Di Grassi: " Sul long run le Porsche sembrano più veloci "
Lucas Di Grassi dopo la pole position cerca di essere realista e ammette che sul passo gara l'Audi R18 potrebbe pagare nei confronti delle rivali qualche decimo di svantaggio al giro.
Foto di: Vision Sport Agency
È Realista e soddisfatto Lucas Di Grassi dopo la prima pole position dell'anno per l'Audi R18 che divide con Loic Duval e con Oliver Jarvis. " Non è stato poi così semplice come è sembrato-dice- perché abbiamo fatto la pole con soli quattro centesimi di vantaggio sulla prima Porsche. Il tempo lo abbiamo voluto ma come si è visto qui in Messico la situazione è ancora più equilibrata che nelle occasioni precedenti. Sarà la corsa a fornirci le risposte: se proseguiremo con questo passo sarà positivo ma se accadrà come al Nurburgring dove eravamo altalenanti sarà difficile confermare la prima posizione di oggi. C'è poi la questione del meteo: qui nessuno riesce a capire se pioverà oppure no, le previsioni cambiano in continuazione. Mi godo questo momento che però fa già parte del passato. Ora dobbiamo focalizzare i nostri sforzi sulla corsa".
-Dall'esterno sembra che l'Audi abbia un leggerissimo vantaggio all'uscita delle curve lente. Lo confermano i dati in vostro possesso?
" Siamo troppo vicini per poter affermare di avere una superiorità in fatto di trazione. La Porsche ha più mj e potenza e quindi la risposta in fase di accelerazione nel lento è forza di cose più nervosa rispetto alla nostra. Onestamente non lo so, mi baso su quelle che sono le risultanze: nel long run e nelle prove libere le 919 sono state più veloci di noi, seppure di poco, uno o due decimi al giro. Se dovessero confermare questo piccolo vantaggio in gara si creerebbe subito un distacco a loro vantaggio. Ma ripeto vedremo quello che succederà in gara"
-Credi che questa sia la tua migliore stagione agonistica?
" Si ma vedi è solo una questione di periodi della vita e di occasioni. Non è che adesso Alonso sia un pilota peggiore di prima. Solo che non ha molte occasioni di stare tra i primi cinque. Eppure è un due volte campione del mondo e dopo ha avuto la sfortuna di scegliere la squadra che non era vincente. Le nostre carriere dipendono sempre da ciò che poi pilotiamo. Però ammetto di essere sereno: ho disputato un ottimo campionato in Formula E, l'Audi nel WEC è tornata a essere più competitiva; sono stato il più veloce a Silverstone, a Spa, al Nurburgring in qualifica per il mio equipaggio e ho disputato delle belle corse. Adesso la cosa importante è avvicinarci in classifica ai ragazzi della Porsche. Questo è l'obiettivo".
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