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Hartley: "Contro Buemi e con le gomme ormai usate potevo davvero poco"

Brendon Hartley è contento del secondo posto ottenuto. Non si aspettava un distacco così ridotto dalle Toyota e pensa che per tutta la stagione il duello tra Porsche e vettura giapponese sarà molto equilibrato

Brendon Hartley, Porsche Team

Brendon Hartley, Porsche Team

Porsche Motorsport

#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Earl Bamber, Brendon Hartley
Brendon Hartley, Porsche Team

Con Brendon Hartley ci eravamo congedati il sabato dopo le qualifiche con il neozelandese che era molto ottimista per la 6 Ore. Alla conclusione della 6 Ore Brendon accetta il verdetto, conscio di avere dato il massimo e sfruttato ottimamente il potenziale della Porsche 919 Hybrid che ha diviso con Timo Bernhard e Earl Bamber.

"Le mie dichiarazioni di ieri più che ottimistiche erano realistiche. Dicevo che il divario in qualifica tra noi e la Toyota era meno ampio di quanto mostrassero i tempi. Ed è andata così. Sapevamo di non avere troppe possibilità, proprio per la nostra configurazione aerodinamica che, ripeto, sfruttava comunque il massimo carico possibile per questo tipo di carrozzeria che useremo fino a Le Mans. Però credo che le cose siano andate molto bene per noi della Porsche: siamo stati in lotta per la vittoria, alla fine abbiamo avuto un distacco di sei secondi. Non si poteva chiedere di più come inizio di campionato".

"Alla fine è stato difficile poter resistere alla rimonta di Sebastien. Non è che avessi molte possibilità di rispondere al suo attacco anche perché le mie gomme avevano ormai percorso molti giri e lui le aveva fresche. Guarda è stata una corsa ottima. Abbiamo fatto la scelta giusta quando è piovuto, montando le intermedie- che in realtà sono le Michelin ibride, ovvero slick da bagnato-, effettuato dei pit stop veloci. Direi un ottimo inizio di campionato".

Pensi che la vostra configurazione possa favorirvi a Spa-Francorchamps?
"Difficile dirlo. Entrambe le Case hanno lavorato tantissimo durante l'inverno e prevedo che sarà una corsa molto equilibrata come lo saranno anche le altre. Ciò che mi conforta è che oggi siamo stati più vicini di quanto si potesse prevedere".

Le prestazioni delle nuove LMP2 vi creano qualche problema in più in fase di doppiaggio?
"Si, vanno molto più forte di prima, soprattutto sul dritto quindi è in teoria più complicato. A Le Mans forse potrebbe essere un problema e la situazione cambierà da pista in pista. Devo dire però che qui i piloti delle LMP2 come quelli delle GTE non hanno dato alcun problema".

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