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Sorensen: "Abbiamo sfruttato la maggiore freschezza delle nostre gomme"

Marco Sorensen che con Nicki Thiim ha vinto in GTEPRO racconta il duello durato tutta la corsa con la Ferrari di Bird-Rigon. E crede che l'Aston Martin avrebbe potuto vincere anche senza la penalizzazione dei rivali

#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen

Foto di: JEP / Motorsport Images

#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage: Nicki Thiim, Marco Sorensen

Marco Sorensen assieme a Nicki Thiim ha disputato una corsa eccezionale al volante dell'Aston Martin Vantage GTE PRO che hanno portato alla vittoria grazie anche alla penalizzazione di 10"subìta dalla Ferrari 488 di Sam Bird e Davide Rigon. E anche se il veneto ha tagliato per primo il traguardo è apparso chiaro a tutti che Thiim, alle sue spalle, aveva rallentato per non correre inutili rischi dopo aver saputo dell'handicap che avrebbe gravato sulla classifica della vettura di Maranello.

Che le Aston potessero vincere in Messico era scontato, alla luce di quanto accaduto nel 2016. Ma il timore che potesse accadere dopo il secondo posto in qualifica si è tramutato in realtà anche nelle prime due ore quando Marco Sorensen, alla fine del primo stint, ha raggiunto e superato Sam Bird che si trovava in leggera crisi con le gomme. La corsa del danese, vincitore con Thiim della serie iridata piloti GT l'anno passato, è stata ottima.

"Si è stata una bella battaglia, sportiva e corretta. Sam Bird aveva un passo migliore ad inizio gara, ragion per cui faticavo a reggere il ritmo della sua Ferrari. Poi credo che le sue gomme siano calate e mi sono avvicinato. C'è stato un bel duello, l'ho passato anche se per pochi giri. Poi la situazione si è ripetuta nel corso della gara; ho chiuso il gap che avevo dalla Ferrari ma ho preferito non rischiare. Fortunatamente è arrivata la penalizzazione per la 488 e Nicki sapendolo è rimasto dietro a Davide Rigon. Ma credo che avremmo potuto vincere anche in condizioni normali perché le nostre gomme alla fine degli stint erano migliori di quelle della Ferrari. Ho detto avremmo potuto perché in ogni caso loro andavano fortissimo ed eravamo sullo stesso piano".

Cosa ti aspetti da Austin e dalle corse successive?
"È una bella domanda. L'anno passato per noi il Messico rappresentò il momento migliore della stagione perché la Dunlop aveva realizzato pneumatici ideali per questo circuito. Austin non sarà come oggi ma bisogna ricordare che noi vincemmo anche là nel 2016 e nulla ci vieta di ripeterci. La situazione in GTE è comunque diversa rispetto al passato. Siamo tutti quanti molto vicini e prevedo una lotta serrata fino alla conclusione del mondiale".

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