Lieb: "La foratura ha mandato in frantumi i nostri piani"
Il tedesco della Porsche numero 2 non è preoccupato per il secondo posto. Troppe variabili negative, secondo lui, hanno caratterizzato la prestazione della vettura il cui livello reale è ancora superiore a quello dell'Audi.
Foto di: Vision Sport Agency
Sulla Porsche 919 Hybrid numero 2 è accaduto realmente di tutto. Inizialmente, proprio al via, un contatto con l'Audi di Jarvis che ha costretto Romain Dumas a tagliare sull'erba e a danneggiare il fondo del musetto. Poi i problemi incontrati da Marc Lieb quando è stato chiuso da una LMP2 alla ripartenza dal periodo di neutralizzazione avvenuto a causa dell'incidente di Hartley e del ritiro di Di Grassi. Terzo fatto il testacoda causato da un tamponamento da parte della Ford GT di Marino Franchitti quando ancora una volta Dumas era al volante. Ultimo la sostituzione forzata della gomma anteriore destra a Neel Jani nel momento in cui si pensava, all'inizio della sesta ora, che forse la situazione in testa alla classifica sarebbe cambiata. Se si contano tutte queste vicissitudini il secondo posto del trio ha qualcosa di miracoloso. Eppure, dall'esterno, l'impressione è che si potesse fare di più. Marc Lieb non la pensa così.
"Onestamente non penso ci sia stato alcun errore da parte nostra. All'inizio non avevamo il passo giusto se lo confrontiamo a quello della vettura gemella e questo è l'unico punto oscuro che dobbiamo scoprire perché era eccessivo, al di là del guasto al musetto che probabilmente aveva compromesso qualcosa in fase di impostazione di curva. Gli incidenti come quelli che ha subìto Romain possono accadere a tutti e fanno parte delle corse. Ma a fregarci è stata la foratura alla gomma anteriore. Quella ha determinato la nostra sconfitta. Non c'è stato nessun errore"
Perché al terzultimo pit stop avete sostituito solo le gomme in appoggio, quelle di sinistra? Non è che la foratura sia avvenuta a causa di un degrado del pneumatico non cambiato?
"No. Le gomme erano perfette e anche i tecnici della Michelin ce lo avevano confermato. Dato che a Silverstone si consumano le gomme in appoggio, quelle di sinistra, avevamo preso quella decisione che ci avrebbe poi dato un vantaggio. Purtroppo la foratura ha mandato i nostri piani a gambe all'aria. Nemmeno Neel sa dove è iniziata. Forse ha raccolto qualche detrito all'uscita dai box e su un asfalto che a un certo punto era molto sporco".
Resta il fatto che le Audi anche in corsa sono andate molto forte. Te lo aspettavi?
"Si mi aspettavo questo livello di competitività. Ma il nostro è quello della vettura numero 1 che era nettamente più rapida e che in condizioni normali avrebbe vinto la corsa. Noi invece avevamo delle difficoltà perché andavamo dello stesso passo e quindi sul dritto perdevamo per guadagnare in frenata. Ma senza la foratura saremmo passati in testa e avremmo vinto. Quindi non sono per nulla preoccupato".
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