Sarrazin: "La Toyota sarà ancora più competitiva a Austin e al Fuji"
Stéphane Sarrazin è passato dallo scoramento per l'incidente di giovedi alla gioia per il terzo posto agguantato con grinta e grande classe. L'obiettivo ora è di dare battaglia nelle prossime due corse del WEC
Foto di: Toyota Racing
Ha duellato con Marc Lieb riuscendo ad avere ragione del tedesco della Porsche. Ha sfiorato il secondo posto che sarebbe stato il giusto premio a una corsa fantastica. Tra gli attori principali della 6 Ore del Messico Stéphane Sarrazin merita un posto privilegiato. Primo perché con i suoi 42 anni è il più anziano tra i piloti della Toyota; secondo perché è quello che ha permesso alla 050 Hybrid di salire sul terzo gradino del podio grazie a una condotta di corsa eccezionale soprattutto nel momento in cui le condizioni della pista messicana si sono fatte difficili. Il tutto come coronamento a un week end iniziato nel peggiore dei modi. Sarrazin era stato infatti l'autore dell'incidente nei test non cronometrati del giovedi mattina che aveva costretto la Toyota a cambiare la scocca della numero 6 e a saltare le due sessioni di prove libere, fondamentali per poter preparare la vettura in vista della corsa. Così Stéphane è passato dal più profondo scoramento alla gioia incontenibile per il terzo posto conquistato che lo proietta, assieme ai compagni Mike Conway e Kamui Kobayashi in seconda posizione nella classifica mondiale riservata ai piloti.
" Ero arrabbiato nero per aver distrutto la vettura giovedi. Prima della corsa ho percorso solo 8 giri almeno per scoprire la pista. Sono felice per quello che ho fatto e per come ho guidato ma non penso che sia stata la mia migliore corsa. Indicherei la 24 Ore di Le Mans di quest'anno perchè là ero davvero molto veloce. Il 2016 è comunque la mia migliore stagione nel WEC. Mi trovo a meraviglia con questa vettura e con i miei compagni Mike e Kamui. E poi sono felice per il team. I meccanici hanno lavorato tutta la notte tra giovedi e venerdi per rimediare al mio errore. Pensa che quando siamo riusciti a presentarci nelle terze prove libere, quelle del venerdi, abbiano anche rotto il cambio. È incredibile quello che è accaduto in questo week end. Ero al sesto posto quando è iniziato a piovere. Mi sono chiesto cosa dovevo fare e ho avuto l'intuito di entrare ai box per cambiare le gomme. Da allora in poi mi sono divertito".
- Quanto ti ha aiutato la tua esperienza nel mondo dei rally nell'affrontare condizioni così difficili come quelle di oggi?
" Sono state un valido aiuto perché i rally ti insegnano ad avere pazienza, a capire i continui cambiamenti di condizioni dell'asfalto o del terreno sul quale gareggi. Quello che ho imparato nei rally cerco anche di applicarlo alla pista, dove sono nato. Ma posso dirti che oggi le condizioni erano davvero molto difficili".
- Dopo la 24 Ore di Le Mans, la Toyota ha perso competitività nei confronti di Porsche e Toyota. Da cosa dipende questa involuzione e dove dovete lavorare?
" Voglio essere chiaro: la 050 è stata disegnata per la 24 Ore di Le Mans e il suo pacchetto aerodinamico è stato studiato appositamente per quella corsa. Quindi abbiamo poco carico e poco possiamo contro gli avversari su piste dove invece ci viene richiesto il massimo. Ma non siamo messi male perché in corsa siamo veloci. Dipende sempre dalle condizioni. Sono convinto che piste come Austin e Fuji siano abbastanza favorevoli per la Toyota e che quindi potremmo divertirci ancora".
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