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Ferrari: terza e delusa

Un'altra corsa sfortunata per Bruni-Vilander. Rigon-Calado a podio ma lontani dalle 991. Bene Bertolini

#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado

#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado

XPB Images

#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado
#51 AF Corse Ferrari 458 GTE: Gianmaria Bruni, Toni Vilander
#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado
#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado
#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado
#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado
#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado
#71 AF Corse Ferrari 458 GTE: Davide Rigon, James Calado

Cosa sta accadendo alla Ferrari nel WEC GTE PRO? È la domanda che tutti si pongono e non perché ad Austin abbia vinto la Porsche RSR ufficiale del bravissimo Richard Lietz salito a quota 98 in cima alla classifica del mondiale piloti GTE. Che le vetture del team Manthey qui partissero con i favori del pronostico era un dato quasi scontato dopo l'andamento delle prove libere e delle stesse qualifiche. Che le Ferrari fossero costrette a soffrire lo sapevano tutti ma che ancora una volta la sfortuna si abbattesse sull'equipaggio di punta nessuno poteva immaginarlo.

Frenati dalla centralina al Nurburgring, fermatisi al comando a poco più di un'ora dalla fine a Le Mans, penalizzati a Spa, Bruni e Vilander non sanno più a che santo votarsi. Ad Austin stavano andando bene, erano terzi staccati dalle due Porsche ma in grado, se là davanti ci fosse stato un piccolo problema, di poter anche lottare per qualcosa di più importante. È andata a finire che i due hanno visto vanificare la bella prestazione individuale-Bruni superbo nelle prime fasi- per un problema assurdo alla portiera lato di guida. Cose che accadono ma che  vanno ad aggiungersi a una serie di piccole magagne che toccano sempre la vettura di riferimento, riducendo le possibilità deil'equipaggio di andare a conquistare il campionato.

Non basta il terzo posto di Rigon-Calado per essere contenti. I due, a differenza di Bruni-Vilander, erano molto più distanti dalle Porsche e ci vorrà qualcosa in più  a livello di prestazioni individuali soprattutto in qualifica e nel traffico dei primi giri per poter sperare di andare agguantare il fuggitivo austriaco della Porsche nella graduatoria del mondiale.

Il distacco dei due << giovani >> dell'AF Corse, che sono secondi in classifica WEC, è ridotto: solo 11 punti dalla vetta mentre è più consistente quello che ormai accusano Bruni-Vilander, 29,5 punti, che sono tantissimi se si considera che problemi di affidabilità, Le Mans esclusa, la Porsche in questa stagione non ne ha mai avuti. La situazione, in ogni caso, è ancora molto fluida. La Ferrari è al comando tra i costruttori ma il vantaggio è di soli 2 punti sui rivali di Weissach che hanno trovato il bandolo della matassa tecnico e limitato i difetti della propria creatura proprio dopo la disastrosa prestazione di Le Mans e che possono godere un buon BOP. Fujj e Shangai sono però piste che in teoria potrebbero favorire la 458 che intanto continua a tagliare per prima il traguardo tra le GTE AM con Andrea Bertolini, Shaytaar e Basov che ad Austin si sono permessi di conquistare la terza vittoria di seguito e che stanno prendendo il largo nei confronti dei rivali.

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