6 Ore Cota, prove libere 2: doppietta Audi con giallo
Miglior tempo per Loic Duval davanti alla seconda R18 che però ha saltato gli ultimi trenta minuti per l'ennesimo problema all'asse anteriore, dovuto al sistema ibrido. Ford e Aston Martin dominano tra le GTE
Foto di: Vision Sport Agency
È stata ancora l'Audi R 18 di Loic Duval-Lucas Di Grassi-Oliver Jarvis a ottenere il miglior tempo nel secondo turno di prove libere della 6 Ore Cota. Il francese ha girato in 1'47"235, 95 centesimi più veloce della seconda R 18 di Lotterer-Faessler-Treluyer che ha saltato gli ultimi trenta minuti della sessione di un'ora e mezza per un problema. Più staccate le due Porsche 919 di Webber-Hartley-Bernhard e di Dumas-Lieb-Jani che come abitudine hanno cercato la simulazione di long run e tentato di trovare il passo ideale in vista della corsa di sabato notte. Perché questa era la sessione più importante delle tre previste come sempre dal WEC nelle gare iridate: l'unica inserita in un orario, dalle 20 alle 21,30 locali, corrispondenti alla fase centrale della corsa di sabato, che si concluderà alle 23 (le 6 del mattino di domenica ora italiana).
L'ibrido manda in tilt l'asse anteriore della R18 di Treluyer
45 i giri percorsi dalla vettura di testa contro i 43 e i 42 delle due Porsche mentre la seconda Audi, dopo il problema occorso a Treluyer ha salutato la compagnia non andando oltre le 23 tornate percorse. L'inconveniente subìto dalla R18 lascia qualche ombra sulla prestazione del team di Ingolstadt ancora una volta costretto a fare i conti con un guasto all'asse anteriore- dovuto al sistema ibrido- probabile ripetizione di ciò che era avvenuto due settimane fa nella corsa messicana a Oliver Jarvis. Treluyer ha percorso nove giri per poi rallentare all'improvviso e portare a bassa andatura la vettura ai box. I tecnici di Ingolstadt hanno compreso subito l'impossibilità di riparare la R18 in tempo utile, alla conclusione delle prove mancavano poco più di trenta minuti, e la vettura è stata smontata in garage. Sul passo gara questa volta si può affermare che le Audi saranno un cliente parecchio scomodo, ben più delle due Toyota. Quella di Buemi-Davidson-Nakajima come miglior giro è attaccata alla Porsche 919 Hybrid di Lieb-Dumas-Jani ma sul ritmo entrambe le vetture giapponesi non sembrano poter recitare il ruolo di guasta feste che Stephane Sarrazin si augurava dopo la bella corsa messicana.
Menezes in gran spolvero tra le LMP2
La sessione notturna ha ristabilito le gerarchie in LMP2 dove l'Alpine di Gustavo Menezes , qui in veste di padrone di casa, si è presa il primo posto davanti alla Ligier dei rivali diretti in campionato Albuquerque-Senna-Gonzalez, con la Oreca di Rusinov-Brundle-Rast terza. Rispetto alla prima sessione, è cambiata anche la situazione tra le GTE PRO. Con temperature più miti sono tornate competitive le Aston Martin Vantage: l'esemplare di Nicki Thiim e di Marco Sorensen è risalito al secondo posto, dopo aver occupato la prima posizione per lungo tempo, dietro alla Ford GT di Oliver Pla e Stefan Muecke e davanti alla seconda Ford GT di Tincknell-Franchitti-Priaulx. Quarta è la prima delle due Ferrari 488, di Bruni e Calado mentre Rigon e Bird sono dietro alla seconda Vantage del rientrante Fernando Rees e del capoclassifica Darren Turner. Gli equipaggi dell'AF Corse hanno cercato di verificare alcune soluzioni di assetto, visto che nelle prime prove i piloti si erano lamentati di un eccessivo degrado delle gomme. Con 35° all'asfalto il comportamento è migliorato ma non in modo tale da potersi affermare che il problema del consumo dei pneumatici sia stato risolto. La Vantage è al comando, con Pedro Lamy, Mathias Lauda e Paul DallaLana nella GTEAM davanti alla Porsche di Ben Barker e alla Ferrari 458 di Rui Aguas. La terza e ultima sessione di prove libere è in programma a partire dalle 17,30, ora italiana, di venerdi.
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