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Hartley in extremis beffa la Toyota

Miglior tempo per il neozelandese della Porsche nella sessione mattutina dell'ultima giornata del prologo del WEC. I tempi però sono più alti di quelli di ieri e l'impressione è che ogni squadra stia celando il proprio potenziale

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

Foto di: Adrenal Media

#7 Audi Sport Team Joest Audi R18: Benoit Tréluyer
#36 Signatech Alpine A460: Gustavo Menezes, Nicolas Lapierre, Stéphane Richelmi
#66 Ford Chip Ganassi Racing Team UK Ford GT: Olivier Pla, Stefan Mücke, Billy Johnson
#7 Audi Sport Team Joest Audi R18: Marcel Fässler, Andre Lotterer, Benoit Tréluyer
#4 ByKolles Racing CLM P1/01: Simon Trummer, Pierre Kaffer, Oliver Webb

Ultima giornata del prologo del WEC al Paul Ricard e, almeno nella prima sessione disputatasi dalle 9 alle 13, nessun miglioramento rispetto ai tempi quasi da primato ottenuti dalla Porsche 919 Hybrid di Neel Jani-Marc Lieb-Romain Dumas. Le varie squadre hanno preferito proseguire il lavoro di messa a punto generale senza cercare la prestazione assoluta che forse potrebbe arrivare nella seconda e conclusiva sessione pomeridiana che scatterà alle 14 e terminerà alle 17.

Sia Porsche sia Toyota hanno fatto girare gli equipaggi tenuti a riposo ieri, quindi i campioni del mondo Bernhard-Webber-Hartley e, per la Toyota, Kobayashi-Sarrazin con Conway che non è salito in macchina. Ed è stata proprio la 919 numero 1 a ottenere il tempo migliore proprio allo scadere della sessione quando la vettura è stata affidata a  Brendon Hartley che in un paio di giri si è spinto fino a 1'37"886 sottraendo il primato provvisorio alla Toyota di Stephane Sarrazin e Kamui Kobayashi che fino ad allora era stata al comando  con 1'38"273. Il giapponese , a 46' dalla conclusione, ha causato una breve interruzione con bandiera rossa per essersi fermato tra le quarta e la quinta curva del tracciato francese. Terza l'Audi R18 di Lotterer-Faessler-Treluyer con 1'39"563.

Tutte e tre le Case hanno girato con continuità: 73 giri per la Porsche, 55 per la vettura giapponese e 69 per l'Audi che rispetto a ieri ha trovato un buon passo ed è stata esente da noie meccaniche. L'impressione generale, comunque, è che ogni squadra stia giocando a nascondino per non mostrare interamente il proprio potenziale. Soprattutto oggi che è giornata aperta al pubblico-accorso in gran numero a invadere il paddock- e che viene sfruttata più per affinare set up che per ricercare la prestazione assoluta. Inoltre, rispetto alle prove di venerdi, sono aumentate le temperature.

In LMP2 il miglior crono è stato della Alpine di Menezes-Lapierre-Richelmi davanti all'Oreca della G Drive di Rast-Rusinov-Berthon e alla seconda Alpine. I tempi sono stati in linea con quanto accaduto venerdi: lo statunitense Menezes ha migliorato di due millesimi il primato di Watts, portandolo a 1'46"974.Buona la prestazione della BR01 di Vitalj Petrov, quarta ma staccata di 1"370 dall'Alpine di testa.

Tanti giri ma nessuna prestazione particolare per le GTEPRO: in mattinata le due Ferrari 488 hanno ancora una volta confermato di essere il riferimento di tutti quanti con Rigon che ha preceduto Bruni, ma sempre con rilievi più lenti rispetto a venerdi. Dietro le due rosse dell'AF Corse si trovano le Ford GT, l'Aston di Rees e la Porsche di Ried. Ma anche qui il gioco preferito da tutti quanti- anche per non incorrere nella scure di un BOP improvviso- è quello di andare meno di quanto si potrebbe. Tutte le GTE infatti sono ben più lente delle GT3 che prendono parte all'ELMS e questo già spiega tutto.

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