Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia
Intervista

Glickenhaus scatenato: "IMSA illegale, non esiste convergenza!"

Il patron della Scuderia americana tuona nuovamente sui regolamenti per i prototipi LMH e LMDh che, a suo dire, vanno a senso unico, con promesse non mantenute e trattamenti alla sua azienda dannosi economicamente.

James Glickenhaus, Glickenhaus Racing

E' il solito fiume in piena, James Glickenhaus, quando ha un microfono sottomano e può esprimere liberamente i suoi pensieri.

Ad un mese esatto dall'inizio della stagione 2023 del FIA World Endurance Championship, il patron della Scuderia americana è intervenuto assieme agli altri responsabili dei team che prendono parte al Mondiale in una tavola rotonda coi giornalisti di alcune testate, fra cui Motorsport.com.

Glickenhaus è pronto per vedere scendere in pista la sua 007 LMH #708 gestita da Podium Advanced Technologies, in attesa di capire quali saranno i piloti a condurla e soprattutto come si svilupperà l'annata, che prevede l'arrivo della #709 per la 24h di Le Mans.

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

Photo by: JEP / Motorsport Images

"Come già detto, avremo una vettura iscritta a tutta la stagione del WEC, mentre chiederemo l'iscrizione di una seconda a Le Mans, di HK Motorcars e gestita da noi, sulla quale sarei ben felice e orgoglioso di vedere al volante il nostro cliente Jason McCarthy. Sono aperte le discussioni per una terza auto clienti, ma è presto per giungere a conclusioni", ha spiegato lo statunitense.

"Non abbiamo cambiato il gruppo di lavoro rispetto agli anni scorsi, mentre per quanto riguarda i piloti posso dire che valuteremo anche conduttori che portino un potenziale sponsor. Al momento non è ancora deciso nulla in particolare, per me è già un onore essere riconosciuto dai nostri rivali come un loro concorrente. Nel mondo ci sono tanti piloti bravi, quindi vedremo".

"Siamo una azienda piccola e questo sport per le nostre attività commerciali è sicuramente molto dispendioso. Per questo non posso sbilanciarmi sul discorso vetture clienti e quant'altro, molto dipenderà dagli accordi che raggiungeremo con clienti e sponsor".

"Per quanto riguarda il nostro programma sportivo, siamo molto contenti dell'attuale format del WEC, che ci permette di correre nella principale categoria dell'endurance, mentre dispiace che non sia così in IMSA, il che ha un impatto notevole nel nostro mercato".

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Luis Felipe Derani

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Luis Felipe Derani

Photo by: Morgese / Gandolfi

E qui si riapre un capitolo che è una ferita copiosamente sanguinante nel cuore e nella mente di Glickenhaus, che già in passato aveva tuonato contro la serie americana e il suo Presidente, John Doonan, rei a suo dire di non aver mantenuto le promesse.

"Attualmente non capiamo ancora perché un team americano non possa correre in IMSA, anche perché abbiamo ultimato il crash test della nostra vettura stradale, a conferma che stiamo facendo il massimo per essere un Costruttore credibile e affidabile".

"Per cominciare, siamo convinti che questa scelta sia illegale. Non crediamo che l'IMSA abbia il diritto di discriminare in base alle dimensioni di un'azienda. Riteniamo che sia una violazione assoluta della legge antitrust statunitense e di quella europea contro la concorrenza. Inoltre, avevamo avuto una telefonata con l'IMSA e con il WEC in cui ci era stato detto che ci sarebbe stato permesso di correre".

"Riteniamo di essere trattati in modo molto ingiusto, con un enorme danno finanziario per noi, e con ciò anche gli sponsor statunitensi. Se avessimo corso nell'IMSA, avremmo potuto raccogliere fondi da sponsor americani e ne avevamo già alcuni che volevano che gareggiassimo".

