Silverstone, Libere 2: Hartley sotto la pole position dell'anno scorso
Il neozelandese domina il turno pomeridiano e conferma quanto siano veloci le LMP1 nonostante le limitazioni regolamentari. Piccolo incidente per Marc Lieb, secondo. In netto miglioramento le prestazioni di Audi e Toyota
Foto di: Vision Sport Agency
La pole position della 6 Ore di Silverstone del 2015 era stata appannaggio del trio dei futuri campioni del mondo Bernhard-Webber-Hartley con 1'39"721. Nelle seconde prove libere della prima corsa del 2016 Brendon Hartley ha spinto la sua Porsche 919 Hybrid a 1'39"655 con buona pace di chi sosteneva, regolamento alla mano, che le LMP1 con le nuove regole avrebbero perduto circa un 7,5 per cento di prestazioni assolute rispetto all'anno precedente. A questo bisogna aggiungere le condizioni nelle quali si è girato nel pomeriggio in terra inglese: 8,5 gradi di temperatura atmosferica, 10 gradi all'asfalto, con una pioggerellina fine che ha iniziato a scendere su Silverstone quando mancavano pochi minuti alla conclusione. Terzo punto: proprio nel momento in cui in genere si cerca il tempo migliore, a poco più di mezzora dalla fine della seconda sessione, Marc Lieb, a causa di una incomprensione con una GTE più lenta, si è trovato con un pneumatico danneggiato dopo una leggera toccata ed è uscito di pista alla Luffield , nel Complex, provocando l'esposizione per molto tempo di una bandiera gialla con conseguente regime di full yellow lungo tutto la pista. Per la Porsche dell'ingegnere tedesco i danni sono stati limitati ma hanno impedito a Lieb di riprendere le prove dopo essere rientrato ai box perla verifica della sospensione danneggiata, la posteriore destra. Da quel momento le prove sono virtualmente finite con le due 919 Hybrid davanti a tutti. Hartley ha ottenuto il tempo nella prima ora dei 90' previsti ma ciò che ha impressionato è stata ancora una volta la regolarità di entrambi gli equipaggi che spesso in questa sessione si sono fermati ai box per sistemare il set up. Le due Porsche, i cui piloti hanno lavorato in modo diverso sulle prove da svolgere, sono divise da 1"689 ma è un dato poco credibile appunto per via dell'uscita di Lieb e del programma che la 919 Hybrid numero 2 doveva effettuare.
Migliorano anche Audi e Toyota
Su un altro pianeta rispetto al turno iniziale anche le prestazioni delle nuove Audi R18 e della Toyota 050 Hybrid-Hybrid. Tra le due il passo in avanti maggiore e più significativo è stato quello della vettura di Ingolstadt, che è arrivata a " lambire " il tempo di Lieb con Loic Duval, 1'41"454, di pochissimo davanti alla Toyota di Kobayashi-Sarrazin-Conway e alla seconda Audi di Faessler-Lotterer-Treluyer, racchiuse tra di loro in soli due decimi e con appena tre di distacco dalla Porsche seconda classificata. Soprattutto l'Audi è apparsa molto più neutra rispetto alla mattinata mentre la Toyota è parecchio costante. Ma sono sensazioni che solo le qualifiche e soprattutto la corsa potranno suffragare. Il livello del 2016 sembra essere superiore a quello del passato. Perché le rivali sono migliorate ben oltre quanto dimostrato fino ad ora. Tra le LMP1 private le due Rebellion, con Matheo Tuscher in evidenza, hanno infranto la barriera dell'1'50" staccando con una certa facilità la CLM del team ByKolles. Per entrambe le vetture, però, c'è il problema che le gomme fornite dalla Dunlop, al debutto nella categoria dopo anni di assenza, non sono ancora al top soprattutto in condizioni di pista fredda.
