Nurburgring, Libere 1: per Porsche prove di doppietta
Le due 919 Hybrid di Lieb e Hartley hanno dominato la sessione inaugurale dela quarta corsa del WEC.Bene le Audi R18. La sessione è stata interrotta per venti minuti per un problema di comunicazione tra box e pista.
Foto di: Robert Lyon
La svolta si è avuta a venticinque minuti dalla conclusione delle prove libere che hanno aperto il lungo week end della 6 Ore del Nurburgring. Fino ad allora le due Porsche 919 Hybrid avevano marciato di conserva, cercando il set up ideale e provando varie soluzioni. In più la pista, molto sporca, non permetteva a nessuno di prendere rischi eccessivi. Quando, attorno alle 13,25, i piloti delle due vetture campioni del mondo 2015 hanno rotto gli indugi si è compreso che al Ring sarà particolarmente difficile battere le 919 Hybrid che già l'anno passato in terra tedesca avevano annientato la concorrenza.
Certo si è trattato soltanto della prima sessione e le risultanze vanno prese con le molle. Ma il passo degli equipaggi di Weissach è molto costante. Resta l'incognita del meteo: per le qualifiche di domani, infatti, è prevista pioggia, che non è nemmeno esclusa per il secondo turno di prove libere di questo pomeriggio. In ogni caso il miglior tempo è andato al vincitore della 24 Ore di Le Mans Marc Lieb che con 1'41"703 ha preceduto il compagno di team Brendon Hartley, staccato di appena 47 millesimi di secondo. Terza e quarta le due Audi R18 davanti alle due Toyota 050 Hybrid Hybrid.
Saltati i ponti radio: prove interrotte per più di dieci minuti
La sessione inaugurale si è protratta venti minuti in più del previsto. È accaduto che poco dopo l'inizio della sessione siano state improvvisamente sventolate le bandiere gialle. Pareva la solita sperimentazione della Full Course Yellow, invece dalle postazioni dei commissari di percorso sono spuntate le bandiere rosse. Era accaduto che le comunicazioni tra box e piloti in pista si interrompevano all'improvviso, che i transponder non rispondessero e che anche il servizio di cronometraggio andasse in tilt. Per una ragione di sicurezza e per riparare il guasto la direzione corsa ha quindi deciso di sospendere le prove per una ventina di minuti. Alla ripartenza, dopo un iniziale predominio dell'Audi R18 di Lucas Di Grassi, poi sostituito da Loic Duval, tutti i 33 hanno potuto svolgere il lavoro previsto di messa a punto. Le due Porsche 919 Hybrid hanno quindi inaugurato la nuova livrea aerodinamica sperimentata e deliberata la scorsa settimana nei tre giorni di test a Montmelò.
Si tratta di un'ottimizzazione di tutto il pacchetto che a livello estetico si differenzia da quelli visti a Silverstone, medio carico, a Spa-Francorchamps e Le Mans, basso carico, soprattutto nel frontale con una abbondande e generosa introduzione di elementi deportanti nello splitter. Molto carico anche per l'Audi R18, che ha modificato numerosi particolari nel profilo della propria R18. Le vetture di Ingolstadt, che l'anno passato nelle prime prove al Ring sembravano essere molto in forma-poi vissero la peggior domenica della stagione-hanno girato a lungo con entrambe le vetture: 42 giri per l'esemplare di DiGrassi-Jarvis-Duval, stessa cifra delle tornate compiute dalla Porsche 919 di Hartley-Jani-Webber. Delle Audi ha colpito soprattutto la regolarità e il passo: il secondo esemplare, infatti, si è fermato solo tre volte ai box mentre ben più frequentati sono stati quelli delle rivali iridate. Bene, anche senza cercare i tempi, le due Toyota mentra tra le LMP1 private ancora una volta le due Rebellion hanno preceduto la CLM del team ByKolles.
