Austin, Qualifiche: Neel Jani e Nick Tandy più forti della penalizzazione
Nick Tandy si è visto annullare il primo tempo per aver superato la linea di demarcazione della pista. In extremis il britannico ha recuperato la pole. Seconda l'altra Porsche 919. Poca gloria per le Toyota. Ferrari 488 in pole in GTE PRO

Un'altra prestazione da lasciare a labbra spalancate: le Porsche 919 Hybrid hanno dominato le qualifiche della 6 Ore COTA, abbattendo i tempi ottenuti nel 2026 dalle Audi R18 e dalle stesse Porsche, e infliggendo come accaduto in Messico alle due Toyota TS050 distacchi pesanti. Il team di Weissach non ha mancato nemmeno di vivere un giallo quando il tempo di Nick Tandy, che aveva sostituito l'autore del giro più veloce Neel Jani, è stato annullato perché alla curva 19, il britannico aveva oltrepassato i limiti della pista. Risultato 1'44"656 annullato e rientro del grintoso pilota inglese ai box senza aver segnato alcun cronometrico. Quando mancavano due minuti alla conclusione il genio di Tandy ha avuto la meglio sulla sgregolatezza e con una guida decisa la Porsche 919 Hybrid numero 1 è stata riportata in pole position. Giusto così perché Earl Bamber non ha saputo ripetere l'exploit di Tim Bernhard, 1'44"685 nel suo turno, sulla numero 2 che comunque è favorita per la vittoria.
Per Toyota una vigilia poco positiva
Male invece le Toyota. Per la seconda volta di seguito le TS050 hanno subìto distacchi enormi. 1"693 quella di Nakajima-Buemi e addirittura 2"357 l'altra di Kobayashi-Conway. Peggio che in Messico, il che non fa ben sperare. C'è da rilevare, però, che con il caldo le Toyota rendono molto meno e domani-la corsa scatterà alle 19 italiane per concludersi all'1 di domenica-il divario potrebbe essere più stretto, soprattutto se le vetture giapponesi riusciranno ad allungare di qualche tornata gli stint. Ma oggettivamente non si vede come le TS050, che sono state costantemente più lente nelle due sessioni di libere lunghe, per poi lanciarsi in un exploit nelle prove che hanno preceduto le qualifiche possano dire la loro se non in presenza di una debacle tecnica degli avversari.
Nessuno ferma Rigon e Bird in GTE
In questa stagione Davide Rigon è in gran spolvero e anche a Austin non si è smentito lanciando assieme a Sam Bird la sua Ferrari 488 in pole position tra le GTE PRO. I due, dopo le sessioni di prove libere, hanno optato per la mescola media fornita ai team dalla Michelin e sembra che almeno in qualifica l'opzione abbia pagato. Rigon è stato il più veloce in assoluto con 2'02"993. Sam Bird quando ha ricevuto la vettura ha girato in 2'03"122 il che ha portato la media a 2'03"057. Più sfortunata l'esibizione di Calado-Pier Guidi, comunque quarti, con il britannico che si è trovato il pedale del drive by wire improvvisamente indurito il che gli ha fatto abortire il primo giro. In ogni caso le Ferrari 488 GTE che mai ad Austin sono state dei fulmini di guerra qui sembrano essere messe molto bene.
Seconda è la Ford GT di Priaulx e di Tincknell che dopo avere sperimentato tutte le mescole sono tornati indietro alla prima utilizzata nelle libere di giovedi alle 12. Terza, in extremis, è giunta l'Aston Martin Vantage dei vincitori 2016 Nicki Thiim e Marco Sorensen mentre poca fortuna, dopo le promesse dell'ultima sessione di libere di questa mattina, hanno avuto le Porsche RSR ancora relegate nelle ultime posizioni della griglia per quanto riguarda i Pro. Senza storia, infine, le qualifiche delle GTEAM con la Vantage di DallaLana-Lamy-Lauda davanti di tanto a tutti gli altri. Bene sono andate le Ferrari 488, con Molina e Flohr secondi davanti alla vettura gemella del Clearwater Racing mentre in crisi è apparsa la Porsche 991 RSR di Cairoli, autore in ogni caso di un buon tempo, e di Ried che invece ha avuto non pochi problemi.
Infine la LMP2 che ha consegnato alla Signatech Alpine di Lapierre e Negrao la seconda pole position di seguito. Secondo a sorpresa Heinemier Hansson e Beche con l'Oreca della Vaillante-Rebellion e Laurent-Jarvis.
Cla | # | Piloti | Auto | Class | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | ![]() ![]() ![]() |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 2 | 1'44.741 | 189.484 | ||
2 | 2 | ![]() ![]() ![]() |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 2 | 1'44.994 | 0.253 | 0.253 | 189.027 |
3 | 8 | ![]() ![]() ![]() |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 2 | 1'46.400 | 1.659 | 1.406 | 186.530 |
4 | 7 | ![]() ![]() ![]() |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 2 | 1'47.098 | 2.357 | 0.698 | 185.314 |
5 | 36 | ![]() ![]() ![]() |
Alpine A470 | LMP2 | 2 | 1'54.024 | 9.283 | 6.926 | 174.058 |
6 | 13 | ![]() ![]() ![]() |
Oreca 07 | LMP2 | 2 | 1'54.275 | 9.534 | 0.251 | 173.675 |
7 | 38 | ![]() ![]() ![]() |
Oreca 07 | LMP2 | 2 | 1'54.315 | 9.574 | 0.040 | 173.615 |
8 | 31 | ![]() ![]() ![]() |
Oreca 07 | LMP2 | 2 | 1'54.394 | 9.653 | 0.079 | 173.495 |
9 | 26 | ![]() ![]() ![]() |
Oreca 07 | LMP2 | 2 | 1'54.588 | 9.847 | 0.194 | 173.201 |
10 | 24 | ![]() ![]() ![]() |
Oreca 07 | LMP2 | 2 | 1'55.186 | 10.445 | 0.598 | 172.302 |
11 | 37 | ![]() ![]() ![]() |
Oreca 07 | LMP2 | 2 | 1'55.550 | 10.809 | 0.364 | 171.759 |
12 | 28 | ![]() ![]() ![]() |
Oreca 07 | LMP2 | 2 | 1'55.831 | 11.090 | 0.281 | 171.342 |
13 | 25 | ![]() ![]() ![]() |
Oreca 07 | LMP2 | 0 |
L'ACO ha confermato la 6 Ore di Silverstone 2018
Nick Tandy: "Per fortuna ho rimediato all'errore. La pole è meritata"
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