La Gibson della Strakka sfreccia in LMP2
Nella classe minore l'unica << barchetta >> presente, la Gibson dello Strakka Racing di Watts-Kane-Leventis ha girato in 1'49"632 precedendo di appena 6 millesimi di secondo l' Oreca di Stevens-Jakes-Graves, di un decimo l'Alpine-Oreca di Menezes-Richelmi-Lapierre e di tre la seconda Oreca del team Manor, quella affidata a Roberto Mehri-Bradley-Rao. Si prevede una bella lotta nelle qualifiche di domani, anche perché le Ligier sono molto vicine e i valori globali sono molto equilibrati con i giovani provenienti dalle formule che sembrano potere innalzare il livello qualitativo della classe.
Le Ferrari 488 dettano il ritmo in GTE PRO
Per la Ferrari la giornata delle libere è stato produttiva: entrambe le 488 si trovano ai primi due posti tra le GTE PRO con una facilità che è apparsa disarmante. Per ironia della sorte sia James Calado sia Sam Bird hanno ottenuto il loro miglior tempo, e quindi il primo e il secondo posto, nello stesso giro con il britannico compagno di Gimmi Bruni, che non ha guidato con gomme nuove, autore di un ottimo 2'00"107 mentre il campione del mondo LMP2 è stato più lento di un decimo e nove. Entrambi si sono lamentati perché l'esposizione della bandiera gialla ha di fatto interrotto la caccia alla prestazione assoluta ma resta il fatto che il terzo della categoria, il campione iridato Richard Lietz con la sorprendente Porsche RSR- a suo agio in queste condizioni- si trova staccato di un secondo e tre decimi. Un piccolo giallo ha coinvolto Davide Rigon che all'uscita della Club si è trovato con la vettura ammutolita come se fosse senza carburante ed è stato costretto a fermarla a fianco del muretto box. In realtà il veneto aveva toccato inavvertitamente un pulsante credendo fosse quello del bilanciamento. Dopo aver armeggiato in abitacolo è riuscito a ripartire. Molto deludenti ancora una volta le Ford GT superate anche dalla Aston Martin di Richie Stanaway. Il team Ganassi deve ancora trovare il bandolo della matassa di una vettura che accusa qualche problema di troppo di guidabilità. In GTE AM, infine, ottimo il tempo di Adam Carroll con la Porsche del team Gulf:il britannico è sette decimi più veloce dell'Aston Martin ufficiale di Lamy-Lauda-Dalla Lana . Terza la Corvette di Paolo Ruberti.
Pos | Pilota | Team | Auto | Tempo | Gap | Giri |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | Mark Webber Brendon Hartley Timo Bernhard |
Porsche Team | Porsche 919 Hybrid '16 | 1:39.655 | 1:39.655 | 35 |
2 | Marc Lieb Romain Dumas Neel Jani |
Porsche Team | Porsche 919 Hybrid '16 | 1:41.344 | +1.689 | 21 |
3 | Loïc Duval Oliver Jarvis Lucas Di Grassi |
Audi Sport Team Joest | Audi R18 E-Tron Quattro '16 | 1:41.454 | +1.799 | 42 |
4 | Kamui Kobayashi Mike Conway Stéphane Sarrazin |
Toyota Gazoo Racing | Toyota TS050 HYBRID | 1:41.523 | +1.868 | 41 |
5 | Andre Lotterer Benoit Tréluyer Marcel Fassler |
Audi Sport Team Joest | Audi R18 E-Tron Quattro '16 | 1:41.678 | +2.023 | 41 |
6 | Anthony Davidson Kazuki Nakajima Sébastien Buemi |
