Nurburgring, 4°Ora: le bandiere gialle non cambiano la situazione
Corsa molto aperta con le due Porsche al comando e le Audi ad inseguire. Bene la Ferrari 488 tra le GTE PRO con Bruni e Calado che sono passati al comando dopo un bel duello con l'Aston Martin. Alpine davanti a tutti in LMP2
Foto di: XPB Images
La quarta ora è stata caratterizzata da un altro regime di full course yellow che non ha modificato la situazione. La corsa che si avvia verso il finale sembra essere ancora molto aperta con Porsche e Audi ancora con le stesse possibilità di vittoria.
Webb rompe e tutti anticipano il pit stop
Sono i regimi di neutralizzazione che sembrano condizionare la 6 Ore del Nurburgring. Accade infatti che proprio all'inizio della 4.ora di corsa si fermi nella via di fuga all'esterno della curva numero 4 la CLM di Oliver James Webb con un principio d'incendio e con il motore fumante. Per il britannico e i suoi compagni Pierre Kaffer e Simon Trummer, che stavano facendo un'ottima corsa con la loro LMP1 privata, è il ritiro ma come ormai è regola in tutte le corse viene esposto un nuovo regime di neutralizzazione con full course yellow. Così tutti i primi decidono di rientrare ai box per un quarto pit stop. Nonostante le gomme siano ancora fresche e ci sia ancora carburante nel serbatoio la tattica viene applicata anche dall'Audi che non rischia di lasciare in pista una R18 per portarla al comando. Lieb prende il posto di Jani, Hartley di Bernhard mentre Di Grassi e Faessler restano al volante delle loro vetture. La fase è piuttosto interlocutoria con le due Porsche che procedono sullo stesso passo. Lieb ha un vantaggio medio di 8" sul neozelandese che alle spalle ha l'Audi del brasiliano distaccata di 6". In GTE PRO, approfittando della sosta della Ford di Pla e di Mucke, al comando passa Gimmi Bruni dopo una splendida lotta con la Aston Martin di Thiim. Terza è la seconda 488 di Bird e Rigon mentre la Ford Gt di Olivier Pla ha superato la Vantage di Turner, che ha tamponato la Ligier di Albuquerque. Si è ritirata la Oreca che aveva dominato in LMP2: sulla vettura di Rast-Brundle e Rusinov, che non aveva ancora guidato, si è rotto il cambio e addio speranze di vittoria. Così nella classe più piccola dei prototipi si ritrova in testa per l'ennesima volta, sarebbe la terza vittoria di seguito, l'Alpine di Lapierre-Menezes-Richelmi davanti alla Ligier di Albuquerque e alla Oreca Manor di Bradley.
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