Austin, 6°Ora: per Porsche terza doppietta dell'anno e mondiale in vista
Vincono Bamber-Hartley-Bernhard grazie agli ordini di scuderia. Le Toyota hanno salvato l'onore giocando con l'arma della tattica. In GTE PRO la Ferrari prende il largo in classifica iridata con la vittoria di Calado e Pier Guidi
Foto di: JEP / Motorsport Images
Ha vinto ancora una volta la Porsche, ripetendo la doppietta messicana di due settimane fa. Ma, fortunatamente per lo spettacolo, l'affermazione statunitense delle 919 Hybrid, è stata più faticosa, anche incerta fino a metà corsa se vogliamo, perché la Toyota, che in qualifica si era nascosta, ha iniziato subito a suonare la fanfara, occupando nelle fasi iniziali le prime due posizioni, grazie alla decisione del doppio stint . In ritardo di prestazione media sul passo era l'unica mossa che la Casa giapponese poteva applicare alla strategia di una corsa in cui sembrava irridimediabilmente battuta già in partenza. Una sconfitta, quindi , più che onorevole per le due TS050 che nel corso delle ore hanno dovuto alzare bandiera bianca. Perché quando le Porsche attaccavano con i loro doppi stint le Toyota erano costrette a cambiare le gomme e quindi a perdere tutto il vantaggio acquisito. In più la vettura di Kobayashi, sempre in mezzo ai guai, ha ricevuto alla fine della corsa un'ulteriore penalizzazione di 10" per avere tamponato, la Porsche 919 Hybrid di Bamber alla conclusione della quarta ora.
La ragion di stato
Porsche ha dimostrato ancora una volta una superiorità che ormai dal Nürburgring sebra inscalfibile. Ed è inutile fare polemica sul fatto che chi avrebbe meritato la vittoria , ovvero il trio Jani-Lotterer-Tandy-in quel momento guidava l'inglese- alla fine sia stato costretto platealmente a rallentare in pieno rettifilo per far sfilare la vettura di Bamber che assieme a Hartley e a Bernhard è l'uomo indicato per vincere il campionato del mondo piloti. La ragion di stato , quando ci sono punti in palio e si gareggia per i costruttori, è fondamentale e le scelte, già annunciate, giustamente sono state rispettate da un gruppo di piloti che dimostrano cosa sia la professionalità in ogni momento e che quasi mai cadono nel minimo errore.
Calado e Pier Guidi in gran spolvero
Gli Usa hanno regalato anche una straordinaria prestazione in GTE PRO delle Ferrari. Alessandro Pier Guidi e James Calado, molto bravo in questa occasione, hanno vinto e permesso alla Ferrari di guadagnare ancora in classifica iridata nei confronti della Ford che oggi è stata disastrosa e mai in gara: ora sono ben 41 i punti di vantaggio e 42 sulla Aston Martin anch'essa sotto le attese su una pista dove in genere dominava. Ottima, una volta tanto, la corsa delle Porsche, terza con Estre e Christensen. E attenzione a questa vettura che sta crescendo. Soprattutto in classifica iridata piloti i ragazzi di Weissach potrebbero rientrare in lizza. Bravi sono stati anche Rigon e Bird, vittime forse di una strategia sbagliata di gomme che non ha pagato ma ha regalato in ogni caso punti preziosi alla Ferrari mentre in LMP2 l'Alpine ha finalmente ottenuto una meritata prima affermazione davanti alle due Oreca del team Vaillante Rebellion. Sfortunato infine Cairoli tra le GTE AM per colpa di un problema al posteriore della sua RSR 991 andata ai favoriti Lauda-Lamy-DallaLana con le due Ferrari 488 del Clearwater e di Spirit of the race di Flohr-Castellacci-Molina sul podio.
Tandy rallenta e Bamber vince
La cronaca delle ultime due ore non regala troppe emozioni. Tandy al comando viene raggiunto da Bamber. Non si sa se per sbaglio o per ordini superiori fattosta che il britannico sbaglia l'ingresso di una curva e fa sfilare il compagno. Le soste arrivano al 171.giro per Nakajima, e in sequenza i giri seguenti per Kobayashi, Bamber e Tandy. Tutti e quattro faranno un doppio stint ma la sorpresa è che ai box Porsche fanno guadagnare a Tandy ben sette secondi e così la classifica cambia con il britannico che ritorna in testa davanti al neozelandese con le due Toyota distaccate.
A 10'dalla fine doppio giallo in GTE: la vettura di Pier Guidi fora la gomma anteriore sinistra ed è costretta a rientrare ai box. Bravissimi i ragazzi dell'AF Corse riescono a farla ripartire di pochissimo davanti alla Porsche RSR di Christensen. Potrebbe essere l'inizio di un duello ma il pilota di Tortona è bravissimo ad allungare in un paio di curve e a mantenere la posizione.
Quando mancano 5' in testa accade ciò che ci si attendeva:Tandy rallenta vistosamente in rettifilo e fa sfilare Bamber che con questa vittoria si proietta verso il titolo mondiale piloti assieme ai suoi compagni Hartley e Bernhard.
Cla | # | Piloti | Auto | Class | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | Timo Bernhard Brendon Hartley Earl Bamber |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 192 | 6:00'52.444 | 6 | |||||
2 | 1 | André Lotterer Neel Jani Nick Tandy |
Porsche 919 Hybrid | LMP1 | 192 | 6:00'52.720 | 0.276 | 0.276 | 6 | |||
3 | 8 | Stéphane Sarrazin Kazuki Nakajima Sébastien Buemi |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 192 | 6:01'14.400 | 21.956 | 21.680 | 6 | |||
4 | 7 | Kamui Kobayashi Mike Conway José María López |
Toyota TS050 Hybrid | LMP1 | 192 | 6:01'37.470 | 45.026 | 23.070 | 6 | |||
5 | 36 | Nicolas Lapierre André Negrao Gustavo Menezes |
Alpine A470 | LMP2 | 177 | 6:02'30.300 | 15 giri | 15 giri | 8 | |||
6 | 13 | Nelson Piquet Jr. David Heinemeier Hansson Mathias Beche |
Oreca 07 | LMP2 | 176 | 6:01'00.811 | 16 giri | 1 giro | 7 | |||
7 | 31 | Bruno Senna Julien Canal Nicolas Prost |
Oreca 07 | LMP2 | 176 | 6:01'04.586 | 16 giri | 3.775 | 7 | |||
8 | 38 | Oliver Jarvis Ho-Pin Tung Thomas Laurent |
Oreca 07 | LMP2 | 176 | 6:01'06.571 | 16 giri | 1.985 | 7 | |||
9 | 37 | David Cheng Tristan Gommendy Alex Brundle |
Oreca 07 | LMP2 | 175 | 6:01'13.924 | 17 giri | 1 giro | 8 | |||
10 | 24 | Jean-Éric Vergne Ben Hanley Matt Rao |
Oreca 07 | LMP2 | 175 | 6:01'39.068 | 17 giri | 25.144 | 7 | |||
11 | 28 | François Perrodo Emmanuel Collard Matthieu Vaxivière |
Oreca 07 | LMP2 | 174 | 6:01'58.758 | 18 giri | 1 giro | 9 | |||
12 | 26 | Roman Rusinov Pierre Thiriet Alex Lynn |
Oreca 07 | LMP2 | 168 | 6:01'44.773 | 24 giri | 6 giri | 7 | |||
13 | 51 | James Calado Alessandro Pier Guidi |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 167 | 6:01'04.459 | 25 giri | 1 giro | 6 | |||
14 | 92 | Michael Christensen Kevin Estre |
Porsche 911 RSR | LMGTE PRO | 167 | 6:01'10.122 | 25 giri | 5.663 | 5 | |||
15 | 71 | Sam Bird Davide Rigon |
Ferrari 488 GTE | LMGTE PRO | 167 | 6:01'35.653 | 25 giri | 25.531 | 5 | |||
16 | 95 | Marco Sorensen Nicki Thiim |
Aston Martin Vantage | LMGTE PRO | 167 | 6:01'39.337 | 25 giri | 3.684 | 5 | |||
17 | 97 | Darren Turner Jonathan Adam Daniel Serra |
Aston Martin Vantage | LMGTE PRO | 167 | 6:02'55.290 | 25 giri | 1'15.953 | 5 | |||
18 | 91 | Richard Lietz Frédéric Makowiecki |
Porsche 911 RSR | LMGTE PRO | 166 | 6:01'14.301 | 26 giri | 1 giro | 7 | |||
19 | 67 | Harry Tincknell Andy Priaulx |
Ford GT | LMGTE PRO | 166 | 6:02'25.411 | 26 giri | 1'11.110 | 5 | |||
20 | 66 | Stefan Mücke Olivier Pla |
Ford GT | LMGTE PRO | 166 | 6:02'54.536 | 26 giri | 29.125 | 6 | |||
21 | 98 | Pedro Lamy Paul Dalla Lana Mathias Lauda |
Aston Martin Vantage V8 | LMGTE AM | 162 | 6:01'37.610 | 30 giri | 4 giri | 6 | |||
22 | 61 | Matt Griffin Mok Weng Sun Keita Sawa |
Ferrari 488 GTE | LMGTE AM | 162 | 6:02'27.669 | 30 giri | 50.059 | 5 | |||
23 | 54 | Francesco Castellacci Miguel Molina Thomas Flohr |
Ferrari 488 GTE | LMGTE AM | 159 | 6:00'54.613 | 33 giri | 3 giri | 7 | |||
24 | 77 | Christian Ried Matteo Cairoli Marvin Dienst |
Porsche 911 RSR (991) | LMGTE AM | 148 | 6:04'44.200 | 44 giri | 11 giri | 6 | |||
25 | 86 | Michael Wainwright Ben Barker Nick Foster Jr. |
Porsche 911 RSR (991) | LMGTE AM | 92 | 4:18'38.349 | 100 giri | 56 giri | 4 | Ritirato | ||
26 | 25 | Vitaly Petrov Simon Trummer Roberto Gonzalez |
Oreca 07 | LMP2 | 51 | 1:45'11.902 | 141 giri | 41 giri | 3 | Ritirato |
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