Nurburgring, 2°Ora: Webber torna in testa dopo la foratura
Comanda l'australiano dopo che Hartley ha anticipato la sosta per un pneumatico danneggiato. Ma dovrà fermarsi prima delle due Audi di Lotterer e Di Grassi . Sotto inchiesta il pit stop della seconda Porsche. Bruni secondo in GTE PRO
Foto di: Vision Sport Agency
Alla seconda ora comanda ancora la Porsche 919 di Bernhard-Hartley-Webber ma solo per il gioco delle soste. La vettura infatti si è fermata prima di tutti gli altri a causa di una foratura lenta che ha rallentato il neozelandese mentre si trovava al comando.
Incendio ai box Ford
La seconda ora inizia con un momento drammatico ai box: la Ford GT di Tincknell prende fuoco al rifornimento per una fuoriuscita di carburante dal serbatoio. L'incendio viene domano ma la vettura ripartirà dai box soltanto dopo 20'. Al comando Hartley precede Jarvis che però sembra essere in grado di reggere il passo della Porsche 919 del campione del mondo. Infatti il britannico rompe gli indugi dopo 23' e supera il neozelandese. La situazione cambia subito dopo perché la Porsche numero 1 sembra non avere aderenza nel retrotreno e rallenta ancora il passo. Così anche Lotterer infila Hartley che retrocede al terzo posto davanti alla seconda 919 di Marc Lieb e alle incolori, per il momento, Toyota di Buemi e Koabayashi. In LMP2 prosegue il dominio della Oreca di Rast e di Alex Brundle mentre Mehri è risalito in seconda posizione davanti all'Alpine di Richelmi. In GTE PRO, scomparsa la Ford di Tincknell, la Ferrari 488 di Calado che ha preso il posto di Burni è risalita al secondo posto dietro alla dominatrice Aston Martin di Sorensen e Turner. Terza è la Ford di Olivier Pla e Stefan Mucke, mentre Bird-Rigon sono quarti davanti alla Porsche di Lietz-Christensen e alla seconda Aston Martin di Turner-Stanaway che ha perso molto tempo ai box per riparare i danni di carrozzeri subiti in una toccata con i compagni di squadra al via.
Sosta anticipata per Hartley
Il guaio alla Porsche 919 Hybrid di Hartley è una foratura lenta che costringe il campione del mondo a fermarsi al 53.giro. I tecnici di Weissach ne approfittano per effettuare il cambio pilota. Sulla vettura sale Mark Webber che riparte al sesto posto dietro alla Toyota di Kobayashi. Al 57.passaggio è Lotterer che porta l'Audi numero 7 ai box. Per lui cambio gomme e rifornimento. La tornata seguente è la volta del bravissimo Oliver Jarvis, che dopo il proprio doppio stint, viene sostituito da Lucas Di Grassi. Così la classifica cambia con Lieb che risale al primo posto davanti a Kobayashi, Buemi e Webber, che però ha un distacco notevole da chi comanda la corsa. Lieb prende la via dei box al 62.giro, lasciando la guida a Romain Dumas. A differenza della Porsche, le Toyota continuano e Buemi passa al primo posto davanti a Kobayashi e a Webber. Le due 050 Hybrid si fermano assieme al 64.giro con Davidson e Conway che prendono il volante. In testa ritorna la Porsche numero 1 di Webber-Bernhard-Hartley ma solo per il pit stop anticipato. Le due R18 di Lotterer e Di Grassi sono nelle posizioni d'onore mentre la direzione corsa comunica che il pit stop della seconda Porsche, quella che Lieb ha lasciato nelle mani di Dumas, è sotto investigazione per un'irregolarità di procedura. Un'altra spada di Damocle che pende sulla Casa di Weissach. In GTE PRO Calado con la Ferrari è a due secondi dall'Aston Martin di Sorensen mentre Sam Bird è in piena lotta con Ford di Pla per il terzo posto. In LMP2 la corsa per il primo posto è lineare:Brundle sta proseguendo il lavoro svolto da Rast nelle prime fasi ed è nettamente davanti alla Gibson di Williamso e all'Alpine di Richelmi e Menezes. In GTE AM comanda la Corvette con Pierre Ragues che ha superato la Porsche di Camathias. Allo scoccare dell'ora un'uscita di pista da parte della Ferrari 458 di Perrodo provoca il regime di bandiera gialla.
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