Albuquerque: "Ci manca la velocità delle Oreca e quindi sarà una corsa difficile"
Il portacolori della Ligier, al comando della classifica iridata della LMP2, non si fa troppe illusioni per la 6 Ore. L'obiettivo è correre per i punti e limitare i danni perché il pacchetto aerodinamico dei rivali a Spa funziona meglio
Filipe Albuquerque, RGR Sport by Morand
Vision Sport Agency
A Spa il caldo sarà determinante per sancire il risultato finale anche tra le LMP2, dove a sorpresa le Oreca, tali vanno considerate anche le Alpine, hanno dominato le prove, conquistando i primi tre posti davanti alla vetusta Gibson e a un'altra Oreca. La prima Ligier è quella di Filipe Albuquerque protagonista involontario del piccolo incidente con la CLM in quel momento pilotata da James Rossiter che poi ha costretto la direzione corsa a esporre la bandiera rossa e a sospendere le qualifiche per qualche minuto. Il portoghese che assieme a Bruno Senna e a Ricardo Gonzalez guida la Ligier di punta ed è al comando della classifica iridata della LMP2, non è quindi andato oltre alla sesta posizione.
"Al di là dell'incidente ci sarebbe stato poco da fare. Come l'altra Ligier, la numero 31 di Derani-Cumming-Dalziel non abbiamo una velocità di punta sufficiente per stare dietro alle migliori Oreca nel primo e nell'ultimo settore. Sono troppo veloci per le nostre potenzialità. È una questione del pacchetto aerodinamico che abbiamo scelto per Spa-Francorchamps. A Silverstone avevamo il massimo carico aerodinamico, qui siamo un poco più scarichi e a Le Mans ci sarà il terzo totalmente scarico. Questa scelta ci sta facendo pagare troppo rispetto ai rivali. Lo sapevamo già, fin dai test del Ricard. La velocità di punta delle Oreca è sempre molto elevata ma non ci aspettavamo di essere così lenti. Tra le altre cose sono stupito perché mi sento davvero bene alla guida della Ligier, molto meglio rispetto a Silverstone".
"In Inghilterra avevo faticato a prendere le misure ma ero sempre tra i più veloci anche come giri singoli. Qui conosco la Ligier molto meglio ma i tempi non sono arrivati. Dobbiamo lavorare e soprattutto comprendere perché perdiamo così tanto. Come set up siamo a posto, anche sui consumi delle gomme problemi non ne abbiamo. Ma siamo lenti".
Anche in corsa?
"Forse andremo un poco meglio, questo è sicuro e potremo colmare il gap. Ad esempio sul consumo dei pneumatici siamo messi bene e nei loro confronti godiamo di un piccolo vantaggio. Ma nei duelli corpo a corpo sarà molto difficile il confronto: la Ligier è facile da superare sul dritto. Noi ci difendiamo nella parte centrale del circuito. La tattica è quella di attaccare fin dall'inizio, guadagnare posizioni e poi resistere. E se ci accorgeremo che non potremo vincere punteremo a prendere punti e mantenere il primo posto nel mondiale".
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