Ferrari e Ford hanno rischiato la penalizzazione
Giallo poi rientrato per le vetture di Bruni-Calado e Pla-Muecke-Johnson per il sistema di inibizione dell'accensione durante il rifornimento. Reprimenda per taglio di pista a Bernhard. Henzler e Yamagishi partiranno dall'ultima fila
Foto di: Vision Sport Agency
Rischi a valanga per molti equipaggi della 6 Ore di Spa-Francorchamps prima ancora che la corsa abbia inizio. Dopo le qualifiche e fino a stamane, infatti, ci sono stati vari confronti con commissai sportivi e tecnici da parte di alcuni tra i massimi protagonisti di questa seconda gara del WEC.
Il caso più controverso ha coinvolto sia la Ferrari 488 GTE seconda tra le GTE PRO, quella affidata a Bruni e a Calado, e la Ford GT di Pla-Muecke-Johnson. Entrambe le vetture secondo i commissari tecnici avevano infranto l'articolo 402 del regolamento specifico riservato alla categoria. In sostanza da un paio d'anni è stata introdotta una norma che prevede l'inibizione dell'accensione del propulsore quando il tubo del carburante viene inserito nel bocchettone. Tutte le vetture devono disporre di un sensore che inibisce appunto la messa in moto. La Ferrari questo sensore lo possiede solo che ha un doppio sistema di accensione. Uno di fatto centrale e un altro al volante azionabile dal pilota in caso di emergenza. I commissari hanno premuto di fatto il tasto sbagliato e il motore è andato in moto. La Ford invece sembra che non avesse il sensore stesso. In entrambi i casi si è verificata la non corrispondenza al dettato normativo ma non sono stati presi provvedimenti sia perché la norma è molto confusa sia perché c'era semplicemente un'interpretazione della norma diversa da quella appunto confusa redatta dal WEC. In mattinata sia la 488 sia la vettura americana sono state ricontrollate e tutto è rientrato.
È andata peggio invece al giapponese Yamagishi, compagno di Ruberti e Ragues sulla Corvette del Larbre Competition, al quale è stato annullato il tempo migliore, per un taglio di pista. Risultato: partenza dall'ultima posizione per un equipaggio che sta soffrendo le scarse prestazioni dell'inesperto pilota giapponese, ancora non all'altezza né dell'italiano né del francese. Altri provvedimenti sono stati presi nei confronti della Porsche del team KGMG perché Christian Ried si è macchiato dello stesso peccato di Yamagishi. Anche per il tedesco e per i suoi compagni Henzler e Camathias partenza dall'ultima fila. Alla Porsche di punta tra le GTE PRO, quella del campione del mondo Richard Lietz e di Michael Christensen invece è stato imposto l'obbligo di far partire Richard Lietz in quanto il suo compagno danese non ha percorso il minimo di tornate previste dal regolamento in qualifica.
Reprimende infine per tanti piloti di punta ma nessun provvedimento adottato: per taglio di pista è entrato nel mirino dei commissari sportivi il poleman Timo Bernhard; reprimende sono arrivate a Loic Duval, Kamui Kobayashi, Roman Rusinov, Maurizio Mediani per avere rallentato in ritardo in regime di bandiera rossa. A Roberto Mehri, infine, è stato comminato un drive through comunque sospeso per l'incidente causato in prove libere tra la Oreca del pilota spagnolo e la Alpine del team Signatech di Menezes-Richelmi-Lapierre.
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