Nuovi regolamenti: i costruttori propongono motori derivati dalla produzione e più peso per le scocche
Si è riaperto il tavolo comune tra ACO-FIA e i rappresentanti delle Case interessate alle normative che entreranno in vigore nel 2020-21: sembra essere passata l'idea di partire da una base più economica per la realizzazione delle hypercar, proprio per allargare la partecipazione a un campionato che ora è in sofferenza
Vetture nel parco chiuso
JEP / Motorsport Images
Seppure lentamente qualcosa si sta muovendo nel mondo del WEC. Dopo l’estate infatti si è ricostituito il tavolo comune per stabilire le linee tecniche di quella che sarà la categoria che andrà a sostituire le LMP1 a partire dalla stagione 2020-2021. Gli uomini dell’ACO e della FIA hanno infatti dato ascolto all’opinione dei rappresentanti delle Case coinvolte nella discussione creando dei gruppi di lavoro nei quali sono presenti tutti i responsabili dei vari settori tecnici che dovranno offrire indicazioni per arrivare a una piattaforma comune e condivisa del regolamento. È un modo pragmatico per giungere alla definizione di una normativa apparsa fino a ieri quanto meno farraginosa in molti punti.
La prima questione, legata ai costi del propulsore, sembra essere stata risolta con l’accettazione di un passo indietro rispetto alle prime ipotesi: non più motori specifici per la categoria bensì derivati dalla produzione con le opportune modifiche. Questo consentirà un netto risparmio nelle spese di gestione, visto che sulle prime ACO e FIA chiedevano alle Case la realizzazione di unità ad hoc. Le proiezioni di spesa hanno dimostrato che l’impegno econonico sarebbe stato fuori dalla portata della maggioranza, con un esborso di cifre superiori ai 15 milioni solo per l’ideazione e la messa in produzione del particolare.
Un’altra vittoria da parte dei costruttori giunge dal limite di peso, considerato troppo basso e quindi costoso. L’idea ora è quella di elevarlo di almeno 50kg proprio in nome di quell’economicità di produzione e di esercizio che dovrebbe costituire la base del nuovo regolamento. In questo modo le Case potrebbero proporre ai rispettivi consigli di amministrazione la partecipazione a un campionato del mondo che abbia costi di gestione inferiori rispetto all’attuale e alle stesse LMP1 endotermiche che stanno partecipando alla superstagione 2018-2019.
Resta invece la divisione per quanto riguarda il sistema ibrido. Le opzioni in campo sono le solite: o affidarsi a un fornitore esterno, nel caso la Bosch, per una piattaforma comune ad ogni vettura o svilupparlo individualmente ma con limiti precisi in fatto di sofisticazione tecnologica. Essendo essenziale per le prestazioni alcuni propenderebbero per la seconda scelta ma alla fine sembra che un compromesso possa essere raggiunto.
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