Lietz: "Nessuno tra i piloti delle GT ha cercato il tempo ad effetto"
Richard Lietz e i suoi compagni in Porsche hanno lavorato per definire gli ultimi particolari della RSR che debutterà a Silverstone. L'austriaco però sottolinea che i valori reali della categoria si vedrano soltanto in terra britannica
Foto di: Richard Dole / Motorsport Images
La stagione della GTE PRO sarà interessante per il ritorno della Porsche ufficiale nel campionato dopo un anno di transizione. La nuova RSR, già vista nelle prime due corse del Weather Tech statunitense, ha fatto il proprio debutto europeo a Monza, dove l'anno scorso venne portato e provato il primissimo prototipo della vettura. L'arma della Casa tedesca ha ben impressionato ponendosi subito allo stesso livello se non meglio delle concorrenti dirette in una categoria dove in ogni caso tutti si sono nascosti per non incorrere nella scure di un BoP che verrà stabilito appena concluso il prologo e che dovrebbe basarsi su quanto visto nell'ultima corsa del Bahrain del 2016.
Questo poi verrà mantenuto nelle prime due corse di Silverstone e di Spa-Francorchamps, modificato per Le Mans, dove però il BoP è esclusivo per le caratteristiche della maratona francese, e cambiato nuovamente al Nurburgring. È chiaro che il ritorno in pompa magna di Porsche, con un progetto estremo, ponga lo squadrone di Weissach e le due coppie di piloti iscritti al WEC, Estre-Christensen e Makowiecki-Lietz- per Le Mans si vedranno anche Pilette e Werner- nel ruolo di grande protagonista della serie iridata.
"Vedo la stagione - dice Richard Lietz, iridato con Porsche e team Manthey nel 2015 - esattamente come negli anni passati: con tutti che vogliono vincere e con un equilibrio molto accentuato. Il prologo non ha avuto un significato preciso sulla prestazione assoluta; noi abbiamo cercato di lavorare sul comportamento della vettura in assetto da corsa più che da giro secco. Lo stesso hanno fatto anche gli altri, perchè Silverstone è vicina e ognuno ha rifinito gli ultimi particolari".
"In questi due giorni abbiamo compiuto progressi notevoli e nel pomeriggio di domenica deliberato i particolari che useremo a Silverstone, naturalmente con le dovute differenze di assetto anche aerodinamico imposte da piste diverse. Sfortunatamente non correremo a Monza dove abbiamo svolto una gran mole di lavoro di sviluppo per la realizzazione della RSR. Ma credo che possiamo sentirci soddisfatti: pronti per il primo appuntamento".
Come si è adattata la vettura alle gomme Michelin di nuova produzione?
"Monza è poco abrasiva e non crea particolari problemi mentre Silverstone è ben più stressante per le coperture. Ma abbiamo già scelto i compound nel corso dei test invernali e siamo ottimisti perché il bilanciamento tra prestazioni e affidabilità delle gomme è più che buono".
Pensi che nel WEC si possa prospettare una situazione diversa e mettiamo migliore per Porsche rispetto a quanto sta accadendo in Imsa?
"Non sono in grado di stabilirlo. Lo dirà soltanto il responso di Silverstone perché non sappiamo a quale livello si trovino i nostri rivali e con quale base di BoP abbiano girato qui a Monza. Per questo i tempi del prologo vanno presi con le molle".
La tua opinione sul BoP automatico?
"In teoria è più che positiva perché dovrebbe creare quell'equilibrio che in passato spesso è mancato. In pratica non è ancora stato applicato e quindi non posso dire nulla a proposito".
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