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Intervista

Oliver Jarvis: "Ad Austin possiamo lottare per la vittoria "

Oliver Jarvis è ottimista alla vigilia delle qualifiche. Mai come ad Austin l'Audi R18 era stata così competitiva e soprattutto costante nelle prestazioni e nel ritmo dei long run. Resta l'incognita dell'affidabilità

Oliver Jarvis, Audi Sport Team Joest

Oliver Jarvis, Audi Sport Team Joest

Vision Sport Agency

#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis

Non si era mai visto tanto ottimismo in casa Audi alla vigilia di un turno di qualifiche e soprattutto di una corsa, come la 6 Ore Cota, che potrebbe essere decisiva per le sorti del WEC. Ma anche ascoltando gli avversari del team di Ingolstadt, in specie i ragazzi della Porsche, si capisce che a Austin le Audi R18 potrebbero giocarsi le proprie chance non più nel ruolo dell'outsider ma di chi è favorito dal pronostico. Oliver Jarvis, autore del giro più veloce nel primo turno di prove libere e poi all'altezza del compagno Loic Duval nel terzo, è il portabandiera dell' aria nuova che si respira all'interno della squadra.

"Non si può mai sapere perché la corsa è lunghissima e con questo caldo la 6 Ore sarà tra le più dure della stagione ma le sensazioni oggi sono davvero positive"

Forse per la prima volta nella stagione l'Audi sembra avere qualcosa di più della stessa Porsche. Ne sei convinto?
"È quello che hanno detto le tre sessioni di prove libere. Non guardo tanto al tempo sul giro perché si può anche essere condizionati dal traffico che qui, dovendo sfruttare in molti punti una sola traiettoria, è particolarmente caotico. Ma è dal passo gara che abbiamo ricevuto delle buone indicazioni. Siamo a posto. Dopo la 24 Ore di Le Mans è innegabile che l' Audi abbia fatto un grosso passo in avanti sul fronte delle prestazioni: siamo stati veloci al Nurburgring, abbiamo lottato per la vittoria in Messico, ma qui a Austin siamo messi ancora meglio, segno che abbiamo intrapreso la giusta direzione sul fronte dello sviluppo della vettura. Ci aspettavamo di vivere dei momenti critici: a differenza di altri la nostra è per davvero una macchina nuova in ogni suo componente. Se c'è un segreto nella rinascita dell'Audi è come è stato impostato il lavoro di evoluzione. Un conto è realizzare un mezzo nuovo, un altro poi portarlo a poco a poco  verso la competitività assoluta. È stato il segreto dell'Audi nel 2016.  Ma non mettiamo troppo le mani in avanti: anche in Messico siamo andati benissimo in qualifica e poi abbiamo visto cosa è accaduto in gara".

A proposito della 6 Ore messicana avete scoperto cosa ci sia stato all'origine del guasto che ha portato alla tua uscita di pista?
"In Audi hanno trascorso parecchio tempo per investigare e crediamo di avere trovato il problema e di averlo risolto".

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