Bertolini, 10 titoli e oltre: "In Ferrari non possiamo sbagliare"

Il successo centrato nel GTWC Endurance è stato un traguardo emozionante per il pilota emiliano, che però riguarda alla gloriosa carriera GT caricandosi in vista di un futuro che sarà molto importante a Maranello, con l'esordio della 499P LMH e della 296 GT3 che ha contribuito a sviluppare.

Nel 2022 Andrea Bertolini ha raggiunto un traguardo importantissimo: quello del 10° titolo conquistato in una carriera davvero importante e, per certi versi, unica.

Il pilota di Sassuolo ha centrato l'impresa, che se fosse uno Scudetto significherebbe apporre una stella sul proprio emblema, nel GT World Challenge Europe imponendosi in Endurance Cup con Louis Machiels e Stefano Costantini.

Ma al volante delle Ferrari l'emiliano ha fatto tanto altro, perché oltre a rendere ultra-vincente la 488 si è occupato pure dello sviluppo di tantissime Formula 1, dunque il trofeo messo in bacheca ad ottobre è solo l'ultimo di un ricco palmares.

ProAm Champion #52 AF Corse Ferrari 488 GT3: Louis Machiels, Andrea Bertolini, Stefano Costantini

Photo by: SRO

"Il decimo titolo era l’obiettivo che mi ero posto. Guardando a questo percorso, ammetto di aver sempre avuto una grande fortuna, quella di sentire l’energia, il supporto di tante persone che sono state al mio fianco, a partire da Antonello Coletta", dice Bertolini in una intervista pubblicata sul sito Ferrari, citando il Responsabile delle Attività Sportive GT di Maranello.

"Ho avuto la fortuna di conoscere Louis Machiels in questi anni il quale, oltre a essere un compagno, è diventato come un fratello. Per un ragazzo nato in questo territorio, che all’età di sei anni raggiungeva Fiorano per aggrapparsi alle reti della pista e osservare le Ferrari da corsa che giravano, parliamo di qualcosa di molto speciale”.

“Lo dico con onestà: per avere certi risultati devi avere la fortuna di trovarti sempre al posto giusto nel momento giusto. Il pilota è il finalizzatore di un lavoro che parte da lontano, come un attaccante in una squadra di calcio: puoi essere un ottimo centravanti, ma se non hai il portiere, i difensori e i centrocampisti che ti servono i palloni giusti, fai poca strada. Ho avuto la fortuna di aver trovato le persone che mi hanno messo a disposizione il materiale per arrivare a tali risultati”.

Andrea Bertolini

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Specialista delle corse endurance, Bertolini si è fatto un nome e una carriera specialmente con le GT, a cominciare dai successi conseguiti con la Maserati (con cui collabora ancora) e portando a casa tantissime soddisfazioni con la Ferrari, condividendo il volante di diverse vetture con una marea di compagni.

“L'alchimia tra i piloti dell'equipaggio è un aspetto importantissimo. Il gruppo di Competizioni GT, del quale ne fanno parte diversi, è un mix ideale. Ci vogliamo bene, non esistono gelosie, tutti lavoriamo per il risultato comune: difendere i colori di Ferrari. Questa è parte della nostra forza, che ci permette di reagire ai momenti difficili, quando capitano”.

"Dal primo titolo in FIA GT nel 2006 è cambiato il mio mondo, e sono cambiato anche io rispetto a quando vinsi con la Maserati MC12 in GT1. Oggi corro nella categoria PRO-AM con Louis, ma l’obiettivo rimane il medesimo, vincere. La cultura sportiva che caratterizza il gruppo di Ferrari Competizioni GT è quella vera, l’essenza del nostro mondo”.

“Mi lego più alle persone che hanno condiviso un pezzo di strada con me, che alle vetture. Certamente, la vittoria alla 24 Ore di Le Mans è qualcosa che rimane indelebile nella mia mente: nel 2015 vincemmo sia quella corsa sia il titolo LMGTE AM, quindi la Ferrari 458 Italia GT2 con la quale gareggiammo la ricordo con piacere".

"Aggiungo, però, che il nostro metodo di lavoro applicato allo sviluppo ci ha permesso di ottenere grandi risultati con le varie vetture, e i modelli 458 e 488 hanno rappresentato qualcosa di prezioso per noi di Competizioni GT”.

Ferrari 499P LMH

Photo by: Ferrari

Il 2022 ha rappresentato anche la preparazione dei nuovi capitoli per la Ferrari: Bertolini ha portato all'esordio in pista a Fiorano la 499P che vedremo nella Classe Hypercar del FIA WEC, oltre che lavorato alacremente allo sviluppo della 296 GT3 con cui sarà lui stesso protagonista nella prossima stagione.

“Quando arriva il momento di passare a una nuova vettura, e ci troviamo per parlarne con Antonello Coletta e Ferdinando Cannizzo, sappiamo di raccogliere un’eredità importante. Ci sentiamo di non poter sbagliare e siamo consapevoli di dover sempre migliorare. È stato così nei vari passaggi dalla Ferrari 360 alla F430, dalla 458 alla 488, ed è così adesso che toccherà alla 296 GT3, una vettura che ha dato riscontri incredibili sin dall’inizio. Avremo un’alleata formidabile su cui potremo contare".

“Per la nostra azienda sarà una stagione importantissima. La 24 Ore di Le Mans dal 2023 diventerà l’evento sportivo dell’anno. Ferrari avrà una macchina da sogno, la 499P, per puntare alla vittoria assoluta nel WEC e nella corsa endurance più famosa al mondo. Vivo questa azienda da trent’anni: avere la possibilità di parlare di Hypercar è qualcosa che, forse, qualche anno fa non avrei creduto possibile".

"Al contrario, tutta l’energia che è stata messa in campo ha dato forma a questo sogno. Quando mi hanno comunicato che avrei guidato la 499P a Fiorano, nei primi giorni dello Shakedown lo scorso mese di luglio, è stato un ulteriore desiderio che ho realizzato. Sogni che, con questa intensità, possono avverarsi solo in Ferrari”.