Coletta: "Dopo il titolo vogliamo regole certe e uguali per tutti"
Antonello Coletta, responsabile Attività Sportive GT della Ferrari, non è completamente soddisfatto del campionato costruttori vinto. Chiede al WEC di fissare norme molto precise per scongiurare le polemiche degli ultimi tempi.














Alla fine per la Ferrari è arrivato un titolo importante, quasi insperato, visto come si erano messe le cose nelle prime ore di corsa. Gimmi Bruni, all'inizio, dall'alto della sua classe era riuscito a prendere il comando delle operazioni tra le GTE PRO. Poi, verso la conclusione del primo stint, l'usura delle gomme Michelin ha costretto il pilota romano ad alzare bandiera bianca nei confronti delle Aston Martin Vantage. C'è voluto un dado avvitato male, una ruota a caracollare in mezzo alla pista, per dare alla 488 quelle posizioni che hanno significato titolo mondiale costruttori. Non basta però per rendere completamente soddisfatto il responsabile Attività Sportive GT Antonello Coletta.
"È stato un campionato molto difficile. Nelle prime corse i valori non erano chiari perché c'è stato il nascondersi da parte degli avversari. Poi siamo arrivati a Le Mans tornando a casa con zero punti. Lo abbiamo pagato caro ma dopo credo sia innegabile che la Ferrari non abbia mai avuto un BoP non dico dalla nostra parte ma almeno che ci consentisse di combattere ad armi pari. Al Nurburgring abbiamo vinto ma quella affermazione è stata frutto più della strategia e non certo della superiorità. Le altre gare sono state un vero e proprio dramma. Oggi ci è andata bene. A essere sinceri, nonostante fossimo arrivati qui in Bahrain con dieci punti di vantaggio, non ci aspettavamo di vincere il titolo. Ma le gare sono così: a volte ti danno e a volte ti tolgono".
Alcuni sostengono che alla fine non vi è convenuto realizzare una vettura nuova come la 488.
"In effetti questo è un dato di fatto un po'ridicolo. È un peccato vedere che in un campionato bello e importante come questo arrivano due vetture nuove, un costruttore in più-ndr Ford-e poi accorgersi che entrambi i titoli erano nelle mani della vettura più anziana tra quelle presenti. Credo non faccia onore a tutto quello che c'è attorno. Questo deve essere il campionato di riferimento. Trovo singolare che se esiste un regolamento che consente l'ingresso di vetture che introducono novità e che quindi sposano queste norme, vengano invece messe in condizioni vetture appartententi a un'altra era non solo di competere, che è giustissimo, ma di essere superiori. Anche oggi molto onestamente c'era un secondo di differenza al giro. Poi è chiaro che quando il competitor prende il margine riduce l'andatura ma questo non nasconde di certo quelle che sono le reali forze in campo. Voglio dire che non era possibile per nessuno avvicinare le Aston. Prima parlavo con un pilota della LMP2 e mi diceva che non riesce a passarle in rettifilo quando deve doppiarle. Credo sia la testimonianza di quanto andiamo dicendo ormai da tempo".
Considerando che la Porsche tornerà nel WEC con una vettura costruita appositamente per il campionato, che la Ford dovrebbe dimostrare proprio in questi giorni di aver realizzato i famosi 100 esemplari e che la vostra è l'unica vettura in vendita con una versione stradale non siete preoccupati per il futuro anche competitivo della vostra partecipazione al campionato?
"Specifico: non solo produciamo la 488 stradale che si trova dal concessionario. Ma realizziamo anche le GTE per i clienti sportivi. Questo è doppiamente singolare. C'è da sorridere per non piangere. Noi abbiamo costruito per primi la vettura. Abbiamo letto il regolamento, lo abbiamo interpretato. Così sulla base della nostra 488 stradale abbiamo iniziato il lavoro, cercando di renderla competitiva per le corse. Altri hanno fatto dei prototipi e ancora oggi stiamo aspettando di vedere il minimo indispensabile delle vetture stradali prodotte e altri ancora hanno detto di aver realizzato una vettura che non si vedrà mai su strada. Allora c'è qualcosa che non funziona. È quindi venuto il momento di sedersi attorno a un tavolo e di fissare delle regole molto precise. Oggi, ad iniziare dalle vetture che entrano nel campionato e dal famigerato BoP, la situazione delle GTE rischia di scappare di mano. Sarebbe un vero peccato"
"Tutti quanti abbiamo investito risorse e passione per far crescere questo campionato. Ad iniziare dalla Ferrari che è stata la prima ad aver dato fiducia già all'epoca dell'Intercontinental Le Mans Cup, il prologo del WEC. Ci piange il cuore nel vedere che tra virgolette siamo i più rigidi nell'applicazione dei regolamenti. Quello che io chiedo è di non snaturare il campionato. Ben vengano i nuovi costruttori ma allo stesso tempo che ci siano regole uguali per tutti".
Stando così le cose potrebbero iniziare a venirvi dei dubbi sulla partecipazione al WEC, considerando gli investimenti di decine e decine di milioni da parte dei vostri competitors?
"Noi abbiamo sempre investito le cifre giuste e abbordabili, finanziandoci tra l'altro anche con le nostre attività. Ricordiamoci che il nostro reparto si chiama Attività Sportiva GT ma che siamo una costola del reparto Corse Clienti, per cui come dice la parola stessa noi le macchine le costruiamo e le vendiamo. Non mi risulta che gli altri facciano lo stesso. Come Ferrari crediamo in un futuro che abbia delle regole certe. Non vogliamo nemmeno prendere in considerazione l'idea di dover rivedere i nostri piani. Ma è chiaro che non possiamo restare passivi nell'osservare altri che arrivano con vetture completamente snaturate o molto differenti da come dovrebbero essere. Pertanto ci aspettiamo che le autorità sportive siano vigili affinché la battaglia sia sempre sportiva anche nell'ambito di quelle che sono le caratteristiche specifiche di ogni costruttore. Che quindi non sia una battaglia basata sul fatto che qualcuno sia più furbo di altri o che ci sia un BoP scappato di mano".

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Riguardo questo articolo
Serie | WEC |
Evento | Bahrain |
Sotto-evento | Sabato, gara |
Location | Bahrain International Circuit |
Piloti | Gianmaria Bruni , Davide Rigon , Sam Bird , James Calado |
Team | AF Corse |
Autore | Guido Schittone |
Coletta: "Dopo il titolo vogliamo regole certe e uguali per tutti"
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