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Lamborghini: si lavora a due LMDh, piloti diversi per WEC e IMSA

Giorgio Sanna, responsabile del Motorsport per la Casa del Toro, ha spiegato che il progetto LMDh procede a ritmi serrati e che l'obiettivo è avere due vetture pronte per Daytona. Da ultimare gli equipaggi, ci saranno anche due basi distinte tra U.S.A. (Iron Lynx) ed Europa (Prema).

Lamborghini Urus ST-X, dettaglio

Il programma Lamborghini LMDh prosegue a ritmi serrati. Ormai è consuetudine nel motorsport che ogni debutto sia preceduto da un frenetico lavoro di preparazione senza soste, e per il progetto Lamborghini-Iron Lynx l’obiettivo è essere pronti per l’esordio a Daytona 2024.

In occasione della seconda tappa stagionale del FIA WEC, il responsabile motorsport della casa di Sant’Agata Bolognese, Giorgio Sanna, ha fatto il punto della situazione, dai piloti al fronte tecnico.

“La formazione piloti completa l’annunceremo a fine stagione - ha confermato Sanna nella tavola rotonda cui ha preso parte anche Motorsport.com – ma come sapete abbiamo già confermato la presenza di Andrea Caldarelli, Mirko Bortolotti, Romain Grosjean e Daniil Kvyat".

"L’intenzione è quella di avere due equipaggi distinti, uno per il WEC e uno per l’IMSA, abbiamo ancora tempo per ufficializzare i due piloti mancanti, ma ho già in mente i candidati che vorrei".

"Il piano prevede anche di schierare il prossimo anno due vetture a Le Mans, quindi abbiamo ovviamente bisogno di sei piloti”.

Andrea Caldarelli, Pilota Lamborghini Factory, Giorgio Sanna, Head of Lamborghini Motorsport, Mirko Bortolotti, Pilota Lamborghini Factory

Andrea Caldarelli, Pilota Lamborghini Factory, Giorgio Sanna, Head of Lamborghini Motorsport, Mirko Bortolotti, Pilota Lamborghini Factory

Photo by: Lamborghini S.p.A.

Grosjean sembra intenzionato a proseguire la sua carriera in Indycar, di conseguenza è molto probabile che sarà impiegato nella serie IMSA, mentre Kvyat dovrebbe essere destinato al campionato WEC.

“Stiamo strutturando un programma su base triennale – ha proseguito Sanna - quindi ogni scelta è ben ponderata, e non c’è un identikit preciso di pilota, i due che ci mancano per completare gli equipaggi potrebbero provenire dal mondo endurance come da altri contesti".

"Il motivo per cui abbiamo scelto Daniil, e Romain non è solo legato alla loro esperienza in Formula 1, anche se specialmente durante lo sviluppo della macchina sarà un valore aggiunto, ma hanno soprattutto dimostrato una motivazione che fa invidia ad un sedicenne”.

Giorgio Sanna, Direttore di Lamborghini Squadra Corse

Giorgio Sanna, Direttore di Lamborghini Squadra Corse

Photo by: Lamborghini Super Trofeo

Il piano prevede l’esordio a Daytona, il prossimo mese di gennaio con due vetture, una data che sembra lontana ma in realtà è molto più vicina per chi sta strutturando un nuovo programma.

“Essere a Daytona è l’obiettivo – ha confermato Sanna – ma vogliamo che tutto sia pronto nel modo migliore. Se non saremo pronti l’alternativa sarà la prima tappa WEC a Sebring, ma vedremo”.

I due programmi, WEC e IMSA, avranno due strutture differenti. Per la serie statunitense Lamborghini e Iron Lynx stanno completando una nuova sede a Detroit, che diventerà la base per dei programmi USA.

“Saranno due strutture distinte - spiega Sanna – per il WEC la base sarà in Italia presso la struttura Prema, mentre il workshop di Detroit sarà dedicato al programma IMSA ma sarà anche la base per i programmi GT”.

Lamborghini LMDh Prototype

Lamborghini LMDh Prototype

Photo by: Lamborghini S.p.A.

I primi test della Lamborghini LMDh sono in programma ad inizio estate.

“Il gruppo powertrain è al banco prova e stiamo lavorando molto bene con Ligier, ed è una scelta che abbiamo ponderato bene. Volevamo avere la possibilità di collaborare con un costruttore dinamico, in linea con quella che è l’attività della nostra Squadra Corse, e tutto sta andando come nei piani".

"Il regolamento LMDh impone di dover collaborare con molti fornitori esterni e partner tecnici, e questo aspetto è un passaggio chiave per il progetto. Ma è anche emozionante mettersi alla prova con la capacità di creare sinergie in termini di comunicazione”.

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