Dopo aver completato i test di
Austin ancora con la carrozzeria color carbonio, oggi la nuova
Audi R18 e-tron quattro ha mosso i suoi primi passi con la colorazione che porterà in giro per il mondo nelle varie tappe del
Mondiale Endurance FIA e lo ha fatto con un'iniziativa davvero suggestiva.
Il nove volte vincitore della
24 Ore di Le Mans, Tom Kristensen, ha infatti guidato la sua nuova
LMP1 dal centro della cittadina francese, più precisamente da
Place des Jacobins, storica sede delle verifiche tecniche della
24 Ore, fino all'autodromo, completando un percorso di circa una quindicina di chilometri scortato dalla polizia.
Se oggi il focus era puntato soprattutto sulla nuova colorazione della
R18 e-tron quattro, va detto che la novità più rilevante si trova sotto al cofano della nuova LMP1 realizzata dalla Casa di Ingolstadt: è stato deciso di rinunciare al recupero di energia termico, ovvero quello collegato alla turbina, possibilità contemplata dal nuovo regolamento studiato dall'
Automobile Club dell'Ouest e dalla FIA.
Dopo aver completato delle valutazioni molto accurate, i tecnici dell'
Audi hanno infatti ritenuto che il beneficio portato da questo sistema fosse inferiore alle aspettative, in quanto la velocità e le temperature dei gas di scarico sono molto inferiori nei motori diesel rispetto a quelli benzina. Dunque, è stata scelta una
configurazione 2Mjoule, che consente di recuperare meno energia, ma di contro garantisce un maggior flusso di carburante per giro (il regolamento impone un valore limite per la somma delle due componenti).
Questo vuol dire quindi che la nuova
R18 e-tron quattro dispone solamente del sistema di recupero dinamico, ovvero quello che utilizza l'energia accumulata in frenata, e che questa viene sfruttata per creare potenza che verrà trasferita alle ruote anteriori, mentre quelle posteriori saranno gestite esclusivamente dal
V6 da quattro litri, che quest'anno sarà collegato un
cambio a ben 7 rapporti proprio per cercare di controllare al meglio i consumi.
La differenza con la
Porsche 919 Hybrid sarà quindi sostanziale perchè, potendo contare su un propulsore alimentato a benzina, i "cugini" hanno deciso di correre in
configurazione 8Mjoule, quindi utilizzeranno il doppio sistema di recupero di energia, affiancando anche quello termico a quello dinamico. Quindi, avranno modo di dare una spinta extra ad entrambi gli assi della vettura, riducendo però in questo modo il consumo di carburante disponibile per ogni singola tornata.
E la stessa strada è stata scelta anche dalla
Toyota per la nuova
TS040 Hybrid che sarà presentata nei prossimi giorni al
Paul Ricard, in occasione dei test collettivi. Quale sarà quella vincente però ce lo dirà solo il tempo...
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