Bene i debuttanti tra le LMP2
Tempo di debutti in LMP2 e buone notizie. Alex Brundle, con l'Oreca della G-Drive, ha conquistato il primo posto, lasciando l'altra vettura francese, gestita dalla Manor, di Howson a sette decimi di secondo. Terza l'immarcescibile Gibson di Leventis-Kane-Williamson mentre la Ligier di Pipo Derani, all'esordio con le gomme Michelin, è ottima quarta. I dominatori, fin qui del campionato, non hanno di fatto girato perché Nicolas Lapierre è uscito subito alla prima curva.
Dietro a Calado sorprendono le Vantage
Per la prima volta nel WEC 2016 hanno sorpreso le Aston Martin Vantage in GTE PRO: Darren Turner e Nicki Thiim, reduce del brutto incidente occorsogli ad inizio settimana mentre provava il prototipo della Koenigsegg, sono secondo e terzo dietro alla Ferrari 488 di James Calado che proprio nel finale ha piazzato il miglior tempo. Con gli aggiustamenti ricevuti dal BoP e soprattutto un pacchetto aerodinamico rivisto le vetture britanniche hanno marciato molto bene e soprattutto con grande regolarità che dovrà essere verificata quando i giochi diventeranno davvero importanti. Sono tornate indietro, invece, le Ford GT ma solo come posizione di classifica. Nei tempi la migliore delle vincitrici della 24 Ore di Le Mans , di Olivier Pla e Stefan Muecke, è vicina alla Ferrari 488 di Sam Brid-Davide Rigon. In GTE AM l'Aston di Lamy-DallaLana-Lauda ha conquistato il miglior tempo ma bene è andara la Corvette del Larbre che ha ritrovato Paolo Ruberti, autore della terza migliore prestazione individuale e della seconda di classe dietro appunto a Pedro Lamy e al figlio del tre volte campione del mondo di Formula 1.
Cla | # | Piloti | Auto | Class | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | Romain Dumas Neel Jani Marc Lieb |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 34 | 1'41.703 | 181.835 | ||
2 | 1 | Mark Webber Timo Bernhard Brendon Hartley |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 42 | 1'41.750 | 0.047 | 0.047 | 181.751 |
3 | 7 | Andre Lotterer Marcel Fassler Benoit Tréluyer |
Audi R18 | LMP1 | 30 | 1'41.903 | 0.200 | 0.153 | 181.478 |
4 | 8 | Lucas Di Grassi Loïc Duval Oliver Jarvis |
Audi R18 | LMP1 | 42 | 1'42.154 | 0.451 | 0.251 | 181.032 |
5 | 5 | Anthony Davidson Kazuki Nakajima Sébastien Buemi |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 34 | 1'42.593 | 0.890 | 0.439 | 180.257 |
6 | 6 | Stéphane Sarrazin Kamui Kobayashi Mike Conway |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 35 | 1'43.635 | 1.932 | 1.042 | 178.445 |
7 | 13 | Alexandre Imperatori Dominik Kraihamer Matheo Tuscher |
Rebellion R-One | LMP1 | 29 | 1'48.360 | 6.657 | 4.725 | 170.664 |
8 | 12 | Nick Heidfeld Nicolas Prost Mathias Beche |
Rebellion R-One | LMP1 | 28 | 1'48.364 | 6.661 | 0.004 | 170.658 |
9 | 4 | Simon Trummer Oliver Webb Pierre Kaffer |
CLM P1/01 | LMP1 | 27 | 1'48.984 | 7.281 | 0.620 | 169.687 |
10 | 26 | Roman Rusinov René Rast Alex Brundle |
Oreca 05 | LMP2 | 37 | 1'50.748 | 9.045 | 1.764 | 166.984 |
11 | 44 | Antonio Pizzonia Matthew Howson Tor Graves |
Oreca 05 | LMP2 | 30 | 1'51.436 | 9.733 | 0.688 | 165.953 |
12 | 42 | Nick Leventis Jonny Kane Lewis Williamson |
Gibson 015S | LMP2 | 39 | 1'51.469 | 9.766 | 0.033 | 165.904 |
13 | 31 | Pipo Derani Ryan Dalziel Chris Cumming |
Ligier JS P2 | LMP2 | 39 | 1'51.669 | 9.966 | 0.200 | 165.607 |
14 | 45 | Roberto Merhi Richard Bradley Matt Rao |
Oreca 05 | LMP2 | 32 | 1'52.333 | 10.630 | 0.664 | 164.628 |
15 | 43 | Bruno Senna Ricardo Gonzalez Filipe Albuquerque |
Ligier JS P2 | LMP2 | 28 | 1'52.471 | 10.768 | 0.138 | 164.426 |
16 | 37 | Vitaly Petrov Viktor Shaytar Kirill Ladygin |
BR01 | LMP2 | 28 | 1'52.647 | 10.944 | 0.176 | 164.169 |
17 | 35 | Nelson Panciatici Ho-Pin Tung David Cheng |
Alpine A460 | LMP2 | 34 | 1'52.825 | 11.122 | 0.178 | 163.910 |
18 | 27 | Maurizio Mediani David Markozov Nicolas Minassian |
BR01 | LMP2 | 30 | 1'52.845 | 11.142 | 0.020 | 163.881 |
19 | 30 | Scott Sharp Ed Brown Johannes van Overbeek |
Ligier JS P2 | LMP2 | 35 | 1'53.983 | 12.280 | 1.138 | 162.245 |
20 | 51 | Gianmaria Bruni James Calado |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 38 | 1'58.402 | 16.699 | 4.419 | 156.189 |
21 | 97 | Darren Turner Richie Stanaway Jonathan Adam |
Aston Martin Vantage V8 | LMGTE PRO | 34 | 1'58.601 | 16.898 | 0.199 | 155.927 |
22 | 95 | Marco Sorensen Nicki Thiim |
Aston Martin Vantage V8 | LMGTE PRO | 37 | 1'58.982 | 17.279 | 0.381 | 155.428 |
23 | 71 | Sam Bird Davide Rigon |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 38 | 1'59.498 | 17.795 | 0.516 | 154.757 |
24 | 66 | Stefan Mücke Olivier Pla |
Ford GT | LMGTE PRO | 29 | 1'59.560 | 17.857 | 0.062 | 154.677 |
25 | 67 | Harry Tincknell Andy Priaulx Marino Franchitti |
Ford GT | LMGTE PRO | 33 | 1'59.784 | 18.081 | 0.224 | 154.387 |
26 | 98 | Pedro Lamy Paul Dalla Lana Mathias Lauda |
Aston Martin Vantage V8 | LMGTE AM | 35 | 1'59.949 | 18.246 | 0.165 | 154.175 |
27 | 77 | Richard Lietz Michael Christensen |
Porsche 911 RSR (2016) | LMGTE PRO | 34 | 2'00.483 | 18.780 | 0.534 | 153.492 |
28 | 50 | Paolo Ruberti Pierre Ragues Yutaka Yamagishi |
Chevrolet Corvette C7-Z06 | LMGTE AM | 37 | 2'00.755 | 19.052 | 0.272 | 153.146 |
29 | 83 | François Perrodo Emmanuel Collard Rui Aguas |
Ferrari F458 Italia | LMGTE AM | 35 | 2'00.890 | 19.187 | 0.135 | 152.975 |
30 | 88 | David Heinemeier Hansson Patrick Long Khaled Al Qubaisi |
Porsche 911 RSR | LMGTE AM | 33 | 2'01.369 | 19.666 | 0.479 | 152.371 |
31 | 78 | Christian Ried Wolf Henzler Joel Camathias |
Porsche 911 RSR | LMGTE AM | 36 | 2'01.487 | 19.784 | 0.118 | 152.223 |
32 | 86 | Michael Wainwright Adam Carroll Ben Barker |
Porsche 911 RSR | LMGTE AM | 32 | 2'01.509 | 19.806 | 0.022 | 152.196 |
33 | 36 | Nicolas Lapierre Gustavo Menezes Stéphane Richelmi |
Alpine A460 | LMP2 | 4 | 2'32.739 | 51.036 | 31.230 | 121.077 |
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