Nurburgring, 1°Ora: Hartley approfitta del pit stop Audi
Gara molto tattica con la Porsche ha preso il comando soltanto per il gioco dei rifornimenti. Grave errore di Jani in fase di doppiaggio. L'Aston Martin per il momento domina tra le GTE dove è in corso un gran duello tra Ford e Ferrari
#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
Porsche AG
È la Porsche 919 Hybrid di Hartley- Bernhard-Webber non è ancora salito- a comandare la 6 Ore del Nurburgring dopo sessanta minuti di una gara nella quale l'Audi di Faessler-Lotterer ha comandato fino al rifornimento, avvenuto come sempre un giro prima di quello delle rivali. La corsa è molto tattica e aperta: nessuno fino ad ora ha voluto prendere rischi eccessivi.
Dopo due giri di ricognizione i trentatre sullo schieramento prendono il via in una giornata dove il sole pallido e il pericolo di pioggia sembra essere scongiurato. E subito Bernhard infila alla seconda curva l'Audi di Jarvis che retrocede al terzo posto mentre Faessler mantiene il comando ereditato dalla pole position. Al primo giro in LMp2 Rast è davanti a Richelmi mentre la Ford GT di Mucke ha preso il comando tra le GTE PRO superando l'Aston Martin di Richie Stanaway che ha passato a sua volta Kurt Thiim. Ma già al secondo giro la situazione cambia in questa categoria con le due Aston che passano in testa con Bruni che si mette a duellare con Mucke. Al comando Faessler ha un secondo di vantaggio su Bernhard, 2"7 su Jarvis dietro il quale procede la Porsche di Jani che ha due secondi sulle due Toyota di Nakajima e Conway. Più dura sembra essere la lotta tra le GTE PRO con le Vantage che cercano di prendere il largo approfittando del duello che antepone Mucke, terzo, a Bruni, quarto. Davide Rigon, partito dall'ultima posizione tra i PRO si trova invece in lotta con la Porsche di Christensen che sembra tenere il passo dei primi. Il ritmo è elevato: Faessler al quinto passaggio ha già girato in 1'40"374 in una corsa che ancora, per quanto riguarda le posizioni di testa, è di attesa, perché l'Audi R18 e la Porsche 919 del campione del mondo sembrano studiarsi, cosa che stanno facendo alle loro spalle Jarvis e Jani. Tra le LMP1 private è invece al comando la CLM di Kaffer che sta confermando le buone cose mostrate nelle qualifiche. All'8.giro iniziano i doppiaggi che al Ring costituiscono sempre un fattore di rischio per la ristrettezza della sede stradale e la mancanza di allunghi importanti. Di queste fasi sembrano approfittarne entrambe le Audi con Faessler che roscchia qualche decimo a Bernhard e Jarvis che allontana alle proprie spalle la minaccia della Porsche di Neel Jani e sembra essere in grado di avvicinarsi alla 919 di Timo Bernhard. A tenere vivi questi primi vagiti di una corsa che deve ancora entrare nel vivo sono Mucke e Bruni, impegnati nella lotta per il terzo posto. Il romano è più veloce del tedesco nell'ultima parte della pista mentre la Ford sembra essere in leggero vantaggio sulla Ferrari 488 in quella centrale.
I doppiaggi avvicinano Bernhard
Una prima scossa avviene al 10.giro quando, dopo il doppiaggio della Ligier di Abuquerque, Faessler inizia a zigzagare. Potrebbe essere un problema di pressione di gomme o di detriti ma questo consente a Bernhard di ridurre il gap portandosi sotto allo svizzero. Il primo attacco del campione del mondo avviene dopo il doppiaggio di Heidfeld tra la prima e la seconda curva. Ma Faessler mantiene la testa mentre di queste scaramucce ne sta approfittando Jarvis che ha quasi raggiunto i due fuggitivi. A metà della prima ora c'è pochissima lotta in LMP2 con Rast che ha un buon margine su Richelmi il quale ha alle spalle Kane e Albuquerque, con Mehri al quinto posto. Dalla lotta per il primato in LMP1 privati è di fatto sparito Heidfeld che si è fermato ai box e ha ripreso staccatissimo la via della pista in una classe che vede Kaffer , al settimo posto assoluto, davanti di 3" a Imperatori. L'impressione è che in nessuna categoria si vogliano prendere dei rischi, visto che anche tra le GTE PRO dietro alle dominatrici Aston Martin Mucke, Bruni e Tincknell procedono in fila indiana. Diverso il discorso tra Faessler e Bernhard, con il campione del mondo che ci riprova quando mancano 25' alla prima ora, sempre alla prima curva, senza però riuscire nella mossa. La situazione si ripete alla tornata seguente alla fine della curva che immette nel rettifilo in una delicata fase di doppiaggio.
La precipitazione tradisce Jani
Ma qui a commettere un errore madornale è Jani che provando a passare l'Audi di Jani alla staccata della curva iniziale blocca le ruote e poi va verso l'esterno non accorgendosi che al suo fianco c'è la Ford di Mucke. Tra le due c'è una leggera collisione:la 919 Hybrid dello svizzero finisce in testacoda e riprenderà staccata di 13" dalla vettura di Jarvis. Ad inaugurare le soste è l'Alpine di Panciatici, che lascia il posto a Cheng, mentre tra le LMP1 private il primo a fermarsi è Kaffer che viene sostituito da Trummer. Al 27. giro Oliver Jarvis si ferma per il primo pit stop dell'Audi proprio nel momento in cui si scatena una lotta furibonda tra Tincknell, Bruni, in grossa crisi, e Rigon che ha raggiunto il compagno di squadra. Al 29.giro è la volta di Faessler a effetturare il primo stop, dando così l'agio alla Porsche di Bernhard di passare al comando. Al contrario di Jarvis, che è ripartito per un doppio stint, sull'Audi di testa viene effettuato il cambio pilota e alla guida sale Lotterer. Al 30.giro scattano i pit stop della Porsche con Jani che sostituisce le gomme e cede il volante a Marc Lieb. Il giro seguente tocca a Bernhard seguito dalle due Toyota. Riparte Hartley che grazie alla sosta ritardata porta la Porsche al comando davanti a Jarvis che ha superato Lotterer e a Lieb.
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