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L'Audi ha svelato le forme della nuova R18 2016

Si va avanti con il diesel, ma nell'ibrido non c'è più il volano. Equipaggi confermati, ma solo due vetture a Le Mans

2016 Audi R18 e-tron quattro

2016 Audi R18 e-tron quattro

Audi Communications Motorsport

Dr. Wolfgang Ullrich, Capo Audi Sport, Andre Lotterer, Marcel Fässler, Benoit Tréluyer, Lucas di Gra
2016 Audi R18 e-tron quattro
2016 Audi R18 e-tron quattro
Audi R18 e-tron quattro 2016
Audi R18 e-tron quattro 2016
Audi R18 e-tron quattro 2016
Audi Sport, i piloti
Dr. Wolfgang Ullrich, capo di Audi Sport

Negli ultimi due anni si è parlato tanto di un possibile futuro impegno dell'Audi in Formula 1, con un relativo e progressivo disimpegno nel FIA WEC, dove potrebbe lasciare la scena alla Porsche. La presentazione di ieri sera a Monaco però lascia intendere che queste voci sono decisamente lontane dalla realtà, perché nel reparto corse di Ingolstadt si sono dati decisamente da fare per allestire una R18 sensibilmente rivista con l'obiettivo di restituire a "cugini" le batoste rimediate quest'anno.

Sotto al cofano di questa R18 di nuova generazione continua ad esserci un propulsore diesel, a differenza di quelli della concorrenza che continuano ad essere alimentati a benzina, anche se si tratta di un V6 da 4 litri decisamente rivisto.

Radicale la scelta effettuata per quanto riguarda il sistema ibrido: i tedeschi hanno infatti deciso di abbandonare l'ormai tradizionale recupero di energia a volano in favore di una batteria al litio simile a quella utilizzata dalla Porsche. Non si può non notare poi l'evidente restyling alle forme della carrozzeria, volto a tirare fuori il massimo a livello aerodinamico.

Sul palco Wolfgang Ullrich, grande capo di Audi Sport, ha lanciato un messaggio importante anche a tutti quelli che temevano che il "dieselgate" avrebbe potuto portare ad un taglio drastico dei programmi racing del gruppo Volkswagen: "Con la nostra nuova Audi R18 stiamo mandando un segnale chiaro: continuamo a tenere il piede sul pedale dell'acceleratore nel motorsport, basandoci ancora sul TDI, la tecnologia con il maggior successo che sia stata utilizzata alla 24 Ore di Le Mans".

Per quanto riguarda gli equipaggi, sono stati confermati gli stessi di quest'anno anche per il 2016: sulla vettura #7 ci sarà il terzetto delle meraviglie composto da Andre Lotterer, Benoit Treluyer e Marcel Fassler, mentre sulla gemella si alterneranno Loic Duval, Lucas di Grassi ed Oliver Jarvis. Le vetture però, al contrario delle ultime stagioni, saranno solamente due anche a Spa-Francorchamps ed alla 24 Ore di Le Mans.

Un peccato per Marco Bonanomi, che forse avrebbe meritato un'altra chanche dopo lo sfortunato epilogo delle ultime due edizioni della grande classica francese, nelle quali però aveva mostrato un grande potenziale. Insieme a lui, dunque, non avranno più impegni ufficiali al volante della R18 anche Filipe Albuquerque e René Rast.

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