Ring, 6° Ora: le Porsche centrano la doppietta. Toyota, weekend incolore
Vincono dopo avere dominato le 919 Hybrid di Bernhard-Hartley-Bamber e di Lotterer-Jani-Tandy infliggendo una sonora sconfitta alle vetture giapponesi. Netta anche l'affermazione di Calado-Pier Guidi in GTE PRO e di Cairoli in GTE AM
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley, #1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Neel Jani, Andre Lotterer, Nick Tandy
JEP / Motorsport Images
Ha vinto la Porsche con una doppietta secca e mai messa in discussione. Le 919 Hybrid hanno quindi confermato la tradizione che le vuole sempre vincenti al Nurbürgring ogni qual volta debuttano nel WEC con la configurazione aerodinamica ad alto carico. Era accaduto nel 2015, nel 2016 e si è ripetuto quest'anno, segno della capacità della Casa di Weissach di dividere il campionato in due tranche.
La prima di preparazione a Le Mans, la seconda adatta per vincere il terzo titolo iridato sia costruttori sia piloti. Sul podio più alto sono saliti Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley davanti a Lotterer-Jani-Tandy che avevano preso il comando grazie a un episodio fortunato ma che poi, per il gioco dell'ultimo splash and go, hanno restituito il favore ai capoclassifica della serie iridata.
Questo ha determinato il risultato di una corsa che in realtà mai ha mostrato le Porsche in crisi. Nella prima ora le 919 Hybrid hanno seguito come un'ombra la Toyota di Kobayashi dando l'impressione di giocare come il gatto con il topo. Infatti appena salito Lopez sulla vettura giapponese si è compreso che per l'argentino non ci sarebbero state molte possibilità di resistere al migliore equilibrio delle 919 rivisitate nell'aerodinamica. Toyota infatti ha avuto problemi di pick up, perdendo in modo assurdo la vettura di Buemi-Davidson-Nakajima ancora prima del via per un problema con la pompa di benzina. I tre sono stati bravi a rientrare in pista e a conquistare il quarto posto ma a quel punto la corsa per loro era irrimediabilmente compromessa.
Per Porsche si tratta di una seconda affermazione di seguito che ha il sapore di fuga per la vittoria in una serie iridata che, come spesso è accaduto in passato, ha visto le Toyota in forma dimessa dopo i rocamboleschi fatti di Le Mans. Un brutto colpo per le speranze dei giapponesi.
La corsa è stata lineare ma ha visto una Ferrari straordinaria sia nella forma di James Calado e di Alessandro Pier Guidi, primi con pieno merito tra le GTE PRO, sia dell'AF Corse che ha gestito magnificamente la gara dei due. In LMP2 la vittoria è andata ai soliti Jarvis-Tung-Laurent, ormai avviati alla conquista del titolo di categoria mentre in GTE AM Matteo Cairoli è stato eccezionale nel portare l'ormai anziana 991 RSR che divide con Ried e Dienst a un primo posto importante anche per la sua carriera di giovane promessa della Porsche. Il ragazzo sta crescendo tantissimo. È veloce e maturo. Continuando così lo si vedrà presto al volante di una vettura ufficiale.
Graves regala il primo posto a Tandy
Un testacoda da parte dell’Oreca di Tor Graves alla staccata della esse determina all’inizio della quinta ora un cambio al vertice della classifica. Bamber infatti si trova la vettura davanti ed è costretto a prendere la via di fuga per evitarla. Questo consente a Tandy che ha visto tutto di tagliare all’interno e di andare in testa davanti al comagno di squadra. Negli stessi minuti in GTE PRO la RSR di Makowiecki passa la vettura gemella di Christensen.
Serra stoico nel duello con le Ford
Ma è la lotta per il quinto posto nella stessa categoria che tiene incollata l’attenzione degli spettatori: infatti la Vantage di Serra resiste in modo splendido al ritorno delle Ford GT di Pla e di Priaulx. Il ritmo della vettura britannica è inferiore a quello delle GT statunitensi ma il brasiliano può contare su una maggior velocità di punta che gli permette di fare da tappo per tantissimi giri al pilota francese che passa solo sfruttando interamente la larghezza della pista alla esse con una manovra non regolare. Serra si riprende il quinto posto e il duello prosegue questa volta con Priaulx che cerca di attaccare il sudamericano dell’Aston Martin. La lotta si risolverà a un’ora e 28’ dalla fine alla prima curva quando Serra, costretto a dare strada alla Toyota di Conway allargherà e verrà infilato sia da Priaulx sia da Pla.
L'ultima sosta premia Bernhard
A un’ora e quattordici dalla fine si fermano i primi tre. Sulla Porsche di comando risale Lotterer, su quella seconda Bernhard e Kobayashi torna sulla Toyota che sembra avere parecchi problemi di pick up con la gomma anteriore destra. La situazione è comunque definita e l’unica suspence riguarda i primi due posti, visto che il distacco di Bernard da Lotterer è di soli 3”5. In LMP2 è agevole il dominio dell’Oreca del DC di Jarvis-Tung-Laurent mentre hanno perso tempo ai box Senna-Canal-Albuquerque a causa di un problema con una ruota che non voleva uscire dalla propria sede. Bella è la lotta per il terzo posto tra l’Oreca di Beche e quella Alpine di Lapierre mentre in GTE PRO Pier Guidi e Calado sembrano tranquilli e ben saldi al primo posto davanti alle Porsche RSR di Lietz-Makowiecki e Estre-Christensen. Quarta è la Vantage dei campioni del mondo Thiim-Sorensen che si trova davanti alla prima Ford, quella di Pla.
In GTE AM Cairoli, risalito in vettura, ha circa 18” di vantaggio sulla Ferrari di Molina che ha infilato l’Aston Martin di Lamy dopo un bel duello. Gli ultimi 30' non modificano la situazione. Il duello più spettacolare è quello che antepone l'Aston Martin di Adam-Molina alla Ford GT di Tincknell-Priaulx per il quinto posto tra le GTE PRO. Chi, invece, si attendeva una rimonta da parte di Bernhard nei confronti di Lotterer resta deluso: il vincitore della 24 Ore di Le Mans accusa infatti un leggero sottosterzo perché il baffo anteriore sinistro della sua Porsche è seriamente danneggiato e lo rallenta soprattutto nell'affrontare la esse veloce nella parte centrale della pista. Ma i box tedeschi hanno già deciso chi deve vincere: l'ultima sosta infatti consente all'ex campione del mondo di recuperare il primo posto davanti a Lotterer. Per Porsche è un trionfo che vale molto. Più ancora di quelli degli anni passati.
Cla | # | Piloti | Auto | Class | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | Timo Bernhard Brendon Hartley Earl Bamber |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 204 | 6:00'09.607 | 6 | |||||
2 | 1 | André Lotterer Neel Jani Nick Tandy |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 204 | 6:00'11.213 | 1.606 | 1.606 | 6 | |||
3 | 7 | Kamui Kobayashi Mike Conway José María López |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 204 | 6:01'14.375 | 1'04.768 | 1'03.162 | 6 | |||