Toyota Gazoo Racing | Toyota TS050 HYBRID | 1:42.963 | +3.308 | 33 |
7 | Alexandre Imperatori Mathéo Tuscher Dominik Kraihamer |
Rebellion Racing | Rebellion R-One | 1:46.428 | +6.773 | 36 |
8 | Nelson Piquet Jr. Nick Heidfeld Nicolas Prost |
Rebellion Racing | Rebellion R-One | 1:47.685 | +8.030 | 32 |
9 | James Rossiter Oliver Webb Simon Trummer |
ByKOLLES Racing Team | CLM P1/01 | 1:48.590 | +8.935 | 28 |
10 | Jonny Kane Nick Leventis Danny Watts |
Strakka Racing | Gibson 015S | 1:49.632 | +9.977 | 34 |
11 | Tor Graves Will Stevens James Jakes |
Manor | ORECA 05 | 1:49.696 | +10.041 | 23 |
12 | Nicolas Lapierre Gustavo Menezes Stéphane Richelmi |
Signatech Alpine | Alpine A460 | 1:49.757 | +10.102 | 35 |
13 | Roberto Merhi Matt Rao Richard Bradley |
Manor | ORECA 05 | 1:49.994 | +10.339 | 29 |
14 | Ryan Dalziel Pipo Derani Chris Cumming |
Extreme Speed Motorsports | Ligier JS P2 | 1:50.026 | +10.371 | 35 |
15 | Roman Rusinov René Rast Nathanaël Berthon |
G-Drive Racing | ORECA 05 | 1:50.268 | +10.613 | 39 |
16 | Ricardo Gonzalez Filipe Albuquerque Bruno Senna |
RGR Sport by Morand | Ligier JS P2 | 1:50.712 | +11.057 | 32 |
17 | Vitaly Petrov Kirill Ladygin Viktor Shaytar |
SMP Racing | BR Engineering BR01 | 1:51.946 | +12.291 | 23 |
18 | Scott Sharp Ed Brown Johannes van Overbeek |
Extreme Speed Motorsports | Ligier JS P2 | 1:52.082 | +12.427 | 33 |
19 | Nelson Panciatici Ho-Pin Tung David Cheng |
Baxi DC Racing Alpine | Alpine A460 | 1:52.305 | +12.650 | 28 |
20 | Nicolas Minassian Maurizio Mediani |
SMP Racing | BR Engineering BR01 | 1:52.680 | +13.025 | 23 |
21 | Gianmaria Bruni James Calado |
AF Corse | Ferrari 488 GTE | 2:00.107 | +20.452 | 35 |
22 | Davide Rigon Sam Bird |
AF Corse | Ferrari 488 GTE | 2:00.306 | +20.651 | 34 |
23 | Richard Lietz Michael E. Christensen |
Dempsey-Proton Racing | Porsche 911 RSR | 2:01.314 | +21.659 | 33 |
24 | Mike Wainwright Adam Carroll Ben Barker |
Gulf Racing | Porsche 911 RSR | 2:02.081 | +22.426 | 33 |
25 | Richie Stanaway Fernando Rees |
Aston Martin Racing | Aston Martin Vantage V8 | 2:02.525 | +22.870 | 24 |
26 | Billy Johnson Olivier Pla Stefan Mücke |
Ford Chip Ganassi Team UK | Ford GT '16 | 2:02.775 | +23.120 | 33 |
27 | Pedro Lamy Paul Dalla Lana Mathias Lauda |
Aston Martin Racing | Aston Martin Vantage V8 | 2:02.788 | +23.133 | 34 |
28 | Paolo Ruberti Yutaka Yamagishi Pierre Ragues |
Larbre Compétition | Chevrolet Corvette C7 GT3 | 2:02.911 | +23.256 | 31 |
29 | Khaled Al Qubaisi David Heinemeier Hansson Klaus Bachler |
Abu Dhabi-Proton Racing | Porsche 911 RSR | 2:03.005 | +23.350 | 32 |
30 | Andy Priaulx Marino Franchitti Harry Tincknell |
Ford Chip Ganassi Team UK | Ford GT '16 | 2:03.075 | +23.420 | 34 |
31 | Emmanuel Collard Rui Aguas François Perrodo |
AF Corse | Ferrari F458 Italia | 2:03.229 | +23.574 | 34 |
32 | Nicki Thiim Marco Sørensen Darren Turner |
Aston Martin Racing | Aston Martin Vantage V8 | 2:03.253 | +23.598 | 28 |
33 | Christian Ried Joël Camathias Wolf Henzler |
KCMG | Porsche 911 RSR | 2:03.392 | +23.737 | 24 |
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