una parte importante. Vedremo strategie diverse e potremo giocarcela".

Pensi che le gomme Dunlop possano offrirvi dei vantaggi su una pista come questa e con temperature che non sono di certo elevate?
"Dall'esterno sembra così. È chiaro che le nostre gomme siano molto competitive ma quest'anno con le nuove regole la situazione è delicata per chiunque. Nel 2017 conterà ancora più di prima la gestione dei pneumatici da parte dei piloti. Se per caso uno di noi dovesse commettere un errore nelle prime fasi dello stint ecco che ogni strategia sarebbe compromessa. Quindi sarà importante come verranno usate le coperture: chi spingerà troppo e si prenderà dei rischi potrebbe trovarsi in difficoltà nella seconda parte del proprio stint. Il ruolo del pilota è molto più delicato rispetto al passato".

Sei stato fino a un paio di stagioni addietro uno dei talenti più interessanti tra quelli che gareggiavano in formula.Come è cambiata la tua carriera e soprattutto la tua mentalità dopo i successi nel WEC?
"Per prima cosa sono diventato un professionista al cento per cento, un pilota di una Casa automobilistica. Quindi sono aumentate le responsabilità. Tra Formula e endurance ci sono differenze importanti. Non è solo una questione di vettura, di come vada sfruttata o messa a punto. Nonostante ciò che si pensa, questa tipologia di corsa impone uno sforzo fisico importante. Quando si gareggia su piste come Austin, per esempio, in presenza di temperature molto elevate, la resistenza diventa una condizione fondamentale per poter raggiungere un buon risultato. Se poi si corre solamente in due, alla fine dello stint hai speso un sacco di energia e perso liquidi. Scendi dalla macchina che sei davvero stanco per non dire stremato. Devi recuperare e idratarti. Sembra semplice ma guidare le Gran Turismo richiede uno sforzo non indifferente, non solo a livello psicologico. Credo che alla fine questa sia la differenza che chi guida avverte subito".

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