Menezes: " Non sarà facile contro i ragazzi della G Drive "
Gustavo Menezes, leader con Lapierre e Richelmi della LMP2, punta alla quarta vittoria del 2016 in una corsa che considera quasi di casa. E spiega come si è adattato con umiltà alla guida di una vettura diversa dalle F.3
Foto di: Nikolaz Godet / Motorsport.com
Tra le rivelazioni del WEC edizione 2016 c'è indubbiamente Gustavo Menezes. L'ancora ventunenne pilota di Los Angeles, compirà gli anni il 19 settembre, è al comando della classifica LMP2 assieme ai suoi compagni nel team Signatech Alpine, Nicolas Lapierre e Stephane Richelmi, grazie alle tre affermazioni di seguito ottenute alla 6 Ore di Spa-Francorchamps, 24 Ore di Le Mans e 6 Ore del Nurburgring. Un bottino di 112 punti che candida il trio al ruolo di favorito per il titolo iridato nella classe minore dei Le Mans Prototypes e che mette in evidenza le prestazioni affidabili e regolari di un ragazzo che fino al 2015 era stato protagonista di prestazioni altalenanti nell'Euro F.3, undicesimo con il team Van Amersfoor nel 2014 e dodicesimo con il Carlin l'anno passato. Di sicuro Menezes è un pilota eclettico: nella sua carriera aveva già disputato tre gare nell'Imsa e una nell'Alms, senza contare che nel 2015 aveva preso parte a una corsa del Global Rallycross Championship statunitense.
" Le prossime due corse, questa del Messico e quella di Austin, sono per me quelle di casa, anche perché parlo lo spagnolo. È chiaro che cercherò di proseguire la striscia vincente ma se so che non sarà per niente facile. I ragazzi della G Drive-ndr- Rast-Brundle-Rusinov- sono molto forti e nell'ultimo appuntamento del Nurburgring hanno avuto parecchia sfortuna. In LMP2 nulla è scontato, la concorrenza è forte e come si è visto c'è sempre molto equilibrio. Non bisogna mai mollare sul passo e anche le corse precedenti lo hanno dimostrato".
- Ti aspettavi una prima parte di stagione così competitiva?
" Uno punta sempre al massimo ma il dire non è il fare. Devo per davvero ringraziare la Signatech-Alpine che ha permesso questo passaggio dalla Formula 3 al mondiale mettendomi in condizione di esprimermi al meglio e di farlo con una certa gradualità. Prima dell'inizio del WEC sapevo che mi trovavo in una squadra importante, professionale, competitiva e che avrei pilotato una vettura tra le migliori della classe con due tra i piloti più veloci in assoluto. Ma, come ho accennato prima, tutti i propositi possono essere smentiti dai risultati. Sulle prime ho dovuto abituarmi a un mondo diverso dal precedente, dove bisogna anche pensare al fatto che non si corre da soli. Sono andato in progressione ed oggi la confidenza non è nemmeno paragonabile al giorno del debutto".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments