Buemi: "Riscattato il risultato del Messico. Ma al Fuji andrà meglio"
Sebastien Buemi ammette un piccolo ritardo da parte della Toyota sul passo gara e crede che la TS050 ad Austin abbia sfruttato meglio le gomme rispetto alle Porsche. Ora il focus è concentrarsi sulla corsa giapponese
Foto di: JEP / Motorsport Images
Per la Toyota quella di Austin è stata una buona corsa che consente alla Casa giapponese di poter ancora aspirare, almeno a livello aritmetico, al titolo iridato. Missione ipotetica più che realistica visto il gran spolvero della Porsche 919 ad alto carico aerodinamico. Ma la prossima corsa sarà al Fuji che l'anno passato regalò alla Casa giapponese un'insperata affermazione che ne giustificò una stagione partita in modo positivo ma poi naufragata dopo la beffa della 24 Ore di Le Mans.
Quest'anno la situazione sembra essere simile. Un'ottima partenza, da dominatrice, nel WEC con due vittorie; poi il brusco stop di Le Mans e la sensazione di potere ben poco nei confronti della Porsche a partire dalla corsa del Nürburgring. Così il fatto di rivedere le TS050 occupare le prime due posizioni, sebbene in modo provvisorio, ha fatto piacere perché nelle prime due ore ad Austin c'è stata quella lotta, soprattutto sul piano tattico, clamorosamente mancata due settimane fa a Città del Messico.
"In qualifica eravamo andati male - ha commentato dopo la corsa Sebastien Buemi - ben sotto le nostre aspettative. Però la macchina era nettamente migliore di quella del Messico che non possedeva grip e credo che sarà ancora più forte quando correremo al Fuji. La situazione è che non c'è un gap immenso tra noi e loro. Ci manca poco ma questo ci penalizza nell'arco della corsa perché perdiamo sul passo gara. La cosa positiva è rappresentata da come abbiamo gestito le gomme. Soprattutto il loro consumo. Mi sembra che anche dopo tanti giri del doppio stint fossero migliori delle loro. Verso il finale ho cercato di rimontare le due Porsche ma ho avuto problemi con il traffico in pista e c'erano da prendere troppi rischi con i doppiati. Anche di essere coinvolti in incidenti".
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