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Prove Libere

Messico, libere 1: doppietta Audi e crisi Toyota

Nella prima sessione Lotterer e Di Grassi dimostrano la buona vena delle R18 che precedono le Porsche di Bernhard e Dumas. Il team giapponese, dopo l'incidente di Sarrazin, perde Davidson dolorante a una costola infortunata

#7 Audi Sport Team Joest Audi R18: Marcel Fässler, Andre Lotterer

Foto di: Vision Sport Agency

Andre Lotterer, Audi Sport Team Joest
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
Anthony Davidson, Toyota Racing
#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima
#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima
#45 Manor Oreca 05 - Nissan: Matthew Rao, Richard Bradley, Roberto Merhi
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage GTE: Marco Sorensen, Nicki Thiim

Doppietta delle Audi R18 nelle prime prove libere della 6 Ore del Messico. -Lotterer-Treluyer-Faessler con 1'26"705 sono davanti ai compagni Di Grassi Duval-Jarvis di un decimo e nove e alla prima delle Porsche, la 919 Hybrid di Bernhard-Hartley-Webber terza con 1'26"948. Più staccate al quarto posto la seconda vettura campione del mondo e l'unica Toyota presente, quella di Buemi-Nakajima, visto che Davidson ha dovuto rinunciare alla corsa dopo i test di stamane, entrambe sopra  la barriera dell'1'27. La sessione ha messo quindi in evidenza la buona forma delle vetture di Ingolstadt. Le Audi sono sembrate a proprio agio soprattutto nella parte più lenta della strana pista messicana, la serie di curve all'interno dello Stadio, dimostrando un'invidiabile trazione. Proprio su questo fronte la R18 è apparsa in leggero vantaggio sulla rivale che ha soprattutto simulato il passo gara piuttosto che ricercare la prestazione assoluta. Ma è chiaro che questa prima sessione << autentica >> pone le Audi in veste di sfidanti molto accreditate su un autodromo parecchio complesso. Il bilanciamento tra la ricerca delle velocità di punta, il corretto trasferimento di carico nella parte mista dove ci sono sequenze di curve sinistra-destra, e appunto della trazione nello stadio rappresenta un rompicapo, senza contare i continui mutamenti delle pressioni delle gomme dovute agli improvvisi sbalzi di temperatura all'asfalto.

Toyota martoriata: Davidson costretto al forfait

Chi è messa male è la Toyota. Non è bastato il botto di Sarrazin di stamane che ha costretto la squadra a schierare solo una vettura per la prima giornata in attesa di sostituire la scocca, ma ci si è messo pure Davidson a complicare i piani del team giapponese. L'ex campione del mondo, infatti, si era procurato un frattura a una costola il mese scorso durante dei test a Magny Cours. Stamane aveva provato delle prove collettive ma dopo cinque giri ha dovuto alzare bandiera bianca per non compromettere il prossimo appuntamento di Austin. Per questa ragione a Città del Messico Buemi e Nakajima faranno coppia e gareggeranno da soli.

In LMP2 a sorpresa Bradley

Nella classe minore a sorpresa e in extremis è spuntata l'Oreca del team Manor di Bradley a regolare tutti quanti ad iniziare dalla Ligier di Dalziel e all'Oreca di Alex Brundle ma buona è stata anche la prestazione della BR01 di Petrov che ha segnato il quinto tempo. Tra le GTE PRO alla fine l'ha spuntata l'Aston Martin di Nicki Thiim con la Ferrari 488 di James Calado staccata di sette decimi-ma la Vantage ha utilizzato gomme nuove e ha cercato il tempo- la seconda Vantage di Sorensen di 1" e subito dietro la Porsche del campione del mondo Lietz che in caso di pioggia potrebbe avere buone chance di salire sul podio proprio per la trazione in possesso della RSR tedesca. La conferma della buona forma delle Porsche è venuta anche dalla GTE AM dove Adam Carroll ha segnato il miglior tempo davanti all'altra 991 di Patrick Long e alla Aston di Mathias Lauda, poco più avanti della Corvette di Pierre Ragues. Le seconde libere si disputeranno all' 1 ora italiana.

 

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