Jim Glickenhaus, Glickenhaus Racing

Jim Glickenhaus, Glickenhaus Racing

Photo by: JEP / Motorsport Images

"Siamo stati danneggiati da questa situazione e ci riserviamo tutti i nostri diritti. Ma a parte questo, è un'idiozia. Voglio dire, perché l'IMSA non dovrebbe volere che un piccolo privato americano corra in alcune delle sue grandi gare? Per me è un mistero e francamente non so cos'altro dire al riguardo".

"Già prima dell'inizio del 2021 ci avevano assicurato un posto, infatti siamo stati la prima azienda a impegnarsi nella costruzione di una Hypercar. Ci siamo presentati a Parigi e non ci è stato permesso di partecipare alla riunione. Anzi, ci è stato detto che se ci fossimo presentati o fossimo entrati nell'edificio, saremmo stati arrestati".

"Questo ostacolo è poi stato superato ed oggi abbiamo un ottimo rapporto con il WEC. E credo sia giusto dire che ci sono milioni di persone a cui piace quello che facciamo, da piccola azienda. Ci è stato detto che avremmo potuto correre nell'IMSA ed era per noi una condizione per intraprendere questa sfida".

"Francamente, se avessimo saputo che non avremmo potuto farlo, non saremmo andati avanti. Abbiamo subìto un enorme danno economico. Sono ormai un ragazzo anziano, e allora? Corro perché mi piace correre, posso permettermi di correre e lo faccio a titolo personale. Non è una questione di affari. Ma a un certo punto i miei azionisti diranno: 'Jim, basta', e non mi permetteranno di continuare a farlo".

James Glickenhaus

James Glickenhaus

Photo by: Eric Le Galliot

"Quando arriverà quel giorno, mi arrenderò, ma se potessi correre nell'IMSA, avrei molte più possibilità di continuare a gareggiare oltre al WEC. E questo mi è stato assolutamente detto. Ci sono persone di altissimo livello del WEC e dell'ACO che sanno che quello che dico è assolutamente vero e ne sono molto dispiaciuti".

"Richard Mille mi ha detto di aver parlato con l'IMSA, uscendone molto deluso. Anche Pierre Fillon e Fred Lequien me lo hanno confermato; gli credo assolutamente al 100%. Per me è un vero mistero".

"Finora, la convergenza è a senso unico, il che significa che ci sono LMDh che corrono nel WEC e a Le Mans, ma per quanto ne so, non ci sono LMH che prenderanno parte a nessuna gara IMSA. L'unica cosa che ho detto nella telefonata a cui hanno partecipato John Doonan e Pierre è che i fan crederanno alla convergenza quando una LMDh vincerà Le Mans e una LMH vincerà la 24h di Daytona. Fino a quel momento la convergenza non sarà mai esista, a mio modo di vedere. Doonan e Pierre all'inizio erano completamente d'accordo, ma poi Doonan ha detto che non possiamo correre nell'IMSA".

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

Photo by: JEP / Motorsport Images

Infine Glickenhaus ha anche dato una interessante risposta sul cambiamento regolamentare del WEC, che ha eliminato le termocoperte in ottica risparmio energetico e impatto più ecologico.

"Hanno imposto questa regola per non sprecare energia. Di base è una buona idea, però poi hanno allungato le sessioni di 5' per poter dare modo ai piloti di scaldare le gomme, con la conseguenza che, girando, consumano più benzina e inquinano per più tempo!"

"E' un controsenso, anche noi sposiamo in pieno il discorso del 'green' e via dicendo, tant'è vero che abbiamo un mezzo ad idrogeno in costruzione. E' un aspetto importante per il nostro futuro, ma togliere le termocoperte rischiando poi un incidente perché la gente entra in pista a gomme fredde è assurdo".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente WEC | La Isotta Fraschini LMH è pronta per le prove al banco
Prossimo Articolo WEC | Pescarolo Sport ha scelto la Peugeot 9X8 per il 2024

Top Comments

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia