Ferrari GT: con l'appello di Parigi vinta la 4 Ore di Shanghai
L'AF Corse si è vista restituire il successo nella terza prova del WEC disputata in Cina, quando la 488 GTE #51di James Calado e Alessandro Pier Guidi è stata riammessa in classifica: l'irregolarità allo splitter emersa in verifica era solo un effetto di un contatto di gara. E la Ferrari torna in lizza per il titolo.
Foto di: JEP / Motorsport Images
L’appello è stato discusso il 28 gennaio, ma la sentenza è stata resa nota solo ieri sera: la Ferrari si è vista restituire la vittoria nella classe GTE/Pro nella 4 Ore di Shanghai valida quale terza prova del WEC 2019/2020.
La AF Corse, pienamente supportata dalla Ferrari, ha vinto l’appello contro l’esclusione della 488 GTE #51 guidata James Calado e Alessandro Pier Guidi sancita nelle verifiche post gara con la decisione numero 29 sancita del collegio dei commissari sportivi nella quale i tecnici della FIA sostenevano che la Ferrari non sarebbe risultata conforme al regolamento tecnico del mondiale endurance a causa di un'irregolarità relativa all'altezza da terra.
Un punto dello splitter anteriore non rispettava i 50mm minimi: l’AF Corse è riuscita a dimostrare che l’anomalia era frutto di un contatto all’anteriore con la Porsche 911 RSR #92 e che, comunque, Calado e Per Guidi non avevano tratto alcuna vantaggio prestazionale dalla piccola deformazione dello splitter.
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