4 | 8 | Anthony Davidson Kazuki Nakajima Sébastien Buemi |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 199 | 6:01'47.098 | 5 giri | 5 giri | 7 | |||
5 | 38 | Oliver Jarvis Ho-Pin Tung Thomas Laurent |
Oreca 07 | LMP2 | 191 | 6:01'07.341 | 13 giri | 8 giri | 7 | |||
6 | 31 | Bruno Senna Julien Canal Filipe Albuquerque |
Oreca 07 | LMP2 | 190 | 6:00'32.346 | 14 giri | 1 giro | 7 | |||
7 | 36 | Nicolas Lapierre Gustavo Menezes Matt Rao |
Alpine A470 | LMP2 | 190 | 6:01'00.956 | 14 giri | 28.610 | 7 | |||
8 | 13 | Pipo Derani David Heinemeier Hansson Mathias Beche |
Oreca 07 | LMP2 | 190 | 6:01'07.023 | 14 giri | 6.067 | 7 | |||
9 | 37 | David Cheng Tristan Gommendy Alex Brundle |
Oreca 07 | LMP2 | 189 | 6:00'41.970 | 15 giri | 1 giro | 7 | |||
10 | 26 | Roman Rusinov Pierre Thiriet Ben Hanley |
Oreca 07 | LMP2 | 188 | 6:00'43.090 | 16 giri | 1 giro | 8 | |||
11 | 25 | Vitaly Petrov Simon Trummer Roberto Gonzalez |
Oreca 07 | LMP2 | 188 | 6:00'59.987 | 16 giri | 16.897 | 7 | |||
12 | 28 | François Perrodo Emmanuel Collard Matthieu Vaxivière |
Oreca 07 | LMP2 | 188 | 6:01'05.727 | 16 giri | 5.740 | 7 | |||
13 | 24 | Roberto Merhi Jonathan Hirschi Tor Graves |
Oreca 07 | LMP2 | 183 | 6:01'50.934 | 21 giri | 5 giri | 8 | |||
14 | 4 | Marco Bonanomi Oliver Webb Dominik Kraihamer |
ENSO CLM P1/01 | LMP1 | 182 | 6:01'52.517 | 22 giri | 1 giro | 6 | |||
15 | 51 | James Calado Alessandro Pier Guidi |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 179 | 6:00'41.634 | 25 giri | 3 giri | 5 | |||
16 | 91 | Richard Lietz Frédéric Makowiecki |
Porsche 911 RSR | LMGTE PRO | 179 | 6:01'31.710 | 25 giri | 50.076 | 5 | |||
17 | 92 | Michael Christensen Kevin Estre |
Porsche 911 RSR | LMGTE PRO | 179 | 6:01'40.470 | 25 giri | 8.760 | 5 | |||
18 | 95 | Marco Sorensen Nicki Thiim |
Aston Martin Vantage | LMGTE PRO | 178 | 6:01'36.567 | 26 giri | 1 giro | 5 | |||
19 | 67 | Harry Tincknell Andy Priaulx |
Ford GT | LMGTE PRO | 178 | 6:01'51.903 | 26 giri | 15.336 | 5 | |||
20 | 66 | Stefan Mücke Olivier Pla |
Ford GT | LMGTE PRO | 178 | 6:02'05.008 | 26 giri | 13.105 | 5 | |||
21 | 97 | Darren Turner Jonathan Adam Daniel Serra |
Aston Martin Vantage | LMGTE PRO | 177 | 6:00'33.602 | 27 giri | 1 giro | 5 | |||
22 | 77 | Christian Ried Matteo Cairoli Marvin Dienst |
Porsche 911 RSR (991) | LMGTE AM | 175 | 6:02'02.946 | 29 giri | 2 giri | 5 | |||
23 | 54 | Francesco Castellacci Miguel Molina Thomas Flohr |
Ferrari 488 GTE | LMGTE AM | 175 | 6:02'07.553 | 29 giri | 4.607 | 5 | |||
24 | 98 | Pedro Lamy Paul Dalla Lana Mathias Lauda |
Aston Martin Vantage V8 | LMGTE AM | 174 | 6:00'45.569 | 30 giri | 1 giro | 5 | |||
25 | 71 | Toni Vilander Davide Rigon |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 174 | 6:01'17.935 | 30 giri | 32.366 | 6 | |||
26 | 61 | Matt Griffin Mok Weng Sun Keita Sawa |
Ferrari 488 GTE | LMGTE AM | 173 | 6:00'19.061 | 31 giri | 1 giro | 5 | |||
27 | 86 | Michael Wainwright Ben Barker Nick Foster |
Porsche 911 RSR (991) | LMGTE AM | 173 | 6:01'27.275 | 31 giri | 1'08.214 | 5 | |||
34 | Nigel Moore Philip Hanson |
Ligier JSP 217 | LMP2 | 112 | 5:48'31.865 | 92 giri | 61 giri | 9 | Ritirato | |||
35 | Nelson Panciatici Pierre Ragues André Negrao |
Alpine A470 | LMP2 | 61 | 1:59'14.311 | 143 giri | 51 giri | 4 | Ritirato |
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